OSTIA, LA DISTRUZIONE DEL KURSAAL CON FONDI PUBBLICI A VANTAGGIO DEI PRIVATI

Arancione e Nero Foto Palestra Poster_20250723_142916_0000Kursaal in tedesco significa propriamente “luogo di cura” (Kur «cura» e Saal «sala»), ampiamente impiegato nell’uso internazionale per gli stabilimenti termali o balneari. Oggi però questo storico stabilimento di Ostia non gode di ottima salute ed è in corso una sua sistematica distruzione, come si vede dal video qui allegato e dalla comparazione delle foto aeree (nello specifico, periodo 2023-2025 e confronto tra la situazione del 2019 con la scheda tecnica a firma di Nicola De Bernardini del 2020, costituente il lotto 12 del bando 2020 per la stagione balneare 2021).

 

 

La prima cosa che si nota è che sono state demolite (un po’ dalle mareggiate, un po’ dalle opere di risanamento) tutte le cabine in muratura, dislocate perpendicolarmente alla battigia, erroneamente individuate dal Comune di Roma come “opere di facile rimozione” e soggette dunque a controllo. In realtà nella sopra citata scheda tecnica, in contrasto con la realtà, risultano essere ‘cabine in legno’ in difformità o non autorizzate dalla concessione edilizia 860/c del 1996.

 

IMG-20250723-WA0011Recentemente, 16 luglio 2025, è stato demolito il muro di confine e il blocco docce e servizi lato Hibiscus, più il padiglione di cabine, la boutique e il blocco docce e servizi lato Shilling, tutto quanto assolutamente stabile e non pericolante.

IMG-20250723-WA0012Un vero e proprio ‘aiutino’, con soldi pubblici (quali, non si sa) a vantaggio del nuovo concessionario, la Insolito Day&Night, che voci attendibili riferiscono avere intenzione, la prossima stagione, di trasferire la propria attività da piazza Anco Marzio al Kursaal.

 

Eppure, secondo il bando del 2020, la Insolito Day&Night avrebbe dovuto (nel progetto di gestione dello stabilimento) prevedere l’acquisizione di tutti i certificati/autorizzazioni/nulla osta previsti dalla normativa vigente per l’esercizio dell’attività di stabilimento balneare. Essendo stato asportato tutto il blocco fronte mare (oggetto di contestazione), oggi è stato di fatto risolto ogni problema, non per questa stagione ma per la prossima. Sic transit gloria mundi, soprattutto quando si tratta di affari.

 

 

IL FALLIMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE RAGGI

IMG-20250723-WA0013Il Comune, nelle more dell’approvazione da parte dell’Assemblea Capitolina del nuovo Piano di Utilizzazione Arenili (Decisione di Giunta Capitolina n. 76 del 22.11.2019 recante “Adozione preliminare della Proposta di Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA) del Litorale di Roma Capitale”), decide di rilasciare Concessioni Demaniali Marittime Temporanee, con finalità turistico-ricreative, di durata pari alla stagione balneare e mette a bando 37 concessioni, tra cui il Kursaal (Lotto 12). Il RUP del bando è Giacomo Guastella, che ha sostituito Nicola De Bernardini, che dichiara che l’obiettivo è “la conservazione degli arenili e la manutenzione dei manufatti a questi afferenti, mediante l’erogazione di attività manutentive correlate a finalità ricreative-turistiche balneari, coerenti e compatibili con l’ambito e il contesto marino e paesaggistico del luogo di riferimento”.

Le condizioni in cui versa da anni e in cui versa anche oggi, sono sotto gli occhi di tutti, a decretare il fallimento di un’operazione politico/amministrativa di facciata e controproducente che ha causato e causerà un danno erariale, paesaggistico e ambientale.

 

DESCRIZIONE DEL BENE DEMANIALE

Lo Stabilimento Kursaal, fu inaugurato nel 1950 su progetto dell’Arch. Attilio Filippo Lapadula e realizzato dall’Impresa dell’Ing. Pier Luigi Nervi. Fa parte degli edifici balneari storici con valore architettonico, che, insieme a quelli con valore testimoniale, costituiscono gli Elementi di Valore del c.d. PUA (Piano di Utilizzazione degli Arenili del Comune di Roma).

Il manufatto principale era costituito da un corpo centrale di forma rotonda, delimitato da ampie vetrate, con terrazza sul mare, sormontato da una copertura circolare nervata. Era adibito ad attività commerciale, ristorante con relativi ambienti annessi quali cucina, depositi, dispense e servizi. Un secondo fabbricato, a livello dell’arenile e ad un piano, ubicato all’ingresso, era invece adibito a biglietteria e servizi.

Lo Stabilimento era dotato di cabine in muratura, dislocate perpendicolarmente alla battigia, articolate in blocchi di elementi quadrati disposti in fila. Presenti, inoltre, due piscine, una per adulti, olimpionica, dotata di un trampolino, originariamente in ferrocemento, poi in legno lamellare, e una per bambini.

 

AREA DEMANIALE MARITTIMA: I CONTI NON TORNANO

Con un fronte mare lineare di 144 ml, l’area demaniale marittima che si voleva affidare in concessione con il bando 2020 (per la stagione balneare 2021), era di 17.400 mq di cui 2.516 mq di difficile rimozione, 14.884 mq di area scoperta, per un canone annuo di € 28.927,40, numeri del tutto diversi da quelli presenti nella Determinazione n. G04716 emessa dalla Regione Lazio in data 14/04/2025, relativa all’Albo Regionale delle Concessioni Demaniali Marittime per finalità turistico-ricreative, ai sensi dell’art. 75 comma 1 lett. m) della Legge Regionale 06.08.1999, n. 14, aggiornato alla data del 31 dicembre 2024, dove risulta

 

fronte mare lineare 144,00 (vs 144,00)

area demaniale marittima 29.496,00 (vs 17.400,00)

mq di difficile rimozione 4.345,92 (vs 2.516,00)

mq area scoperta 22.906,34 (14.884,00)

canone annuo 0,00 perché decaduta la concessione

 

 

REGOLARITA’ URBANISTICA

Dall’esame documentale per la messa a bando si è accertato che dalla Concessione Demaniale Marittima n.9 del 2009, nel complesso balneare risultavano delle trasformazioni.

I titoli edilizi erano in fase di accertamento e verifiche.

L’aspirante concessionario, nel progetto di gestione dello stabilimento, doveva prevedere

all’acquisizione di tutti i certificati/autorizzazioni/nulla osta previsti dalla normativa per l’esercizio dell’attività. Oggi invece si assiste a demolizioni per ‘sanare’ le opere non autorizzate e difformi con la scusa della somma urgenza.

 

IL BANDO 2020

Il 21 ottobre 2021, a seguito di una serie di ricorsi, esce la graduatoria (Prot. CO/N. 125130). Insolito Night & Day di Gennaro Arena si aggiudica il Lotto 12 (Kursaal) e vince anche il Lotto 6 (Battistini) con la società Gruppo Arena Srl nonostante non potesse partecipare con più di un’offerta al bando, visto che la società è sempre riconducibile a lui.

 

Ad un certo punto il Municipio X con Delibera di Giunta n.24 del 15/12/2921 (Prot. CO/N. 147279/2021) revoca in autotutela il bando indetto con DD n.3040/2020 e n. 3116/2020 per l’assegnazione di 37 + 9 concessioni demaniali marittime con scadenza 31/12/2020 per la stagione balneare 2021 e proroga le concessioni scadute al 31/11/2020 fino al 31/12/2023.

Nei vari pronunciamenti del TAR (Sezione Seconda Quarter) che si sono susseguiti nel 2021 e che hanno dato torto a Roma Capitale, si rileva il “vizio di incompetenza della Giunta Municipale”.

 

COSA È AVVENUTO DOPO IL BANDO 2020

FB_IMG_1753274366672Innanzitutto la chiusura della campagna elettorale della Dem Emanuela Droghei (LINK), moglie di un altro storico dirigente del Partito Democratico ed ex Capogruppo del PD sotto Ignazio Marino, Francesco D’Ausilio, che oggi insegna Storia dell’alimentazione alla LUISS dopo le vicende di Mafia Capitale che lo vedono imputato nel processo Mafia Capitale Ter che si concluderà forse il 12 febbraio 2026.

Poi diverse mareggiate che hanno lambito persino la Rotonda.

Infine un video di luglio 2025 in cui la Droghei, accompagnata dal Presidente della Commissione Patrimonio, Yuri Trombetti, dall’Assessore al Patrimonio, Tobia Zevi e dal Presidente del Municipio X, Mario Falconi, presso il Village, si lascia sfuggire che Insolito Night & Day stava decidendo se riprendersi il Kursaal.

(Crediti Mauro Delicato, riprese del 5 luglio 2025)

LAVORI IN ASSENZA DI TRASPARENZA

Da mesi si susseguono lavori lungo il tratto che va dall’Hibiscus (Dopolavoro ATAC – Cotral/ Metro) allo Sporting Beach senza alcuna trasparenza amministrativa. Persino il cartello lavori non corrisponde a quanto sta avvenendo. Non si sa dove siano stati presi i soldi e quanto stia costando questa operazione. Neppure risulterebbe la provvisoria disciplina di traffico sul lungomare ad altezza cantiere per l’ingresso e l’uscita dei mezzi pesanti.

Quello che è certo è che con ordinanza della Capitaneria di Porto datata 11 ottobre 2024 viene interdetto il tratto di mare del Litorale romano compreso tra il Canale dei Pescatori e lo stabilimento balneare Venezia, dopo il sopralluogo del 9/10/2024 per la “pericolosità” di stazionamento, transito pedonale, balneazione, immersione, sport acquatici e pesca, creatasi dopo le mareggiate che hanno coinvolto gli stabilimenti Vecchia e Nuova Pineta, Pinetina, Hibiscus, Kursaal, Shilling, Sporting Beach e Venezia.

Il 10 giugno 2025 (CIG B700EF0755; B700E9C205) la Regione Lazio autorizza interventi di somma urgenza nel tratto compreso tra lo storico stabilimento Kursaal e la terrazza belvedere denominata “Rotonda”. Si tratta della Det. Dirigenziale G07176 su proposta n.18342 del 27/5/2025 con un impegno di spesa di €292.899 a favore della società Terza Srl, più ulteriori 15mila a favore di Interprogetti Srl. Responsabile del Procedimento (RUP) è Valerio Camponeschi che si occupa in Regione Lazio della manutenzione straordinaria su beni demaniali terzi essendo Dirigente dell’Area Pianificazione e Attuazione Interventi a Difesa della Costa. E lo fa su sollecitazione e segnalazione del Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale, guidato da Tommaso Antonucci, a seguito delle mareggiate verificatesi nella seconda metà di gennaio 2025 con arretramento della linea di costa di oltre 10m. “Il mare è avanzato spingendosi in alcuni punti ad una distanza di solo qualche metro dal fronte inerodibile, provocando il crollo parziale di molte strutture temporanee (!!!) fino ad arrivare a lambire le fondazioni della terrazza belvedere con crepa verticale lungo tutto il muro di fondazione della terrazza”, per cui il 7/2/2025 viene redatto un verbale di somma urgenza dall’Ing. Camponeschi insieme al Dipartimento Patrimonio, i tecnici del Municipio X e la Direzione Rigenerazione Litorale e Grandi Progetti di Roma Capitale per “salvare la Fontana dello Zodiaco e la piscina del Kursaal, per il pregio storico della Fontana e per il valore architettonico simbolo dell’estate italiana degli anni ’50, progetto di Pierluigi Nervi e Attilio Lapadula, realizzato con fondi pubblici”. Decidono così di fare una barriera rigida semi sommersa di 350ml.

 

CONCLUSIONI

Siamo di fronte all’ennesima operazione opaca dell’Amministrazione Gualtieri sugli arenili della Capitale, gestita con fondi pubblici in totale assenza di trasparenza, che avrà ripercussioni ambientali importanti e che con molta probabilità servirà solo a ‘sanare’ a spese della collettività per conto di un privato.

Mala tempora currunt sed peiora parantur.

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