I sottopassi previsti sulla Via Cristoforo Colombo (2)

L’impossibilità di realizzare il sottopasso all’incrocio tra via di Malafede e la Cristoforo Colombo, che ha costi non sostenibili per l’attuale stato delle casse del Comune di Roma e che prevede enormi difficoltà di scavo per la presenza di importanti presenze archeologiche, nonché per la deviazione del Fosso del Fontanile e di un acquedotto, suggerisce di pensare con rapidità a soluzioni alternative. A parte alcune astruse proposte che circolano, purtroppo non fondate su solide basi realizzative, non esiste al momento alternativa al faraonico progetto pensato dal Comune di Roma. LabUr ha pertanto redatto una propria proposta, che verrà presentata pubblicamente assieme alle altre proposte per la sistemazione della Cristoforo Colombo con costi e tempi sostenibili. Qui se ne vogliono dare solo le linee guida, relativamente all’incrocio di Via di Malafede, presentando una bozza, volutamente ridotta per motivi di protezione della proprietà intellettuale. La proposta prevede lo sfruttamento dell’esistente sottopasso di Via del Risaro, premesso che Via del Risaro risulta strada in manutenzione all’interno del patrimonio comunale (Libro A – Beni del Demanio,  n° 5708,  mat. 09367:  area di circolazione denominata Via del Risaro e collocata tra Via Ostiense e Via Pontina, descritta nella posizione d’archivio n° 228/96, con superficie di 8490 m², elencata tra le strade in manutenzione).
L’ampliamento del sottopasso esistente di Via del Risaro, il sistema di tre rotatorie (due su Via del Risaro, lato Vitinia e lato Decima, l’altra all’incrocio tra Via di Malafede e Via Mastroianni) e delle tre rampe di accesso (una dalla Colombo in direzione Ostia verso Via del Risaro, le altre due dalla Colombo in direzione Roma verso Via del Risaro), completano l’opera assieme al raccordo da realizzare tra Via del Risaro e l’attuale Via Mastroianni.

Il costo stimato è poco più di 1.200.000 euro, ben più sostenibile dell’irrealizzabile progetto del Comune di Roma che prevede un costo dell’intervento pari a 11.659.000 euro finanziato tramite linea di credito. I tempi di realizzazione degli svincoli di Vitinia e di Decima, più le restanti opere, sono stimati in poco più di 8 mesi e non impattano drasticamente (come invece è il caso del progetto del Comune di Roma) sulla viabilità della Cristoforo Colombo. Per quanto riguarda l’incrocio tra Via di Malafede e la Cristoforo Colombo, non avrebbe più bisogno della semaforizzazione, ma solo di una rampa di accelerazione da via di Malafede per immettersi sulla Cristoforo Colombo in direzione Ostia. Resta la difficoltà di realizzare l’attraversamento pedonale attualmente esistente e a solo vantaggio degli ospiti del camping Fabolous, che utilizzano la fermata dello 070 sulla Cristoforo Colombo, a ridosso dell’ingresso della Tenuta Presidenziale. Riteniamo però che il problema degli attraversamenti pedonali, così come quello dei mezzi pubblici lungo la Colombo (e delle relative fermate) debba essere inquadrato in un’ottica più ampia. Per esempio, non è possibile che l’unico attraversamento pedonale sulla Colombo sia a favore di un camping, mancando invece del tutto per grandi quartieri come AXA, Infernetto e Casal Palocco. Così come è inammissibile che un camping abbia per sé una fermata dello 070 e che gli abitanti del quartiere Giardino di Roma non abbiano ancora visto realizzare la fermata della Roma Lido (che Caltagirone non ha mai costruito). Il sacrificio per il bene collettivo prevede l’abolizione del semaforo all’incrocio in questione per meglio fluidificare il traffico sulla Colombo. Analogamente, il privilegio che oggi ha la tenuta Presidenziale di una propria semaforizzazione non è accettabile in termini di mobilità locale. In altre parole, nella proposta di LabUr, l’accesso alla Tenuta provenendo da Roma potrà avvenire non più dall’ingresso di Malafede (comunque accessibile provenendo da Ostia) ma da quello di Malpasso, dalla Pontina Vecchia (comunque collegata a Via del Risaro).
In sintesi, la tabella seguente descrive la nuova mobilità secondo la proposta di LabUr:

Questa voce è stata pubblicata in LabUr, Viabilità. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.