Zaha Hadid e i Faraoni

Premiato il MAXXI mentre il quartiere è in difficoltà. Un’opera ottenuta grazie agli Ingegneri e che ha trascurato gli Urbanisti. 150 milioni di euro per fare un museo e che potevano servire per finanziarne 1000. L’architettura è davvero al servizio della città ?

Il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo progettato a Roma da Zaha Hadid Architects ha vinto lo Stirling Prize, il prestigioso premio conferito ogni anni dal Royal Institute of British Architects (RIBA). Molte difficoltà realizzative, risolte dagli ingegneri. Costo al mq pari a 7100 euro (che si abbassa a poco meno di 3700 euro al mq se consideriamo che la cifra totale comprende anche la sistemazione degli esterni). Costo totale di 150 milioni di euro per un progetto di 21.200 mq di spazi interni, 19.640 mq di spazi esterni, 113.000 mc realizzati. Tra i 200.000 e i 400.000 visitatori previsti l’anno, ma nessun miglioramento di infrastrutture per il quartiere (che si è paralizzato nella giornata di apertura gratuita al pubblico). Servono queste spese per fare UN MUSEO e per sostenere che non ci sono i soldi per finanziare altri 1000 MUSEI ? Serve alla città ? Si integra urbanisticamente ? Per altro tutti i meriti sono andati all’archistar anglo-irachena Zaha Hadid, pagata, a quanto si mormora nell’ambiente,  8 milioni di euro, mentre nessuno ha celebrato i meriti degli ingegneri italiani che hanno reso possibile la costruzione del Maxxi sulla sola idea di un archistar (per inciso, lo Studio Progettazione Croci che alla fine del 2002 vinse in appalto integrato la progettazione strutturale dell’edificio).Zaha Hadid fa molte di queste cose, per esempio si prepara a ridisegnare il waterfront  di Salerno dopo la demolizione dei Magazzini Generali, che hanno ceduto il posto alla Stazione Marittima, “un’ostrica di luce sospesa tra il cielo e il mare”. Opere faraoniche, come la Stazione dei Vigili del Fuoco a Basilea, più simile ad una istallazione temporanea che ad un edificio di pubblica utilità,  visitata quotidianamente da centinaia di  persone ma utilizzata per soli due anni a causa di alcuni aspetti poco funzionali per i Vigili del Fuoco (nella foto). L’architettura è davvero al servizio della città ?
Calatrava docet.

Paula de Jesus – Urbanista

Comunicato stampa LabUr – 04 ottobre 2010

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