Ostia, Canale dei Pescatori: ancora una giornata di inquinamento. Dove sono i controlli ?

Dove ha il proprio stabilimento il Presidente dell’Assobalneari ? In uno dei punti più inquinati del litorale romano, poche centinaia di metri dalla foce del Canale dei Pescatori che anche ieri ha sversato in mare liquami puteolenti dovuti a materiale organico ‘galleggiante’. Ma nessun controllo della Capitaneria di porto, per quello che ci è dato a sapere, è stato eseguito per tranquillizzare i bagnanti. E le piogge di stamattina (le prime dal 2 Luglio) hanno pulito i canali e sporcato nuovamente il mare per il secondo giorno consecutivo (nel Canale dei Pescatori giungono tutte le acque basse e medie del XIII Municipio). Eppure per l’Arpalazio, l’agenzia regionale per i controlli sulla balneazione, la foce del Canale dei Pescatori è limpida e cristallina dal 2006. Come conciliare questa disposizione con l’ordinanza del Sindaco di Roma n.48435, 16/07/1971, che poneva il divieto di balneazione allo sbocco a mare del Canale dei Pescatori, a destra a e a sinistra dello sbocco stesso ? Anche i dati dell’Arpalazio del 2009 rivelano che la foce del Canale dei Pescatori spesso e volentieri supera i limiti previsti per legge. Se questo non bastasse, il cartello di divieto di balneazione è ancora lì, sul lungomare, proprio sul Canale dei Pescatori. Altra situazione incomprensibile.

I valori riscontrati per il Canale di Palocco sono più bassi di quelli del Canale dei Pescatori, eppure per 250 metri a destra del Palocco non si può fare il bagno (siamo in zona del Secondo Cancello della spiaggia libera di Castelporziano) mentre a 250 metri dal Canale dei Pescatori, si può fare il bagno (siamo in zona dello stabilimento ‘Le Dune’ di Renato Papagni, Presidente dell’Assobalneari). Tutti sanno che il Canale dei Pescatori è inquinato: lo dicono gli stessi residenti che vivono lì da 30 anni. Come è evidente che il dragaggio della foce del Canale stesso restituisce da sempre sabbie inquinate (le ultime sono rimaste sulle banchine per anni). Viene il sospetto allora che non si faccia il dragaggio del Canale dei Pescatori perché non si sa dove smaltire le sabbie inquinate da oli pesanti, fenoli, tensioattivi, pesticidi e materiale organico. Ma viene anche il sospetto che non si possa vietare la balneazione alla foce del Canale dei Pescatori per motivi legati agli stabilimenti lì presenti. Ma alla salute dei bagnanti, chi ci pensa ?

LabUr XIII

Il Presidente

dr.Ing. Andrea Schiavone

LabUr XIII – Laboratorio di Urbanistica XIII
Via G.Luporini, 105 – 00124 Roma
Tel. 340-5708124 NetFax 1782280497

info@labur.eu
http://www.labur.eu

Il Presidente
dr.Ing. Andrea Schiavone

Questa voce è stata pubblicata in Canale dei Pescatori, Riserva del Litorale. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.