PUMS Roma Capitale, a Ostia (Municipio X) piste ciclabili nel caos

74664628_531029007730470_6110879919720366080_nLabUr -Laboratorio di Urbanistica ha presentato le osservazioni relative alla ciclo-via turistica C2-78 “Sentiero Pasolini” (scadenza 6 novembre). Mentre il Municipio X perde 1,8 MLN di euro di fondi della Regione Lazio che avrebbero consentito anche di realizzare il prolungamento sul Lungomare Paolo Toscanelli della pista ciclabile esistente, nel più ampio piano di ricucitura dei diversi tratti ciclabili e percorsi già in essere, forza il “Sentiero Pasolini”, su cui pende un esposto per violazioni di norme, regolamenti e dispositivi di legge.
Già il 2 gennaio 2019 la Presidente del Municipio X, Giuliana Di Pillo, aveva dichiarato in un comunicato stampa un falso e cioè che il “Sentiero Pasolini” è un sentiero esistente. Si tratta al massimo di sentieri di strade vicinali a servizio delle aziende agricole e non, proprietarie e/o concessionarie. Il percorso C2-78 “Sentiero Pasolini” è stato infatti forzatamente inserito nel PUMS (un percorso amministrativo di Roma Capitale che è nato per essere esclusivamente partecipativo) su iniziativa politica del M5S (azione non permessa dal regolamento comunale sulla partecipazione popolare come ammesso dallo stesso consigliere Paolo Ferrara durante la Commissione Trasparenza e Garanzia tenutasi il 25 ottobre scorso), senza averlo mai presentato alla cittadinanza durante le fasi partecipative previste per legge. La forzatura è avvenuta in sede di valutazione del Piano in Assemblea Capitolina, senza alcuna espressione di parere da parte del Consiglio del Municipio X, senza alcun riferimento alle caratteristiche delle ciclo-vie urbane, senza alcuna autorizzazione dei proprietari-concessionari dei terreni che attraversa, senza alcuna autorizzazione della Commissione della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano (nonostante si snodi all’interno della cosiddetta Area 1 di massima protezione della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano). Inoltre, il percorso C2-78 “Sentiero Pasolini”, come è noto sia al Municipio X sia al IX, comprende aree soggette a vincolo di esproprio in località Mezzocammino (Municipio IX) e non è dunque realizzabile. Infine, il percorso C2-78 “Sentiero Pasolini” è tagliato dalla via del Mare (SP8) interdetta alle biciclette e non è dunque realizzabile. Senza alcuna autorizzazione delle autorità preposte, il percorso è portato avanti e sponsorizzato dall’Amministrazione municipale in maniera illegittima da parte di alcuni cittadini che hanno creato gravi situazioni di contenzioso con le proprietà private terriere attraverso la sistematica violazione della proprietà privata in nome di una falsa interpretazione non solo di cosa si debba intendere “demanio”, ma anche delle leggi, norme e regolamenti vigenti, con taglio indiscriminato delle essenze vegetative ed arboree, anche secolari, sia spondali che arginali lungo il fiume Tevere, nonché il posizionamento addirittura di manufatti abusivi (panchine, segnaletica, cartellonistica, ponticelli ecc);
In attesa che venga riconvocata la Commissione Trasparenza e Garanzia del Municipio X, ricordiamo che lo scorso 25 Ottobre la Commissione ha chiesto di rimuovere i cartelli presenti del sedicente “Sentiero Pasolini” e dato mandato all’Amministrazione di indicare sul sito del Municipio X che chi affronta quel “sentiero” lo fa consapevole, sotto la sua responsabilità, del fatto che attraversa aree private e tratti di strada interdetti per legge alla circolazione delle biciclette.

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