Polo Natatorio di Ostia: il mistero delle terre scomparse.

XIII Municipio, 01 Novembre 2008 – Presso un noto ex-deposito di materiali per l’edilizia all’Infernetto (all’angolo tra Via Canale della Lingua e Via di Castelporziano), si stanno accumulando da più di 3 settimane cumuli di terra proveniente dagli scavi delle piscine del Polo Natatorio di Ostia sul Lungomare Caio Duilio. Dopo le denuncie ed esposti dei cittadini sul trasporto delle stesse terre prima all’interno della Riserva del Litorale Romano (in un’area adibita alla costruzione di un centro di compostaggio) e poi all’interno dell’area archeologica di Pianabella (dietro il Cimitero di Ostia Antica), adesso è la volta dell’Infernetto.

Molti Residenti hanno visto e fotografato camion chiaramente provenienti dal cantiere del Polo Natatorio scaricare terra nell’ex-smorzo. Al contrario, la fila di camion uscente dal cantiere sul Lungomare Duilio, non si dirige più né verso il centro di compostaggio, né verso Pianabella. Cosa è successo nel frattempo ? Perché si sono abbandonate quelle aree quando invece qualcuno si era sbracciato a dire che c’erano “tutte le autorizzazioni” ? Anche la Soprintendenza di Ostia aveva affermato che sui terreni di Pianabella era possibile scaricare le terre, ma solo in prossimità dei dossi e solo nelle aree destinate alla coltivazione del ‘prato pronto’ di una importante ditta specializzata del Litorale. In altre parole, tolti i rotoli di erba già pronti, si poteva colmare l’area con la sabbia proveniente dal Polo per le successive semine. Così non è stato per l’area della Cacciuta (il centro di compostaggio) e così non dovrebbe essere neppure per l’ex-smorzo dell’Infernetto. E’ vero che presso quest’ultimo si stanno compiendo degli scavi per la costruzione di un grande edificio commerciale e residenziale, ma è anche vero che tutta quella terra (che supera ormai il piano stradale per più di 2,5 metri, su tre fronti lunghi ciascuno almeno 100 metri, per una larghezza di 5) non può provenire solo da lì. I Residenti promettono di inoltrare un regolare esposto alle autorità competenti se non verranno date spiegazioni in merito, anche perché il via vai dei camion sull’ultimo tratto di Via di Castelporziano (tra Via Canale della Lingua  e Via del Lido di Castelporziano) sta provocando serie situazioni di pericolo per la viabilità locale. Un’ultima considerazione. Anche dentro il cantiere del Polo Natatorio, dove ormai svetta un’altissima gru, si stanno accumulando montagne di terra, il che impedisce un regolare svolgimento delle attività di cantiere. Ricordiamo che anche la collocazione provvisoria delle terre di scavo (comunque destinate a discarica autorizzata) deve avere regolare autorizzazione e sarebbe interessante conoscere la versione della Polizia Municipale di Ostia, visto che fino ad oggi nulla ha fatto sapere circa le indagini susseguenti la denuncia dei Cittadini che, per portare a conoscenza il fatto della Cacciuta, occuparono l’aula del XIII Municipio ad inizio Ottobre. Fino ad oggi l’unico atto della Polizia Municipale è stato quello di respingere l’accesso agli atti (previsto dalla Legge 241/90) di alcuni Cittadini, giustificandosi che “non esiste motivazione né coinvolgimento personale” sulla vicenda. Attendiamo che a questo punto una spiegazione venga anche data per l’ex-smorzo dell’Infernetto.

O.L.P. – Osservatorio Lavori Pubblici
Commissione Vigilante

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