OSTIA, SPIAGGE LIBERE: LA “INGORDIGIA” DI SALAMONE

IMG-20220624-WA0014L’ingordigia (traduzione di “Greed”) mette in difficoltà Federico SALAMONE, titolare della “Ostia Holiday S.r.l.s. Unipersonale”, affidataria dei servizi per la balneazione presso il Lotto 1 delle spiagge libere di Ostia Ponente, compreso tra i civici 42 e 60 del lungomare Duca degli Abruzzi (la c.d. “spiaggia rossa”). Infatti i cartelli della sedicente “Greed IMG_20220624_190220Lounge Beach” di SALAMONE sono stati senza alcuna autorizzazione posizionati anche presso la c.d. “spiaggia grigia”, a ridosso delle mura del Porto Turistico di Roma, ingannando il cittadino.

Inoltre Federico SALAMONE, come affidatario solo di servizi, non ha alcun titolo per posizionare strutture (seppure leggere, rimovibili) sull’arenile, fossero anche passerelle o vele per le zone d’ombra. In altre parole, SALAMONE non ha la gestione della spiaggia.

Dopo oltre un mese nessuno se ne è accorto, neppure gli uffici municipali rappresentati da Carla SCARFAGNA, Rosa RUGARI e Massimo CATÀ.
Addirittura è stata inviata da SALAMONE, all’Agenzia delle Dogane, una comunicazione con lo stesso errore di spiaggia (grigia, non rossa, poi rettificato) ex art.19 del d.lgs. 374/90, necessaria per posizionare strutture sull’arenile. Tale ‘comunicazione’ non è la richiesta di ‘autorizzazione’ per realizzare il rimessaggio dei lettini e degli ombrelloni (tenuti per adesso accatastati illegalmente sulla spiaggia).

La ‘comunicazione’ di cui sopra ê in fase di istruttoria dunque non esiste nulla di analogo, già GridArt_20220624_192011281ottenuto, per tutte le altre strutture che occupano la spiaggia (in foto) e che impediscono di fatto al cittadino una libera fruizione dell’arenile, trasformato in una leziosa scenografia.

Vanno rimossi tutti i cartelli sulla “spiaggia grigia” e tutte le strutture sulla “spiaggia rossa”. Questo dice la legge. Anche ad Ostia.

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