STADIO DELLA ROMA: RICHIESTA DI ANNULLAMENTO IN AUTOTUTELA



IMG_1528879073555La Procura di Roma ha ottenuto l’11 giugno 2018 gli arresti in carcere, come misura cautelare, non solo di Luca Parnasi , ma in pratica di tutta Eurnova srl: 2 dirigenti (Luca Caporilli e Simone Contasta), 1 funzionario (Giulio Mangosi), il commercialista (Gianluca Talone) e l’avvocato di fiducia (Nabor Zaffiri). L’accusa è grave: reato 416, comma 1 e 2 codice penale (associazione a delinquere) “per essersi associati tra loro allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti contro la Pubblica Amministrazione”.
Questo basterebbe per esercitare da parte del Comune di Roma e della Regione Lazio (enti che vedono entrambi indagati propri organi) il potere decisorio di annullare in autotutela gli atti amministrativi emessi a favore di Eurnova srl per il progetto del nuovo Stadio della Roma. Il fine di tale azione garantirebbe il più efficace perseguimento dell’interesse pubblico.

Ricordiamo infatti che la iniziativa privata di realizzare il nuovo Stadio della Roma in località Tor di Valle è stata presentata dalla Eurnova srl al Comune di Roma in funzione di quanto disposto dalla cosidetta “Legge sugli Stadi”, composta solo dall’articolo 1, commi 303-305, della legge n. 147/2013. Tale proposta, secondo la legge sopra citata, aveva bisogno di una iniziale dichiarazione di pubblico interesse da parte del Comune di Roma per poter essere accolta. Ciò è di fatto avvenuto mediante la delibera di Assemblea Capitolina n.132 del 22 dicembre 2014, non rispettando i tempi di istruttoria previsti nella legge stessa.
A volere con fermezza il nuovo stadio furono il Sindaco di Roma, Ignazio Maria Marino, e l’Assessore alla Urbanistica, Giovanni Caudo, quest’ultimo oggi al ballottaggio per la presidenza del Municipio III di Roma Capitale (si voterà il 24 giugno).

La Procura ha indagato per poco più di un anno a partire dalla metà del 2017, ma già dal 2014 erano partite denunce contro questo progetto che LabUr ha sempre definito scellerato e illegittimo (tutte le denunce sono sul proprio sito: http://www.labur.eu/public/blog/?cat=57.

Nell’estate 2017, ad una anno dalla elezione della Raggi, fu messa in liquidazione volontaria Parsitalia del Gruppo Parnasi (ma non Eurnova) e fu pubblicata la nuova legge 96/2017 con cui si ‘perfezionava’ (in peggio) la precedente “Legge sugli Stadi” del 2013. E’ in questo contesto, tra indagini, liquidazione e nuova legge, che la Regione Lazio ha indetto il 5 dicembre 2017 (dopo essersi chiusa negativamente la prima il 5 aprile 2017) una seconda Conferenza dei Servizi, conclusasi con esito positivo il 22 dicembre 2017. Grave pertanto risulta essere l’arresto (ai domiciliari) di Michele Civita (PD), assessore regionale all’Urbanistica (dal 21 marzo 2013 al 29 marzo 2018) per corruzione, rilevandosi “asservimento della funzione agli interessi di Luca Parnasi”.
Da chiarire anche l’accusa a carico del capogruppo capitolino del M5S (Paolo Ferrara, indagato per corruzione).

A poco dunque serve l’annuncio della sindaca Raggi ‘ di congelare’ l’iter amministrativo per essere “venuto meno il rapporto fiduciario con Parnasi”. Imbarazzante il silenzio della Regione Lazio da parte di Nicola Zingaretti che ha sempre avuto al suo fianco Michele Civita (anche in Provincia, dal 2008 al 2012).

In tutto questa confusione, nessuno parla della questione degli espropri dei terreni della famiglia Armellini, oltre 600mila mq rivalutati a prezzi di mercato, e del processo in corso per bancarotta fraudolenta della SAIS srl, da cui sono provenuti i terreni a Luca Parnasi.

Per garantire l’interesse pubblico ora Comune e Regione dovranno intervenire in autotutela annullando tutto.

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