DOSSIER SPIAGGE OSTIA GESTIONE GUALTIERI – 5 PARTE: IL CASO DELLA NAPOLETANA ACSOM

Arancione e Nero Foto Palestra Poster_20250713_145732_00005 bandi, gestiti tutti da Tommaso Antonucci, Direttore del Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale, tutti pieni di anomalie. Il caso più eclatante è quello della società di Casoria (NA) ACSOM, l’unica non romana che partecipa a ben 3 gare transfrontaliere. Chi c’è dietro la società, le interconnessioni con sport, politica e con Antonucci. La storia dei re di Riccardo Magi.  

Nelle settimane scorse abbiamo analizzato le anomalie che hanno caratterizzato i 5 bandi di gara (LINK 1, LINK 2, LINK 3, LINK 4) e rilevato i legami anche con il mondo politico/amministrativo. E’ il caso della Società Cooperativa Lido di Roma a Responsabilità Limitata di Giuseppe Contenta, ex consigliere di lungo corso del PD nel IX Municipio (EUR), “amico” (così lo hanno definito fonti interne al PD) del Presidente della Commissione Patrimonio di Roma Capitale, Yuri Trombetti, e rappresentante non ufficiale dei chioschi di Capocotta ai tavoli istituzionali. Oggi analizziamo un altro caso (ma ce ne sono altri) di legami con la politica e non solo, quello della ACSOM.

IL MONDO ACSOM
IMG_20250713_150629Da visure camerali e da fonti aperte, la ACSOM è una cooperativa sociale che si occupa di gestione di servizi socio-sanitari ed educativi e di attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione è un giovane di 24 anni, Michelangelo Mosca, cugino del ben più noto Raffaele Mosca (classe 1998), che è stato Presidente della ACSOM fino al 17/4/24.
Di Michelangelo Mosca si conoscono solo la passione per la musica e per Thomas Michael Shelby, protagonista della serie televisiva Peaky Blinders, una banda irlandese di criminali di Birmingham nel periodo tra le due guerre mondiali.
IMG_20250713_150653Molto di più invece si conosce di Raffaele Mosca, al quale Michelangelo è molto legato.  Giovane e rampante imprenditore di Afragola con la passione per il calcio e la politica, è stato ex coordinatore dei Giovani del Partito “Noi Campani” di Clemente Mastella e per oltre 4 anni collaboratore nella Segreteria a Gruppo Misto del Consiglio Regionale della Campania. Nel 2020 si candida alla regionali e raccoglie 4.300 voti. Nel 2021 fa un “passo di lato appoggiando la candidatura di mio cugino Michelangelo”, nella lista da lui fondata “Pensiero Comune” per Capannone Sindaco, nelle elezioni amministrative del 2021 ad Afragola. Raffaele Mosca lascia polemicamente il partito di Mastella perché fondamentalmente gli va troppo stretto e a settembre 2024 entra nella Segreteria Nazionale di +Europa. In occasione dell’ultimo congresso del partito, tenutosi a febbraio scorso, pubblica un video accalorato contro il Direttore del quotidiano Il Tempo, Tommaso Cerno, reo di aver scoperchiato il caso delle tessere dell’ultimo minuto. Cerno, raccogliendo alcune testimonianze interne al partito, annota le anomalie delle iscrizioni nelle 48 ore precedenti il congresso di +Europa in particolare in due Comuni della Campania, Afragola e Giuliano. Ben 1/3 dei tesseramenti (1.900 tessere) arrivano da lì, tanto che Della Vedova, che non verrà rieletto Segretario, apostrofa il duo campano con l’appellativo di “mezza potenza”. Il duo campano è Raffaele Mosca e Franco Moxedano che appoggia, con successo, Riccardo Magi a Segretario di +Europa, impegnato da anni ad “aprire le coste alla concorrenza” in una lotta senza quartiere contro i balneari. I suoi (del partito) l’hanno preso in parola, come vedremo.
Raffaele Mosca è infatti legato da “profonda gratitudine” a Francesco (detto Franco) Moxedano, già coordinatore a Napoli per +Europa e, dopo il congresso, nominato unico delegato a partecipare ai tavoli in vista delle imminenti elezioni regionali in Campania.

FB_IMG_1752411057631Franco Moxedano è un nome noto a Napoli. Ex Assessore regionale e comunale, ha ricoperto nel corso della sua lunga carriera politica diversi incarichi istituzionali. Nel 2015, in piena campagna elettorale in qualità di capolista dell’Italia dei Valori alle Regionali in Campania, finisce nella relazione dell’Associazione Nazionale “Antonino Caponnetto”. Luigi Di Maio, allora nel M5S, il 10 luglio 2015 fa un’interrogazione parlamentare a risposta scritta alla Camera dei Deputati al Ministero dell’Interno sul voto di scambio in Campania alle Regionali 2015 e sui condizionamenti camorristici comparsi appunto nella relazione dell’Associazione Caponnetto. Il nome di Franco e del fratello Marco Moxedano compaiono tra “le situazioni di alcuni eletti che sulla base di considerazioni legate a precedenti riguardanti i soggetti interessati, ovvero persone loro vicine per legami di natura familiare, lavorativa o amicale, presentano elementi di rischio”. Si legge: “Per quanto riguarda Franco Moxedano, eletto nelle liste dell’Italia dei Valori con 4.413 voti (113 voti in più di Raffaele Mosca n.d.r.), il fratello Mario e suo figlio Raffaele sono stati arrestati dalla Procura di Catanzaro durante l’ultima campagna elettorale per aver truccato le partite della locale squadra di calcio: per Mario Moxedano i PM calabresi ipotizzano collegamenti con il clan Iannazzo della ‘ndrangheta”. Si tratta dell’operazione denominata “Dirty Soccer” (LINK) a cui sono seguiti altri guai giudiziari (LINK1 e LINK 2). Marco Moxedano vanta nel suo curriculum di essere stato, per alcuni mesi nel 1994, anche vice Presidente del Napoli dopo Corrado Ferlaino, poi Presidente del Neapolis Mugnon e del Saria con interessi sparpagliati tra edilizia e sale da gioco.
Anche Raffaele Mosca ha una grande passione per il calcio tanto da diventare, poco più che ventenne, Presidente e finanziatore dell’AC Afragolese, dopo aver comprato il titolo dell’Atletico Calcio, squadra che ha traslocato la sede da Cardito ad Afragola adottando la denominazione di ASD Atletico Calcio Afragolese e dove Gianluca Moxedano, figlio di Franco, è Segretario Amministrativo, oltre che responsabile delle Risorse Umane della più importante società di Raffaele Mosca, la Cooperativa Sociale Raggio di Sole. La AC Afragolese ha vinto il girone A del Campionato di Eccellenza Campana per la stagione 2024-2025 imbattuta.

LE SOCIETA’ DI RAFFAELE MOSCA

  • Impresa Sociale Baby Garden di Raffaele Mosca sas: si occupa di istruzione prescolastica
  • Raggio di Sole – Soc. di coop. sociale onlus: si occupa di attività di assistenza diurna per l’infanzia.
  • Speak Easy Srl: si occupa di PR e Comunicazione
  • Real Estate Mosca Srl: si occupa di vendita di beni immobili effettuata su beni propri.
  • ABU – Soc. di coop. sociale onlus: si occupa di attività assistenza diurna per l’infanzia.
  • Greens B.V., società europea con sede legale ad Amsterdam, si occupa di lavoro interinale.

Come abbiamo visto Raffele Mosca ha cessato di essere consigliere e procuratore della ACSOM (nata il 23/2/2017), il 17/4/2024 e il cugino Michelangelo, già consigliere, diventa Presidente del Consiglio di Amministrazione. Al di là di qualche problemino (si veda la protesta sindacale contro le cooperative insolventi LINK), le cooperative Raggio di Sole e ACSOM spesso partecipano agli stessi bandi quando ci sono lotti diversi.
Raggio di Sole ha anche clienti blasonati. E’ gestore dell’Asilo Nido della Presidenza del Consiglio, dei servizi ai minori del Quartier Generale della Guardia di Finanza a Roma, della gestione degli asili nido dell’Aeronautica di Pratica di Mare, dell’Ospedale San Martino di Genova, dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, del Ministero della Difesa della Caserma Riberi di Torino, giusto per citare solo quelli tra i più importanti dei 90 asili gestiti sul territorio nazionale. Ma tra questi un cliente in particolare ha catturato la nostra attenzione: si tratta della Fondazione Policlinico Tor Vergata dove sia ACSOM sia Raggio di Sole operano all’interno del Policlinico. La ACSOM si occupa in particolare della gestione dei servizi socio-sanitari ed educativi.
Vice-Presidente della Fondazione Policlinico Tor Vergata è, da molti anni, proprio Tommaso Antonucci, Direttore del Dipartimento Patrimonio nonché RUP di tutte le gare sulle spiagge di Roma Capitale. Il ricercato, anche dalla Corte dei Conti, Tommaso Antonucci, dal 2012 al 2014 è stato Direttore Generale di BagnoliFutura SpA, il carrozzone pubblico che ha ingoiato vagoni di milioni pubblici (LINK) quando Franco Moxedano era consigliere al Comune di Napoli per poi diventare nel 2015 Assessore al Personale.

 

ACSOM E LE ANOMALIE NEL BANDO DI GARA SULLE SPIAGGE DI ROMA CAPITALE

IMG-20250712-WA0026(1)La ACSOM partecipa a ben 13 lotti in 3 bandi di gara su 5 (esclusi i bandi di Capocotta e Castelporziano) tutti in mano al RUP Tommaso Antonucci: 9 spiagge libere, 31 concessioni balneari (stabilimenti, ristoranti e chioschi) e 8 lotti tra cui anche il Village confiscato alla Mafia.

Spiagge libere: Lotto 5 (ex Faber Beach), 6, 8, 9
31 concessioni: Lotti A10, A1 e A19 e Lotti B28 e B29 e infine il Lotto C31
8 concessioni: Lotto 1 (Village), Lotto 7 (Ristorante Peppino a Mare) e Lotto 8 (Hakuna Matata)

In tutti e tre i bandi era motivo di esclusione il non avere il codice ATECO (codice identificativo dell’idoneità professionale) corrispondente alla tipologia di Lotto a cui si partecipava. Si poteva infatti partecipare alla gestione di stabilimenti balneari e spiagge con il codice ATECO 93.29.20 e alla gestione di attività di ristorazione con il codice ATECO 56.10.11. Era dovere del RUP acquisire d’ufficio agli atti le visure camerali dei concorrenti per comprovare l’esistenza del necessario codice ATECO e non bastava enunciare i requisiti di idoneità professionale nella ragione sociale. Chi ancora non aveva il codice ATECO corretto alla data del bando sarebbe stato escluso. Non solo. Alla categoria del codice ATECO 93 o 56 doveva seguire la specifica classe richiesta 29 (per il 93.) e 10 (per il 56.) ad indicare con precisione il requisito di idoneità professionale di cui all’art. 7.2.1 del bando.
Con queste premesse, risulta inspiegabile come abbia potuto partecipare la coop. sociale ACSOM nei 13 lotti delle 3 gare sulle spiagge di Roma Capitale, in quanto ancora ad oggi nella visura camerale n.T611663938 (estratta dal Reg. Imprese in data 12 luglio 2025) risulta dichiarato, a 4 mesi dalla gara, dalla ACSOM solamente il codice ATECO 88.91.00 cioè servizi di asili nido e assistenza diurna per minori.
Il problema sul loro codice ATECO si è posto per la prima volta solo in fase di valutazione della seconda gara, quella delle 31 concessioni balneari (Lotto A10 Plinius, A16 La Bicocca e A19 Miami, tutti stabilimenti balneari), dove la ACSOM è stata esclusa “per mancanza di relativo codice ATECO così come estrapolato dalla visura camerale” (essendo attività non corrispondente a quella indicata nel bando), mentre nulla si dice, sullo stesso verbale, circa la partecipazione della ACSOM al Lotto B28 relativo al ristorante Kelly’s dove esce addirittura vincitrice e al Lotto C31 Il Curvone. Si legge infatti sul verbale QC/0045754 del 30 aprile 2025, riferito alla seduta del 10 aprile, a pagina 13, per il Lotto B28 e C31: “non ci sono cause di esclusione per la ACSOM” pur indicando il codice ATECO 88.91 e non il codice 56.10.11. E ancora più incredibile è il fatto che DOPO aver vinto il lotto B28 sul ristorante Kelly’s, nella gara successiva degli 8 lotti la ACSOM partecipa al Lotto 7 – Ristorante Peppino a Mare, ma lo stesso RUP di tutte le gare, Tommaso Antonucci, chiama il soccorso istruttorio perché la ACSOM non possiede il codice ATECO corretto.

A complicare la situazione è intervenuto (nel corso della gara dei 31 Lotti) il ricorso al TAR promosso dalla ACSOM nel quale la stessa dichiara di aver ottenuto il 17 marzo 2025 un inesistente (ad oggi) codice ATECO 93.29.20 da parte dell’Agenzia delle Entrate e il Comune di Roma riammette sulla fiducia la ACSOM impedendo così che la giustizia amministrativa entrasse nel merito, con tanto di spese legali pagate dal Comune di Roma.

Nonostante l’assenza dunque del codice ATECO, la società ACSOM è oggi assegnataria del ristorante Kelly’s in barba alle regole del disciplinare tecnico di tutte e tre le gare, persino di quella delle spiagge libere, iniziata per prima in ordine temporale, dove la ACSOM è stata ammessa prima ancora dell’artificioso ricorso al TAR. Inoltre, la società coop. ACSOM è stata l’unica a richiedere e ottenere in sede di gara che sui “segreti tecnici o commerciali contenuti nell’offerta tecnica” si “rigetta ogni eventuale istanza di accesso agli atti da parte di qualsiasi altro operatore economico partecipante alla gara”.

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