Alla foce del Tevere, nuove scogliere e nuovi argini, ma incombe la speculazione alberghiera

Aggiudicata la gara per la scogliera a mare a difesa dell’abitato dell’Idroscalo di Ostia, ma l’Autorità di Bacino dimentica l’abitato di Passo della Sentinella sul lato opposto del Tevere. Gli affari dei nuovi porti, le pressioni delle catene alberghiere e gli interessi politici locali.

Ieri, 13 settembre 2010, è stata aggiudicata la gara per l’affidamento dei lavori di rafforzamento e potenziamento della scogliera a mare posta a difesa dell’abitato dell’Idroscalo di Ostia. La ditta vincitrice è la Impre.Dor. srl, con sede legale in Via Capanne di Marino n.2/C, Ciampino (Roma), lo stesso indirizzo della società Idra.Mar. srl, esperta in lavori di difesa e sistemazione idraulica, fluviale e marittima, di cui la Impre.Dor. si servirà secondo la forma giuridica dell’avvalimento. I tempi di realizzazione sono di 200 giorni naturali e consecutivi (7 mesi) a decorrere dalla consegna dei lavori, che avverrà dopo tutta una serie di passaggi burocratici da parte delle autorità marittime. L’aggiudicazione è stata ottenuta grazie al miglior punteggio tecnico e con un ribasso del 34,890% sull’importo a base di gara di 1.120.202,02 euro, ai quali vanno sommati i 20.317,66 per gli oneri per la sicurezza. L’ente appaltante è la Direzione Regionale della Protezione Civile e i lavori sono finanziati con i fondi a disposizione del Commissario delegato di cui all’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3734 del 16.01.2009 “Primi interventi urgenti di protezione civile diretti a fronteggiare i danni conseguenti agli eventi atmosferici che hanno colpito il territorio nazionale nei mesi di novembre e dicembre 2008”. Fino a qui tutto regolare, anche se dall’apertura delle offerte (avvenuta il giorno 8 aprile) ci sono voluti 5 mesi per l’aggiudicazione.

Quello che non va bene è che il 23 febbraio sempre del 2010, con un’illegittima ordinanza del sindaco Alemanno, proprio nell’area retrostante la futura scogliera, sono state demolite le abitazioni dei residenti senza interpellare la Protezione Civile della Regione Lazio. In altre parole, Alemanno si è sbrigato ad abbattere le abitazioni mentre la Regione Lazio si adoperava a difenderle con una scogliera. Addirittura, il 23 febbraio non c’era alcuna urgenza, così come dichiarato alla stampa anche dal Presidente del XIII Municipio, Giacomo Vizzani. Bisognava però dare un segnale forte da parte di Alemanno ai poteri forti che in questa area vogliono investire in ricettività alberghiera. Così come sta accadendo sul lato opposto della Foce del Tevere, con la costruzione del nuovo porto turistico di Fiumicino.

Secondo la comunicazione ufficiale dell’Autorità di Bacino del fiume Tevere del 28 luglio 2010, sono “sbloccate” di fatto le edificazioni sull’Isola Sacra. Un documento molto importante, non solo per le opere di difesa idraulica sulla parte finale del Canale di Fiumicino, ma anche per quelle inserite nel piano del Corridoio Fluviale del Tevere (PS5), che sarà ridelimitato in base alla progettazione definitiva della viabilità di accesso proprio verso il futuro porto turistico de la Concordia. A fine agosto Fiumicino e l’Autorità di Bacino hanno quindi raggiunto un impegno per rivedere e riclassificare le aree a rischio idraulico legate al fiume. Tutto ruoterà intorno alla nuova strada del porto, che sarà realizzata lungo via Monte Candria e che sarà in pratica il nuovo argine, oggi mancante. Questo però creerà un problema perché le abitazioni di Passo della Sentinella, tagliate fuori dall’argine, saranno ancora più a rischio. Nessuna soluzione è stata presentata per Passo della Sentinella, mentre invece si sono preoccupati dei cantieri navali di Fiumara Grande, lato Fiumicino, che verranno spostati sui terreni regionali adiacenti al nuovo porto turistico.

Passo della Sentinella come l’Idroscalo di Ostia ? Il sindaco di Fiumicino, Canapini, come quello di Roma, Alemanno ? Nuove demolizioni in corso ? Il problema è che la politica locale è fortemente compatta a volere sia il porto di Fiumicino sia l’ampliamento di quello di Ostia, a discapito degli abitati sia dell’Idroscalo sia di Passo della Sentinella.

Tecnicamente, come dimostra l’assegnazione della gara della scogliera a mare, il problema delle mareggiate è risolvibile, così come quello della protezione dal Tevere. La stessa ordinanza del 23 febbraio prevedeva opere di difesa a fiume, mai realizzate, optando per le demolizioni. Quando però si ritrovano dentro l’elenco degli imprenditori del nuovo porto di Fiumicino ‘parenti’ di un noto consigliere del PD, del confinante XIII Municipio; quando un sindaco demolitore come Alemanno ricorre ai poteri di Protezione Civile comunale, scavalcando la Regione Lazio; quando i cantieri navali di Ostia premono perché siano approvati i loro progetti da tempo presentati alla Regione Lazio all’interno dei Patti Territoriali, vuol dire che gli interessi, anche quelli della malavita ormai infiltratasi lungo la costa laziale, sono molto elevati. Vigileremo perché questo non accada.

Comunicato stampa LabUr – 14 settembre 2010

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