Idroscalo di Ostia: Alemanno adesso ha paura

Stamattina la visita in gran segreto all’Idroscalo ma non per incontrare i residenti, come promesso da aprile, ma per gestire gli ‘affari’ dei cantieri navali. Dopo le illeggittime demolizioni di febbraio e 7 mesi di silenzio, adesso il sindaco si nasconde dietro Polizia e Carabinieri schierati dalle 8:00 davanti alle case.

“Siamo alla farsa. Alemanno è venuto stamani, in gran segreto all’Idroscalo di Ostia, con tanto di spiegamento delle forze dell’ordine, allarmando l’intera comunità. Ma non per onorare l’impegno preso via fax con il Parroco dell’Idroscalo, Don Fabio Vallini e il Presidente del XIII Municipio, Giacomo Vizzani, il 28 aprile 2010 (prot. n.28517) e distribuito a tutti i residenti dell’Idroscalo, in cui dichiarava che “entro il mese di Maggio il sindaco e gli Uffici interessati saranno in loco per il progetto di riqualificazione dell’Idroscalo”. Evidentemente avendo perso la faccia sull’ennesimo impegno non mantenuto, gli è mancato il coraggio.” – dichiara Paula de Jesus, urbanista di LabUr ed esponente del PD – “Il sospetto è che sia invece venuto per garantire gli affari sul programma degli interventi ritenuti ammissibili, sotto il profilo urbanistico, inclusi nei Patti Territoriali di Ostia-Fiumicino, deliberati dal Consiglio Comunale di Roma già nella seduta Pubblica del 18 giugno 2007 (n. 116)”
“Si tratta di un protocollo d’intesa, per il solo Patto Territoriale di Ostia, tra la Regione Lazio e il Comune di Roma, che prevede anche la demolizione del borghetto dell’Idroscalo, ma la permanenza dei capannoni produttivi e la loro riqualificazione” – prosegue Andrea Schiavone Presidente di LabUr- “Dopo 29 sedute complessive, tutte le proposte di cantieristica navale, concentrate lungo la golena in prossimità della foce del Tevere, sono state a loro tempo ritenute ammissibili, escludendo invece totalmente qualunque altra iniziativa volta all’urbanizzazione del resto della foce del Tevere, compresa la permanenza e la riqualificazione del borghetto. Ammissibili dunque le proposte presentate da Servizi Navali Laziali, European Boat Services, Gestione Servizi Navali, Seabond e Cantieri di Ostia per un totale di quasi 10 ettari, passando dai 121 mila metri cubi esistenti ai 355 mila metri cubi finali. Un investimento di circa 17 milioni di euro”.
“Il XIII Municipio non ha mai espresso negli ultimi 10 anni un proprio parere in forma ufficiale, anzi lo ha avvallato con il silenzio assenso.” – conclude Paula de Jesus- “Per questo Alemanno può venire di nascosto ad Ostia e tutta l’opposizione nel XIII Municipio non dice nulla. Ad accorgersene solo i residenti dell’Idroscalo, svegliati e spaventati alle 8:00 di mattina da uno schieramento esagerato di Polizia e Carabinieri in tenuta antisommossa davanti alle loro case. Alemanno ha paura evidentemente anche delle proteste”.

Comunicato stampa LabUr – 15 settembre 2010

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