DOSSIER SPIAGGE OSTIA GESTIONE GUALTIERI – 3° PARTE

Arancione e Nero Foto Palestra Poster_20250630_114104_0000Il 24 Giugno si è conclusa anche la gara #5308 per l’affidamento delle ultime 8 concessioni di beni demaniali marittimi del Litorale di Roma Capitale per finalità turistiche ricreative, che presenta le stesse anomalie della gara #4788 per l’affidamento delle 31 concessioni di cui abbiamo parlato qui (LINK) e qui (LINK).

Offerte di Royalty addirittura al 30% (valore mai raggiunto) sul fatturato stimato, cooperative neonate in mano a personaggi che lavorano nel Partito Democratico, vecchi soggetti noti alle cronache criminali, offerte fotocopie, operatori che inviano offerte di altre società e raggruppamenti di imprese improbabili o meramente funzionali.

 

Vediamo nel dettaglio.

A bando sono andati: gli stabilimenti Village (Lotto 1) e Arcobaleno (Lotto 2) ad Ostia Ponente, la spiaggia libera attrezzata Hakuna Matata (Lotto 8) e lo stabilimento Nuova Pineta e Pinetina (Lotto 6) a Ostia Centro, e infine gli stabilimenti La Caletta (Lotto 3), L’Ancora (Lotto 4), La Playa (Lotto 5) e il Ristorante Peppino a Mare (Lotto 7) ad Ostia Levante.

 

Guardando la griglia dei punteggi assegnati, la prima cosa che balza agli occhi sono le Royalty. In tutti i lotti compare un’offerta pari al 30. Sul Village l’ha proposta il primo classificato, Consorzio il Melograno soc. coop. sociale, un valore praticamente doppio di quello offerto dalla seconda classificata, Roshotels Srl. Su Arcobaleno, il vecchio gestore Arcobaleno Beach, ha vinto anche lui con una Royalty del 30. Stesso discorso per il vecchio gestore Nuova Pineta Srl (Franco Petrini) e per Coop. Lido di Roma a Resp. Limitata su Hakuna Matata.

 

Non solo. Si ripresentano molte delle società che hanno partecipato alla gara delle 31 concessioni (#4788), cosa che non avrebbero potuto fare se fossero stati raggruppati i bandi. È il caso di Roshotels di Roberto De Prosperis (Lotti A7 e B29) che aveva già vinto ben due spiagge libere (ex Faber Beach e SPQR) e in questa gara si presenta sul lotto 1 e 8; della napoletana Acsom Coop. Soc. di Mosca Michelangelo che ha partecipato ai lotti A10, A16, A19, B28 (dove ha vinto), B29, C31 e che su tutte le gare ha proposto offerte fotocopia con Royalty all’8, anche in questa gara (lotto 1 e lotto 7); di Evoluzioni Ambientali Scarl che si era già presentata sul lotto B27 e ora sul lotto 2; Polisportiva Litorale invece su A8, A15 e A17 e in questa gara sui lotti 3 e 7; IRIS Srl si era presentata sul lotto A12 e faceva parte del c.d. blocco anomalo di Royalty al 13,56, come abbiamo già visto nella seconda puntata del dossier spiagge. In questa gara si è presentata sul lotto 3; Reposea Srl si era presentata invece sul lotto A5 e ora sul lotto 3; Sun Beach su lotto A6 e ora sul lotto 5; Hydra Srls, anch’essa appartenente al blocco Royalty 13,56, si era presentata sul lotto A19 e ora sul lotto 5; La neocostituita Magic Beach Srls, con sede nel Porto di Ostia (come diverse società riconducibili a Federico Ferracci), è stata esclusa (non è dato sapere perché) dalla gara sul lotto A20 e viene esclusa anche in questa gara sul lotto 6 (Nuova Pineta-Pinetina) perché “il seggio rileva” che è stata “allegata la domanda di partecipazione di un altro operatore economico”. Sarebbe interessante sapere quale per chiudere il cerchio;

 

Ma le sorprese non sono finite, soprattutto sul lotto 1 (Village) e lotto 8 (Hakuna Matata), due lotti particolarmente sensibili perché finiti nelle maglie criminali.

 

Al di là del circo mediatico attorno alla vicenda dei 7 stabilimenti balneari andati a fuoco a fine marzo scorso che ha visto il discutibile (perché non applicabile) teorema della Giunta Gualtieri circa la volontà di inibire il bando delle 37 concessioni, il teorema di stampo PD non si è applicato però per il Village andato a fuoco il 22 giugno, due giorni prima della conclusione dei lavori della commissione giudicatrice. Il PD in forze si è presentato al Village nei giorni successivi per un sopralluogo con le immancabili dichiarazioni fotocopia di circostanza, identiche a quelle del 2014. Ricordiamo che mai si è portata la legalità sul Village, nemmeno sotto la gestione dell’Agenzia dei Beni Confiscati alla Mafia, visto che la struttura, come da anni denunciamo, è totalmente abusiva (LINK). Ci domandiamo dunque come sia stato possibile mettere a bando un bene abusivo e non condonato, visto che ciò non è consentito nelle altre concessioni balneari. Il lotto 1 (Village) è stato vinto dal potente Consorzio Melograno soc. coop. sociale Onlus che già si è presa il lotto D di Capocotta in R.T.I. con Fonte Ostiense. Sul Village invece è in R.T.I. con Isla Bonita, Area Sociale e Cybercoop.

Melograno si occupa della cura e manutenzione del paesaggio (codice ATECO 81.30.00) e dunque non poteva partecipare al bando. Nemmeno Area Sociale soc. coop. sociale perché si occupa di asili nido aziendale (codice ATECO 88.91.00) e men che meno Cybercoop soc. coop. sociale, nata la scorso ottobre, che si occupa di servizi di consulenza nel settore della sicurezza informatica (codice ATECO 62.90.09). Corre in soccorso di questo trio fantasioso, Isla Bonita con il codice ATECO 96.99.99. Si tratta della famosa società invischiata nelle vicende delle spiagge libere nel periodo di Mafia Capitale (LINK). La storia sembra dunque ripetersi questa volta in farsa.

 

Screenshot_2025-06-30-11-50-54-72_a23b203fd3aafc6dcb84e438dda678b6Per quanto concerne invece la spiaggia libera attrezzata Hakuna Matata, si è raggiunta l’apoteosi della farsa: la Cooperativa Lido di Roma a Responsabilità Limitata, nata il 1° marzo 2025 (codice ATECO 93.29.20) ha come Presidente del Consiglio di Amministrazione Giuseppe CONTENTA, ex consigliere di lungo corso del PD in IX Municipio, amico di Yuri Trombetti (Pres. Commissione Patrimonio), che sulla sua bacheca facebook scrive che lavora per il Partito Democratico, e che sarebbe, vox populi, il rappresentante non ufficiale dei chioschi di Capocotta ai tavoli istituzionali. La cooperativa vede tra gli Amministratori due giovani sconosciuti e due ragazzi che lavorano attualmente in Hakuna Matata, Daci Viola e Daci Vladimir, legati a Mauro Balini ex patron del Porto di Roma condannato per bancarotta fraudolenta, e a casa loro hanno posto la sede della Cooperativa Lido di Roma. Lido di Roma si è presentata al bando come capogruppo e mandanti sempre il Consorzio Melograno e Area Sociale soc. coop. sociale.

Insomma, Hakuna Matata è tornata laddove era partita.

 

Tutto cambia perché nulla cambi.

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