FOSSO DEL FONTANILE, XIII MUNICIPIO: COMPETENZE E PROGETTI SCOMPARSI

A distanza di 2 mesi esatti dallo straripamento del Fosso del Fontanile a Punta di Malafede (Casalbernocchi, XIII Municipio) emergono due inquietanti verità: la responsabilità colposa della Regione Lazio e la carenza in fase progettuale del Comune di Roma nel realizzare l’intubamento del fosso nel tratto dell’abitato. A rimetterci, i cittadini che ancora aspettano una soluzione. I fatti.
La Regione Lazio ha disconosciuto fino al 2 dicembre 2009 la propria competenza sul Fosso del Fontanile. In realtà già da luglio 2006 l’Ufficio Extradipartimentale della Protezione Civile del Comune di Roma, in collaborazione con l’Università di Tor Vergata, aveva appurato la competenza sul fosso da parte dell’Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo (ARDIS), sulla base del Piano Stralcio n.5 (PS5) dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere, nonché della Delibera della Giunta Regionale del Lazio n.238 (DGR) del 2 aprile 2004.
Ricordiamo a tal proposito che la Legge Regionale n.53 dell’11 dicembre 1998 (così come modificata dalla Legge Regionale n.2 del 6 febbraio 2003) ha stabilito per quali corsi d’acqua, naturali od artificiali, deve essere organizzato un servizio pubblico di manutenzione. Con la stessa legge e con la DGR 5079 del 12 ottobre 1999 sono poi stati stabiliti i tratti del reticolo idrografico secondario di competenza dell’ARDIS Lazio. Perché allora l’ARDIS non è intervenuta se non dal 2006 ma almeno dal 2009, dopo le esondazioni del 17 ottobre e del 13 novembre 2008, a sistemare il Fosso del Fontanile piuttosto che aprire il cantiere in somma urgenza, in ritardo, solo dopo i tragici eventi del 20 ottobre 2011? Da queste notizie emerge che il Comune di Roma non aveva dunque alcun titolo per intraprendere la sistemazione del fosso, chiudendolo dentro uno scatolato in cemento armato e per giunta partendo da valle invece che da monte. Un lavoro a metà. Non solo. Ciò che lascia perplessi è che neppure si riesce a reperire il progetto datato 2007 di sistemazione di tutta l’asta fluviale del Fosso del Fontanile, redatto dall’ex-XII Dipartimento del Comune di Roma, nella persona dell’arch. Antonio Cataldo, da cui sarebbe stato estrapolato il progetto del tratto intubato dentro l’abitato. Ad interessarsi della ricerca del ‘progetto perduto’, direttamente il Gabinetto del Sindaco nella persona del dr. Bruno Pagnozzi, considerato che l’ufficio tecnico del XIII Municipio ne risulta sprovvisto.
In tutta questa approssimazione si aggiunge poi un altro dato e cioè la competenza da parte della Provincia di Roma del tratto che dal vecchio fontanile sotto il casale l’Aretta si getta nel fosso all’altezza della prospiciente via Nora Ricci. Tutto ciò, senza contare l’acqua sversata ancora più a monte dalla condotta parallela alla via Cristoforo Colombo che parte dal Centro Idrico Acea sulla via di Acilia.
Questa la caotica situazione del regime idraulico del Fosso del Fontanile. Viene dunque da sorridere quando si legge che il Piano di Risanamento Idraulico del Municipio XIII, secondo Risorse per Roma, prevede un importo complessivo dei lavori per la realizzazione di tutti gli interventi pari a circa 644 milioni di euro.

Dott. Ing. Andrea Schiavone
Presidente

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