Ostia, Fiumicino: chiusura ponte della Scafa. Esposto all’ANAC

26 aprile 2016, firma della convenzione per trasferire la ex SS296 dalla regione Lazio all'Anas

26 aprile 2016, firma della convenzione per trasferire la ex SS296 dalla regione Lazio all’Anas

Il 26 aprile 2016 una convenzione tra Anas, Regione Lazio e Comune di Fiumicino fu firmata per mettere in sicurezza via dell’Aeroporto di Fiumicino (la ex strada statale 296, oggi ancora della Regione Lazio ma che doveva finire nel patrimonio Anas). Poi il terremoto di Amatrice del 24 agosto 2016. Per quasi un anno, fino a marzo 2017, nessun controllo statico del ponte della Scafa (che scavalca il Tevere) ne del viadotto dell’Aeroporto (che scavalca il canale di Fiumicino). Poi le verifiche affidate dall’Astral (la società che cura le strade regionali) a ditte esterne, di cui non si conoscono gli esiti, fino al 20 agosto 2018 quando si chiude il ponte della Scafa ma non il viadotto dell’Aeroporto (che è messo peggio). Una serie di presunte negligenze e omissioni che LabUr ha segnalato all’ANAC, nella veste di autorità di vigilanza dei contratti pubblici, e a tutti gli enti ed istituzioni interessate da questo che sembra uno scandalo italiano guarda caso scoppiato dopo il tragico crollo del ponte di Genova (14 agosto 2018).

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ESPOSTO

 

OGGETTO: presunta illegittima chiusura del ponte della Scafa (ex SS296), località Municipio X di Roma Capitale, mancata attuazione della convenzione del 2016 tra Anas e Regione Lazio in termini di sicurezza, segnalazione di possibile analogo pericolo per il viadotto dell’Aeroporto (ex SS296)

Roma, 21 agosto 2018

Il sottoscritto dr.Ing. Andrea Schiavone, 340-5708124, presidente di LabUr – Laboratorio di Urbanistica (http://www.labur.eu) espone di seguito fatti a sua conoscenza su chi richiede massima valutazione da parte degli Enti e delle Autorità destinatarie per garantire la pubblica e privata incolumità nel territorio dei comuni di Roma e Fiumicino.

PREMESSO

  • che via dell’Aeroporto di Fiumicino (ex SS296) è una ex strada statale, attualmente ancora di proprietà della Regione Lazio e della Città Metropolitana di Roma, che supera il canale di Fiumicino circa al km 1.200 con il ‘viadotto dell’Aeroporto’ (anche erroneamente chiamato ‘della Scafa’) e supera il fiume Tevere circa al km 4.200 con il ‘ponte della Scafa’;
  • che la ex SS296 è importante via di collegamento tra il Municipio X di Roma Capitale e il Comune di Fiumicino, nonché da/per l’aeroporto di Fiumicino e l’Ospedale G.B. Grassi a Ostia;
  • che l’Astral Spa (Azienda Strade Lazio) è la società della Regione Lazio preposta alla progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione amministrativa della rete viaria regionale,

CONSIDERATO

  • che in data 20 agosto 2018[1], senza alcun preavviso, l’Astral ha ordinato la temporanea chiusura del ponte della Scafa ad ogni tipo di traffico “per consentire approfondite verifiche ad elementi di degrado emersi all’esito di indagini avviate molto tempo prima dei tristi avvenimenti di Genova”, creando notevoli disagi alla cittadinanza senza un piano alternativo della viabilità concertato con i comuni di Roma e Fiumicino, come previsto per legge;
  • che il 26 aprile 2016[2] l’Anas (Azienda Nazionale Autonoma delle Strade) aveva dichiarato di voler sostenere investimenti di milioni di euro per il potenziamento e la messa in sicurezza della viabilità da/per l’aeroporto di Fiumicino mediante una articolata convenzione firmata dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti (PD), dal Presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani e dal Sindaco del Comune di Fiumicino Esterino Montino (PD) alla presenza del  Ministro dei Trasporti, Graziano Delrio (PD);
  • che la convenzione suddetta comprendeva il  trasferimento nel patrimonio Anas della ex SS296;
  • che l’intenzione di tale convenzione doveva essere confermata dalla successiva “Convenzione per la gestione da parte di Anas Spa delle ex Strade Statali ricadenti nella Regione Lazio[3] del 12 ottobre 2016;
  • che non risultano attività investigative sulle condizioni statiche del ponte della Scafa e del viadotto dell’Aeroporto condotte dall’Astral subito dopo il terremoto di Amatrice del 24 agosto 2016 ma solo molti mesi dopo;

VISTO

  • che solo il 9 novembre 2016[4], si sono rilevati problemi non sul ponte della Scafa ma sotto la campata del viadotto dell’Aeroporto, consistenti in ferri scoperti, calcestruzzo ammalorato e vistose fessurazioni;
  • che l’Astral, nella stessa data del 9 novembre 2016, ha comunicato che, pur non rilevando “alcun pericolo di crollo, come anche certificato dai Vigili del Fuoco”, tuttavia “il viadotto necessita di manutenzione e, a tale scopo, Astral Spa sta predisponendo una perizia di spesa per stabilire l’esatto importo dei lavori, che verranno successivamente finanziati dalla Regione Lazio
  • che pertanto, in data 7 marzo 2017, l’Astral, con determina n.29[5], ha autorizzato, in favore della Techproject srl[6] l’affidamento dell’incarico di svolgere le opportune indagini e di predisporre un progetto di messa in manutenzione straordinaria del viadotto dell’Aeroporto;
  • che le attività richieste alla Techproject srl smentivano di fatto le precedenti rassicurazioni del 9 novembre 2018 in quanto consistenti in quelle di seguito descritte:
  1. rilievo morfologico, geometrico e meccanico del viadotto;
  2. verifica degli apparecchi di appoggio e dei giunti di dilatazione;
  3. verifica del livello di degrado della struttura;
  4. esecuzione di una campagna di prove sperimentali, per la definizione delle proprietà meccaniche dei materiali;
  5. caratterizzazione geotecnica del terreno di fondazione;
  6. analisi statica del manufatto;
  7. analisi e verifiche di vulnerabilità sismica
  8. attività di progettazione esecutiva degli interventi di ripristino conservativo;
  • che anche per il ponte della Scafa è stata deliberata in data 27 marzo 2017[7] una “Attività di rilievo mappatura delle patologie di degrado e progettazione degli interventi di manutenzione del ponte della Scafa”, affidata alla FTP Associati – Studio Tecnico di Architettura e Ingegneria[8] consistente in:
  1. mappatura dei processi di corrosione dei ferri di armatura e di degrado del calcestruzzo presente sull’intradosso d’impalcato, sulle spalle e sulle pile;
  2. verifica della tenuta all’acqua dei giunti di dilatazione;
  3. mappatura dei degradi presenti sulla carreggiata stradale (giunti di dilatazione) e sui marciapiedi pedonali;
  4. attività di progettazione esecutiva degli interventi di ripristino conservativo;
  • che alle attività della Techproject srl (viadotto dell’Aeroporto) e della FTP Associati (ponte della Scafa) non è seguito fino alla data odierna (21 agosto 2018) alcun lavoro di manutenzione né ordinario, né straordinario;
  • che per il ponte della Scafa si è deliberata una nuova attività investigativa in data 6 marzo 2018[9] (“Attività di rilievo mappatura delle patologie di degrado e progettazione degli interventi di manutenzione straordinaria del ponte della Scafa”) annullata il 13 marzo 2018[10] tecnicamente eseguita solo in data 16 maggio 2018[11];
  • che il trasferimento dell’ex SS296 dalla Regione Lazio all’Anas non è mai avvenuto e dunque non c’è stato alcun potenziamento e messa in sicurezza della viabilità da/per l’aeroporto di Fiumicino come previsto e finanziato dalla convenzione del 24 aprile 2016;
  • che la convenzione del 26 aprile 2016 è a tutti gli effetti un contratto pubblico inteso a garantire la pubblica e privata incolumità dei cittadini da cui un Ente pubblico non può sottrarsi,

SI CHIEDE

  • di verificare i motivi della mancata attuazione della convenzione del 26 aprile 2016 tra il Comune di Fiumicino, la Regione Lazio e l’Anas che ha finito per sottrarre gli investimenti destinati alla sicurezza della ex SS296;
  • di rendere pubblici gli esiti dei controlli dell’Astral affidati alla Techproject srl per il viadotto dell’aeroporto e alla FTP Associati per il ponte della Scafa entrambi a marzo 2017;
  • di verificare a quali interventi sul ponte della Scafa a giugno e luglio 2018 si riferisce il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, nell’intervista rilasciata oggi a Repubblica[12] non figurando alcun atto pubblicato da Astral a riguardo;
  • di verificare perché solo dopo molti mesi dall’esecuzione delle attività di controllo eseguite, l’Astral non sia intervenuta a segnalare la criticità statica del ponte della Scafa.

 

[1] http://www.astralspa.it/?p=20935 e

http://www.astralspa.it/wp-content/uploads/Testo-Ordinanza-S.R.-296-Della-Scafa-4.18.pdf

[2] http://www.mit.gov.it/comunicazione/news/anas-fiumicino

[3] http://www.stradeanas.it/sites/default/files/2016-10-14_Convenzione_Regione_Lazio.pdf

[4] http://www.astralspa.it/?p=10689

[5] http://www.astralspa.it/wp-content/uploads/Determina_29_del_7_Marzo_2017.pdf

[6] con sede in via Prenestina 380, Roma 00171

[7][7] http://www.astralspa.it/wp-content/uploads/Determina_36_del_27_marzo_2017.pdf

[8] con sede in Roma, via Vasanello 24 – 00189,

[9] http://www.astralspa.it/wp-content/uploads/Testo-Ordinanza-S.R.-296-della-Scafa-1.18.pdf

[10] http://www.astralspa.it/wp-content/uploads/Testo_Ordinanza_S.R.296_Della_Scafa_1_18.pdf

[11] http://www.astralspa.it/wp-content/uploads/Testo_Ordinanza_S.R.296_Della_Scafa_2_118.pdf e http://www.astralspa.it/wp-content/uploads/Testo_Ordinanza_S.R.296_Della_Scafa_3_18.pdf

[12] http://roma.repubblica.it/cronaca/2018/08/21/news/chiusura_ponte_della_scafa_a_fiumicino_montino_si_faccia_presto_-204585138/

 

 

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