La commissione Urbanistica, politiche abitative, rifiuti della Regione Lazio, presieduta da Laura Corrotti (FdI), ha svolto ieri, 14 settembre 2023, un’audizione sulla costruzione del nuovo impianto di smaltimento rifiuti previsto a Santa Palomba, deciso dal Commissario straordinario per il Giubileo 2025 (e Sindaco di Roma), Roberto Gualtieri. Il presunto sindaco di Roma era assente, neppure un suo delegato. A Roma, rimane solo la mondezza. Qui di seguito la relazione di COPX – Rete per la conferenza sui rifiuti del Municipio Roma X, a cui aderisce LabUr.
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RIFIUTI – AUDIZIONE IN REGIONE LAZIO DI COPX
Ieri si è tenuta l’audizione in Regione Lazio sul tema dei rifiuti e in particolare sull’inceneritore come soluzione dell’emergenza della monnezza a Roma. Assente non giustificato il Comune di Roma. Il Sindaco, con grave sgarbo istituzionale, ha pensato bene di non rispondere nemmeno all’invito. La commissione Urbanistica, politiche abitative, rifiuti, presieduta da Laura Corrotti (FdI), ha svolto ieri un’audizione sulla costruzione del nuovo impianto di smaltimento rifiuti previsto a Santa Palomba, deciso dal Commissario straordinario per il Giubileo 2025 (e Sindaco di Roma), Roberto Gualtieri. Scelta che ha causato forti proteste da parte dei territori interessati, con la netta opposizione ribadita dai sindaci, dagli assessori comunali e dai rappresentanti dei comitati dei cittadini e delle associazioni ambientaliste intervenuti nel corso dell’audizione. Un tema talmente divisivo che genera polemiche già solo per la scelta della terminologia da usare per l’impianto, come è emerso anche nell’incontro di oggi: “inceneritore” per chi è contrario, “termovalorizzatore” per chi è favorevole alla sua costruzione. L’audizione era stata richiesta a luglio dai consiglieri Alessandra Zeppieri (Polo Progressista) e Adriano Zuccalà (M5s). Maggiori dettagli a questo link.
COPX – Rete per la Conferenza sui Rifiuti del Municipio X, è intervenuta per completare l’ottimo documento presentato dalla Rete Tutela Roma Sud, a cui appartiene, per le parti inerenti alla petizione trasmessa alla Commissione Europea del 23 febbraio scorso trasmessa alla Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo.
Premesso che spetta agli Stati membri attuare la legislazione dell’UE e garantire la conformità a livello nazionale, va osservato che il progetto dell’inceneritore di Roma, denominato solo in Italia “termovalorizzatore”, rientra nell’ambito dell’indagine EU Pilot 2019 (9541), nell’ambito della quale l’Europa sta analizzando l’attuazione del Sistema di Gestione dei Rifiuti nel Lazio. Per tale motivo, l’Europa sta chiedendo alle autorità italiane maggiori informazioni in merito alla coerenza del progetto con gli obiettivi del piano di gestione dei rifiuti del Lazio, senza però riscontrare una costruttiva collaborazione. Questo non stupisce affatto
COPX ha inoltre fatto presente che il fatto che il Sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, abbia poteri commissariali in tema di Rifiuti, non giustifica l’inerzia e la mancata diligenza degli Enti Sovraordinati che hanno il compito di vigilare ed esprimere pareri sulle scelte operate da Gualtieri, sebbene in alcuni casi essi non siano vincolanti. La tutela della pubblica e privata incolumità, della trasparenza amministrativa e del rispetto delle vigenti leggi sulla Salute dei cittadini e dell’ambiente è un obbligo di legge, non un’opzione. Si continua solo a parlare dello straordinario, ma non dell’ordinario. Con la scusa dello straordinario si continua ad andare in deroga all’ordinario e le soluzioni “temporanee” diventano definitive con gravi costi per la collettività. Ha ricordato che il Contratto di Servizio AMA 2019-21 è in regime di proroga da 2 anni, ma l’unica cosa di cui si parla è dell’inceneritore. Peccato che all’inceneritore i rifiuti vanno portati e dunque raccolti.
Ricordiamo che una città non è tale se non ha una pianificata destinazione delle aree per lo smaltimento dei rifiuti, così come una casa non è abitabile se non ha propri servizi igienici. L’emergenza rifiuti a Roma non è più tale essendo cronica. L’aver sostituito il problema delle discariche con l’inceneritore non risolve il problema a monte: produzione e raccolta rifiuti. Ricordiamo anche, per altro, che all’emergenza si sono aggiunte quelle derivanti dai diversi incendi degli impianti (si veda ad es. Malagrotta).
Sulla scia di questa eterna ‘emergenza’, il Municipio Roma X ad esempio è diventato una pattumiera a cielo aperto, grazie a iniziative di inesperti amministratori, decisioni avventate dell’AMA, fino all’abuso dei poteri commissariali per il Giubileo del 2025.
Le aree urbanistiche vengono trattate come carne da porco per i consensi del momento e gli affari di pochi. Aree ad esempio che hanno ricevuto i soldi presi dalle tasche dei cittadini con la finalità di costruire scuole e servizi (mai realizzati) e dove si prevede di far sorgere un bel centro per poter gestire il problema della raccolta dei rifiuti da parte del Comune di Roma. Un Comune che mentre sottrae aree destinate a scuola in modo illegittimo e illegale (un comodato d’uso non può variare la destinazione d’uso di un’area del PRG) , in nome dell’economia circolare come mera declamazione da parata (avendo stralciato la parte inerente il riciclo e il riuso, così come ha fatto per il TMB Salario), nel Municipio X potenzia il tritovagliatore (che non si sa nemmeno quanta rifiuti tratti e che è stato riacceso dopo l’incendio di Malagrotta con la motivazione di “liberare le strade dei rifiuti”!!!), pianifica di realizzare un biodigestore e di costruire un termovalorizzatore in nome di un’eterna emergenza causata dalla stessa Amministrazione. Nel mentre continua ad usare illecitamente un’area demaniale sul Lungomare (dove il Municipio X ammette che “Non è stato ritrovato agli atti alcun documento inerente la consegna dell’area” la cui destinazione urbanistica è verde pubblico) per il trasbordo dei rifiuti da parte dei privati. Una visione schizofrenica della gestione della ‘monnezza’ in cui l’unica ‘economia’ che viene favorita è quella privata. Le diseconomie invece le paga il pubblico, cioè i cittadini, beffati due volte.
Nel documento, consegnato alla Commissione, si sono sviscerati anche i temi dell’Isola Ecologica di Acilia, del diserbo meccanico/chimico e spazzamento, della cronaca carenza del personale e della falsa promessa della riduzione del 20% della TA.RI. da parte del Sindaco Gualtieri.