PARCO DEL MARE, LA PROPAGANDA URBANISTICA DI VELOCCIA

Screenshot_2025-08-20-17-18-59-86_c0d35d5c8ea536686f7fb1c9f2f8f274Dal giorno di elezione a Sindaco di Roma di Roberto Gualtieri, l’Assessore all’Urbanistica, Maurizio VELOCCIA, ha inondato Ostia di imbarazzanti comunicati stampa, dal Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA) alla realizzazione dell’ATO I-12 IBIS-Borghetto dei Pescatori (collegato a Barbara MEZZAROMA), tutti progetti rimasti al palo e che assumono sempre più, dopo 4 anni, le sembianze di una ‘propaganda urbanistica’ volta a soddisfare qualche interesse particolare e nessun interesse collettivo.

L’ultimo esempio è il faraonico e roboante progetto del “Parco del Mare”, finanziato con risorse irrisorie, 23.833.000 € PR Lazio FESR 2021-2027, i cui lavori dovrebbero finire per il quarto trimestre 2026. Si tratta dell’ennesimo ‘progetto waterfront’ che prevede “la realizzazione di un nuovo parco nel Litorale di Ostia, ottenuto attraverso la rinaturalizzazione di un lungo tratto stradale del lungomare e la ricostituzione della duna marina” (LINK).

 

Vediamo perché si tratta, anche questa volta, solo di ‘propaganda urbanistica’ da parte di Veloccia.

 

I FONDI

Il 17 dicembre 2024 il Sindaco di Roma, Roberto GUALTIERI, e il Presidente della Regione Lazio, Francesco ROCCA, hanno firmato la convenzione per la realizzazione del Parco del Mare di Ostia DOPO che Risorse per Roma aveva già bandito (ad agosto) la gara europea per l’affidamento della progettazione. Con un video, con 52 like e 10 condivisioni, Veloccia, ad Agosto 2024, chiede “di diffondere la notizia affinché i migliori progettisti di tutto il mondo possano confrontarsi con questa sfida davvero ambiziosa”.

Rispondono 11 società. Ci aspettavamo di trovare in elenco AECOM, Gensler, Nikken Sekkei, Perkins&Will, Aedas, HDR, Woods Bagot… o, rimanendo in Italia, Renzo Piano, Lombardini 22, CMR, Mario Cicinella, One Works, Citterio-Viel… No, solo piccoli studi o realtà locali. L’unico nome un po’ conosciuto è quello di Guendalina Salimei. Insomma, la fine di quasi tutti i bandi targati Gualtieri degli ultimi 3 anni, dalle concessioni marittime, al Museo della Scienza, a Via dei Fori. Uno la domanda se la pone, ma loro no.

 

L’ITER

Con Deliberazioni di Giunta Capitolina n.226 del 26 giugno 2023 viene approvata la c.d. Strategia Territoriale “Ostia mare di Roma”, finanziata con 45 milioni di euro (fondi PR LAZIO FESR 2021-2027) avente per obiettivo quello di “rilanciare Ostia come risorsa strategica per Roma, valorizzando il mare come elemento centrale dello sviluppo urbano, economico e sociale”. Responsabile, Raffaele BARBATO, direttore del Dipartimento Pianificazione Strategica e PNRR.

 

Successivamente con Deliberazione della Giunta Capitolina n.212 del 20/06/2024 vengono prima individuati i seguenti interventi (Fig. 1)

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e poi ampliati e suddivisi in due fasi. Si noti che gli interventi 10-15 sono stati racchiusi nel c.d. Parco del Mare con aumento di spesa da 16.133.000 a 23.833.000 (Fig. 2).

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Infine, Deliberazione di Giunta Capitolina n.404 del 07/11/2024 con cui viene data autorizzazione alla firma della convenzione con la Regione Lazio riportata nella DGR 756 del 10 ottobre 2024 e che, all’articolo 7, riporta le modalità attuative degli interventi:

I progetti ammessi a finanziamento nella I° fase devono essere appaltati con stipula dei relativi contratti entro 18 mesi dalla sottoscrizione della Convenzione tra Comune Beneficiario e Autorità di Gestione

Il rispetto del termine dei 18 mesi e il raggiungimento dei risultati previsti consente di avviare il parco progetti di seconda fase.

Qualora entro 18 mesi siano stati stipulati contratti per un valore finanziario compreso tra il 70% e il 100% è possibile ottenere una proroga di 6 mesi: entro tale successiva scadenza devono essere aggiudicati (con stipula del contratto) i residui interventi, pena l’impossibilità di accedere alla seconda fase.

Alla data del 31/12/2026 devono essere inderogabilmente sottoscritti i contratti di appalto di tutti gli interventi ammessi in prima fase (lavori e forniture) pena la revoca automatica del finanziamento degli interventi non ancora avviati.

Tutti gli interventi ammessi a finanziamento – sia in prima fase che in seconda fase – devono essere conclusi entro il termine ultimo del 31/12/2028.

Dunque poiché la firma della convenzione è del 17 dicembre 2024, i 18 mesi scadono il 17 giugno 2026 (le elezioni del Sindaco di Roma avverranno tra il 15 aprile ed il 15 giugno 2027 secondo la Circolare n. 83/2024 del Ministero dell’Interno).

 

LA GARA: IL COLPACCIO DI RISORSE PER ROMA

Ancor prima della firma della Convenzione tra il Comune di Roma e la Regione Lazio, in nome dell’ “urgenza degli interventi’, Risorse per Roma (Società in house di Roma Capitale, un ‘carrozzone’ di ingegneri ed architetti che dal 1995 in pratica sostituisce la progettazione degli uffici comunali) invia al Dipartimento capitolino di Urbanistica il 7 maggio 2024 il Documento di Indirizzo alla progettazione (DIP) proponendosi come stazione appaltante. Si tratta del documento che definisce le caratteristiche, i requisiti e gli elaborati necessari per la progettazione di un intervento, in linea con il quadro esigenziale. In pratica, una “guida” (o lista della spesa) per i progettisti, in cui si dice cosa deve essere realizzato e come, prima ancora che si inizi a progettare nel dettaglio.

 

Il 21 giugno, il Dipartimento di Urbanistica, comunica il proprio nulla osta a procedere secondo l’iter proposto. Non solo. Nelle more del completamento dell’iter amministrativo e della formalizzazione dell’affidamento da parte di Roma Capitale, Risorse per Roma, il 02 agosto 2024, dispone l’indizione di una procedura aperta per l’affidamento dei servizi tecnici di ingegneria e architettura per la progettazione di fattibilità tecnico-economica (PFTE), il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e l’eventuale progettazione esecutiva (PE) per l’intervento “Parco del Mare”. Siccome è ancora in corso l’iter amministrativo volto alla stipula della Convenzione tra la Regione Lazio e il Comune di Roma Capitale – e dunque la conseguente formalizzazione dell’incarico a Risorse da parte del Comune di Roma – è stata ‘furbescamente’ inserita negli atti di gara la clausola di non assegnazione! Un capolavoro di sostituzione.

 

Come abbiamo visto alla gara hanno partecipato 11 concorrenti. L’aggiudicazione ufficiale è avvenuta con determina emessa da Risorse per Roma il 28 febbraio 2025 a favore del costituendo raggruppamento temporaneo tra ABACUS S.r.l. (mandataria) e Massarente Architettura s.r.l., MADE ASSOCIATI DI ARCH. MICHELA DE POLI E ARCH. ADRIANO MARANGON, CO.RI.P s.r.l., VDP S.r.l. e Ing. Carlo Costantini (mandanti), che ha ottenuto il punteggio più alto, pari a 98,43 (su 100!). A firmarla, l’amministratore unico di Risorse per Roma, Paolo ORNELI, già discusso Presidente del Municipio X negli anni 2000-2001 e 2006-2008 dopo una parentesi (2001 – 2006) come Consigliere Comunale e Delegato del Sindaco Veltroni al Litorale negli anni dell’operazione “Anco Marzio” seguita all’omicidio di Paolo Frau, potente boss del litorale romano, tant’è che Orneli, per il ruolo che ricopre in quegl’anni, compare nelle informative.

 

UN PROGETTO A METÀ

Dalle carte andate in gare, in sostanza, si tratta di realizzare le precedenti opere indicate dalle schede 10-15, con fine lavori fissato al quarto trimestre 2026 per un importo complessivo di euro 23.833.000 (tutti fondi PR Lazio FESR 2021-2027):

 

  • la riqualificazione del lungomare Duca degli Abruzzi, Toscanelli e piazza Ravennati
  • il Parco lineare delle Dune (da Piazzale Magellano a Piazza Cristoforo Colombo)
  • la nuova strada alternativa al lungomare (via delle Quinqueremi)
  • il nuovo ponte sul Canale dei Pescatori
  • la riqualificazione connessioni con le stazioni
  • nuovi parcheggi a raso.

 

Per i servizi professionali attinenti l’ingegneria e l’architettura della progettazione relativa all’intervento globale Parco del Mare (da sottoporre all’esame del competente Gruppo di Polizia Locale e/o del Dipartimento Mobilità e Trasporti di Roma Capitale) è stato posto a base di gara l’importo di € 1.141.465,70 calcolato in modalità tabellare sull’importo dei lavori oggetto dei servizi di progettazione della suddetta procedura di gara, pari ad euro 12.149.120,00 oltre IVA e così suddivisi:

 

  • PAESAGGIO, AMBIENTE, NATURALIZZAZIONE – importo stimato 5.880.000,00 €
  • EDILIZIA – importo stimato 300.000,00 €
  • IMPIANTI – importo stimato 200.000,00 €
  • INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’ – importo stimato 5.619.120,00 €
  • IDRAULICA – importo stimato 150.000 €

 

Numeri che non tornano con quelli precedentemente autorizzati.

 

Attenderemo dunque di conoscere cosa il raggruppamento vincitore ha progettato e consegnato a fine maggio 2025.

Tra gli altri misteri, non si capisce come abbia potuto Risorse per Roma indire una gara il 07 febbraio 2025 (importo € 238.603,70) per i servizi di verifica preventiva della progettazione del PFTE e del PE dei lavori di realizzazione dell’intervento “Parco del Mare” considerato che la determina di aggiudicazione di Paolo ORNELI è del 28 febbraio 2025, cioè successiva.

 

ALTRI DUBBI: IL “DNSH”

L’Appalto deve essere conforme al “non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali”, il c.d. “Do No Significant Harm” (di seguito, “DNSH”), ai sensi dell’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852.

La stazione appaltante infatti deve dare evidenza di come ha tenuto conto del principio DNSH nella specifica fase di selezione dei progetti e/o dei soggetti attuatori riportando nella check list ex ante in quale atto amministrativo (bando/avviso, decreto di assegnazione delle risorse, ecc.) sono state tenute in conto i 6 vincoli del DNSH. Non solo. Nella fase di rendicontazione intermedia delle spese di progetto, la stazione appaltante deve compilare le check list DNSH comprovando i requisiti coerenti con l’avanzamento della misura.

Ricordiamo che la certificazione DNSH viene emessa da organismi di certificazione accreditati e indipendenti che valutano la conformità dei progetti o degli investimenti ai principi ambientali stabiliti dal regolamento UE 2020/852 ed è spesso richiesta per l’accesso ai finanziamenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Di tutto questo non abbiamo trovato traccia.

 

LA VARIANTE URBANISTICA

Risultano poi contenuti e da verificare le aree soggette a variante urbanistica,

La variante infatti è dichiarata essere di soli 8.320 mq su 480.000 mq (1,7%) per le seguenti motivazioni:

  • nuova viabilità e parcheggi nel tratto tra via dei Palischermi a Piazzale C. Colombo, variante da “Sistema dei servizi e delle infrastrutture ‐ Servizi: Verde pubblico e servizi pubblici di livello locale” a “Strade” per un totale di 8.126 mq
  • nuovo ponte sul Canale dei Pescatori, variante da “Acque – Fiumi e laghi” a “Strade” per un totale di 194 mq.

 

In realtà, su gran parte dell’area, vige il problema della dividente demaniale di cui già si è parlato per le aree di Ostia Levante e che comprende almeno il tratto dal piazzale C. Colombo fino al Canale dei Pescatori, su cui LabUr ha ottenuto ragione anche in sede giudiziaria. Un tema dunque da approfondire come molti altri aspetti di questo nuovo esercizio di ‘propaganda urbanistica’ sbandierato dall’Assessore Maurizio VELOCCIA.

 

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