Il 31 luglio 2024 è andato in onda il secondo e ultimo appuntamento del processo di partecipazione relativo all’ATO I-12 targato IBIS di Mezzaroma – Papagni – Petrini (LINK). È seguito un altro evento, a parole “aperto alla cittadinanza”, il giorno seguente, presso la Casa del Mare ad Ostia di fronte al Borghetto dei Pescatori, in cui è stato ripresentato il Progetto ATO I-12 con finalità che abbiamo definito nei giorni scorsi poco chiare. E avevamo ragione.
Abbiamo infatti scoperto che il 1° agosto è stata organizzata “una sessione speciale aperta alla cittadinanza per visionare e fornire feedback su alcune idee preliminari di progetto per l’utilizzo di un nuovo spazio pubblico a Ostia” (155 appartamenti) che “mira a migliorare la comunità di Ostia” con prototipi e workshop da testare, offrendo l’opportunità di partecipare attivamente e fornire feedback diretto sui nostri progetti”, con tanto di “rinfresco”. L’evento è stato dichiarato “aperto a tutta la cittadinanza. Tuttavia, abbiamo il piacere di invitare direttamente una selezione di persone che hanno già contribuito alla fase di ricerca iniziale”.
L’evento è stato organizzato da Amor Mundi Ostia, un account su Instagram che si definisce “nuovo spazio pubblico ad Ostia”, “un’impresa comunitaria”, “un luogo in cui ritrovarsi”. Si tratta in realtà di un account aperto a Giugno 2024 in cui ci si vanta retoricamente di aver “esplorato” Ostia incontrando diverse realtà associative, negozianti, cittadini, animali vari comprese tartarughe. Ringraziamenti per l’ “ispirazione” che hanno fornito 4 giorni di “esplorazione” in compagnia di una nota vecchietta del Borghetto dei Pescatori e del responsabile della LIPU. 4 giorni per definire le esigenze della Comunità e proporre un’ “opera urbana”. “Altri incontri non sono previsti” riferisce un anonimo ragazzo al cellulare.
Farebbe già ridere così, sotto il profilo scientifico, se non avessimo scoperto, senza alcuna sorpresa, che l’account Amor Mundi Ostia risponde al sito amormundi.mareurbis.it di proprietà di Barbara Mezzaroma creato l’11/07/2022, rimasto inattivo fino a giugno scorso.
Chiediamo ai responsabili del processo di partecipazione, gli architetti di RxR, Claudia Sabina Giordano e Mariangela Meola (che si è cancellata dall’ordine per dedicarsi alla pittura e che ha esposto le sue opere al Porto Turistico di Ostia), se questo comportamento fa parte della “realtà di visioni” accettabile eticamente dal Comune di Roma di un’imprenditrice che organizza un percorso di “cooprogettazione” parallelamente al processo di partecipazione indetto dal Comune. È accettabile che un’imprenditrice crei un contenitore marketing per fare lobbismo nel mese di giugno, raggruppando un numero limitato e scelto di truppe cammellate, per dirci che fa cultura e partecipazione in forma privata, riservata e camuffata, proprio il giorno dopo l’appuntamento istituzionale? È accettabile che 155 appartamenti, che “riempiono un vuoto urbano” (alias la natura è un vuoto da “sottrarre alla criminalità”) diventino magicamente “intensità morali” per gli acquirenti e il proprio “cerchio magico?
Come avevamo anticipato alla Meola, siamo nuovamente in presenza di palazzinari che tirano su comitati e associazioni per interferire con i processi di partecipazione per ottenere consenso attraverso finte indagini esplorative che servono solo a chiedere “A Fra’ che te serve” per abbassare i conflitti sui loro progetti speculativi.
E magari si danno arie di essere diversi dai suoi spregiudicati colleghi palazzinari, solo perché citano Hannah Arendt.
(di paula Filipe de Jesus)