Scuola di Eddyburg – Riccione, 14-17 Settembre

Anche quest’anno una bella edizione, la settima, della scuola di eddyburg, dal titolo ” Oltre la crescita, dopo lo ‘sviluppo’ “.
Per chi fosse interessato ai materiali della scuola estiva di pianificazione “scuola di eddyburg” li può trovare a questo LINK.

Questo invece è il nostro contributo video di sintesi della VII edizione della scuola. Buona visione.

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Idroscalo di Ostia: un nuovo “borghetto” sorgerà lungo il fiume?

Ieri pomeriggio presso l’Ufficio del Sindaco di Roma, si è tenuto l’incontro tra il Comune di Roma, l’Autorità del Bacino fiume Tevere (ABT), la Comunità Foce del Tevere, LabUr e il Comitato Civico 2013 per discutere del futuro dell’abitato dell’Idroscalo di Ostia. La conclusione, ribadita in prima persona da Alemanno, è stata quella di valutare nei prossimi giorni con l’ABT se esistono le condizioni per realizzare direttamente nell’area dell’Idroscalo un nuovo ‘borghetto’, che consentirebbe una riqualificazione urbanistica e sociale per tutto l’abitato. A vincere la resistenza dell’ABT, alcune osservazioni presentate dai comitati sulle norme tecniche di attuazione del Piano per l’Assetto Idrogeologico, con particolare riferimento ai valori del tirante idrico. Durante l’incontro è emerso anche che alcune opere fondamentali per la messa in sicurezza idraulica di Ostia e Fiumicino (il partitore di Capo due Rami e il nuovo argine presso Tor San Michele), sono ancora lontane dal realizzarsi. In particolare, la mancanza dell’argine in sponda sinistra del Tevere (un rilevato arginale posizionato da via dell’Idroscalo, altezza scuola media, all’argine del Tevere, altezza impianto di sollevamento Consorzio di Bonifica) è stato recentemente bocciato, lasciando ancora mezza Ostia a rischio idrogeologico R4, il massimo previsto dal DPCM del 29 settembre 1998. Ricordiamo che nelle aree soggette a tale rischio sono possibili “la perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale”, nonché “la distruzione di attività socio-economiche”. L’ABT è stata dunque chiamata ad un gesto di responsabilità verso la situazione dell’Idroscalo, considerato che l’ABT stessa in molte altre zone del Tevere ha dimostrato piena flessibilità (a partire dal famigerato Salaria Sport Village, che ha consumato un’area di esondazione, per finire all’uso delle golene presso Fiumara Grande). Le associazioni hanno espresso con molta cautela la propria soddisfazione sull’esito dell’incontro di ieri, pur apprezzando che dopo decenni la questione dell’Idroscalo di Ostia verrà affrontata in piena trasparenza. Come concordato verrà inviata una relazione al presidente del XIII Municipio, Giacomo Vizzani (ieri presente con l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Marco Corsini), non prima di lunedì 26 settembre e quindi vagliata dal Segretario Generale dell’ABT, Ing. Giorgio Cesari.

Comunicato stampa congiunto:
Comunità Foce Tevere, Comitato Civico 2013, LabUr

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Prolungamento B1

L’Assessore alla Mobilità Aurigemma non fa alcuna concessione ai cittadini. La partecipazione è dovuta per regolamento.

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Idroscalo di Ostia: fissato l’incontro con l’Autorità di Bacino

Confermato per il giorno 19 settembre alle ore 16 in Campidoglio, presso l’Ufficio del Sindaco Alemanno, l’incontro tra l’Autorità di Bacino del Fiume Tevere, LabUr, il Comune di Roma e la Comunità Foce del Tevere. Questo importante risultato è il frutto dell’interessamento di tutte le parti nel voler chiarire gli aspetti tecnici del rischio idraulico alla foce del Tevere. Dopo l’inizio dei lavori delle scogliere lato mare e lato fiume, a protezione dell’abitato dell’Idroscalo di Ostia, manca ora soltanto l’avvio delle opere, sempre lato fiume, previste dal Comune di Roma nell’ordinanza sindacale n.43 del febbraio 2010. La speranza è di arrivare all’incontro anche con questo nuovo cantiere aperto.

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La truffa di agosto sui Piani di Edilizia Economico Popolare di Roma

L’ennesima truffa fatta di agosto. Si tratta della deliberazione nr.55 dell’Assemblea Capitolina datata 25 luglio e relativa alla modalità di recepire fondi per l’acquisizione di aree da utilizzare per la realizzazione di Piani di Zona, per risolvere il contenzioso con i proprietari espropriati e per realizzare e/o completare le opere di urbanizzazione previste nei Piani di Edilizia Economica Popolare I e II, vale a dire ben 115 quartieri di Roma (le famose ‘167’). A rimetterci saranno i cittadini, da Acilia e Dragoncello a Casal Monastero e Lunghezza, dalla Borghesiana e Giardinetti al Borghetto dei Pescatori e Laurentino. Si tratta infatti della cessione in proprietà delle aree comprese nei Piani di Zona concesse finora in diritto di superficie per la realizzazione di cubature residenziali e non residenziali. In altre parole, i singoli assegnatari degli alloggi che vorranno aderire alla cessione di proprietà da parte del Comune, dovranno pagare dai 30,22 euro/mc di Dragoncello ai 65,65 euro/mc della Torresina, valori aggiornati della stima già effettuata e a suo tempo approvata con deliberazione di Consiglio Comunale n. 54/2003. Ogni mq di una casa a Dragoncello costerà quasi 100 euro, alla Torresina 200.
Il problema di fondo è che questa finta manovra urbanistica non solo si accompagna all’altra già denunciata della densificazione edilizia dentro gli stessi quartieri (si costruirà sulle aree verdi per fare cassa) ma serve sostanzialmente perché l’amministrazione, da Rutelli in poi, ha fatto errori grossolani nei calcoli degli espropri ed oggi fa pagare questo a chi ha avuto una casa assegnata. Per sollecitare l’adesione, sono stati previsti sconti dal 10 al 20% per chi la richiede subito. Dov’è allora la truffa? Primo, ancora non si conoscono tutte le stime per ogni Piano di Zona. Secondo, restano valide tutte le azioni amministrative già intraprese, relativamente alle richieste di conguaglio sul diritto di superficie, ai ricorsi conseguenti ed alle sentenze emesse prima di questa deliberazione. Ciò vuol dire che, sostenendo il Comune che gli errori di calcolo negli espropri li paga il cittadino, al singolo assegnatario conviene aderire alla proposta, pur pagando un ingiusto balzello, perché le stime a metro cubo si riferiscono per la gran parte proprio al valore degli espropri. Nessuno dice che se uno non aderisce non succede nulla. Cosa accadrà? Ci sarà ‘terrorismo’ psicologico, affaristi che ‘aiuteranno’ gli assegnatari ad aderire alla cessione di proprietà e si inizierà a lavorare per la campagna elettorale del 2013. Noi di LabUr ci metteremo subito a disposizione dei cittadini per fare chiarezza su quest’altro scandalo tutto romano e ancora una volta a vantaggio dei palazzinari.

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Idroscalo di Ostia: l’incontro tecnico rimandato di una settimana

L’incontro tra Comune di Roma, Autorità di Bacino Fiume Tevere e LabUr (assieme ai residenti dell’Idroscalo di Ostia), promesso da Alemanno entro luglio, è stato spostato alla prima settimana di agosto. Di seguito il nostro fax, inviato stamattina al Sindaco di Roma (Alemanno), al Capo Segreteria (Lucarelli) e al Presidente del XIII Municipio (Vizzani).
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Ringraziamo per l’e-mail ricevuta in data odierna dalla Segreteria di Presidenza del Municipio Roma XIII, nella persona della Sig.ra Paola De Paolis, da cui apprendiamo che “in merito al Suo sollecito circa l’argomento citato in oggetto, Le comunichiamo di essere in attesa che il Sindaco fissi un incontro che sarà comunque dopo il 3 agosto p.v. in quanto il Presidente Vizzani sarà assente nei prossimi giorni per questioni di lavoro e rientrerà il giorno 2 agosto”.
Ricordiamo che l’incontro, con la presenza dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere, era stato concordato per chiarire le questioni tecniche relative alla fascia di massimo deflusso della piena (fascia definita “AA”) e per discutere delle questioni progettuali relative alla compatibilità nell’area di insediamenti abitativi residenziali (cfr. Ostia TV: http://www.youtube.com/watch?v=huNs0OhMldk).
Poiché l’incontro era previsto pubblico con la partecipazione dei residenti dell’Idroscalo di Ostia, si chiede cortesemente di comunicarne la data con congruo anticipo.
Distinti saluti,

dr.Ing. Andrea Schiavone
Il Presidente
(nella foto: l’impegno preso da Alemanno con il Presidente di LabUr a Cineland, Ostia, il 15 luglio)

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XIII Municipio, Ostia : 4 milioni per le case ATER

Finalmente l’ATER (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Roma) interviene ad Ostia sul suo patrimonio immobiliare. Più di 4 miioni di euro, finanziati con DGR Lazio n. 852 del 21.11.2008, sono stati messi a bando di gara il 22 luglio per i lavori di manutenzione straordinaria dei fabbricati “3” e “4”, rispettivamente in Via Domenico Baffigo, civici 2,4,6,8,10,20,22, scale R÷K (74 alloggi) e in Via della Corazzata, civici dal 2 al 16 scale A÷L (99 alloggi). Entrambi gli edifici, di altezza variabile da 5 a 7 piani, presentavano infatti da anni un notevole stato di degrado esterno e impiantistico. Pertanto, oltre alla riqualificazione e messa in sicurezza degli elementi che costituiscono l’involucro e le parti comuni, si è prevista anche la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’impianto elettrico con la rimozione di tutti i punti luce e la sostituzione sia dei punti luce che delle vie cavi. Inoltre, al piano pilotis, si realizzeranno anche manufatti per il superamento delle barriere architettoniche.
Il termine della presentazione delle offerte è stato fissato per il 29 agosto. I lavori, che dureranno 2 anni, fanno parte di quel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2011-2013 (più di 76 milioni di euro) che il Commissario Straordinario, Dottoressa Stefania Graziosi (insediatasi il 6 ottobre 2010) ha approvato con delibera n.2 del 24.01.2011. Questi lavori verranno accompagnati, dentro al lotto 3 (15 milioni di euro) di un altro bando di gara, da lavori di manutenzione e servizi di pronto intervento, video ispezione e spurgo fognature, nel periodo 2012-2014. Inizia dunque una nuova stagione per questo quadrante di Ostia che aspetta ancora, da parte del Comune di Roma, la riqualificazione di via della Corazzata e di Via Baffigo. Uno scandalo da più di un milione per lavori approvati con delibera n.6 della Giunta Municipale, il 2 febbraio 2010, e mai eseguiti.

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Idroscalo di Ostia: un altro impegno non mantenuto?

Non capiamo le motivazioni per cui il Presidente del XIII Municipio, Giacomo Vizzani, non si sta attivando per rispettare l’impegno preso di incontrare i cittadini dell’Idroscalo a fine mese. Eppure il 15 luglio, in occasione della presentazione dei progetti del lungomare di Ostia, il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, era stato chiaro, rivolgendosi a me personalmente: “Entro fine luglio stabiliamo un giorno in cui c’è anche l’Autorità di Bacino, veniamo sul posto, noi presentiamo il progetto, tu presenti il tuo progetto, in maniera tale che vediamo esattamente come stanno le cose” (da Ostia TV: http://www.youtube.com/watch?v=huNs0OhMldk, min. 10:04). Se così non fosse, sarebbe l’ennesimo impegno non mantenuto da parte di questa amministrazione nei confronti dei cittadini dell’Idroscalo.

dr.Ing. Andrea Schiavone
Il Presidente
(nella foto: l’impegno preso da Alemanno con il Presidente di LabUr)

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Ostia: domani il Sindaco non presenterà i progetti del waterfront ai Cittadini

Dopo 3 rinvii la beffa per i cittadini del XIII Municipio. Il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, domani alle 17.30 ha confermato l’appuntamento della presentazione dei progetti del Waterfront a Cineland, MA I CITTADINI NON POSSONO PARTECIPARE. Si tratta infatti di un appuntamento esclusivamente su invito ad alcune categorie che per altro sono già state invitate sia all’appuntamento degli Stati Generali a Febbraio, sia alla Luiss a Maggio. Questa cosa è INACETTABILE E DI UNA GRAVITA’ INAUDITA!!!
E’ l’ennesima dimostrazione che il Sindaco non solo non ha il coraggio di confrontarsi con i cittadini, ma che i progetti per il waterfront non esistono e non sono finanziati. Prova ne è la presentazione a Milano il 7 Giugno scorso all’EIRE (Expo Italiana Real Estate, salone dedicato ai protagonisti del ‘sistema’ immobiliare italiano ed internazionale) dove è stata presentata Roma City Investment, l’agenzia di Roma Capitale per la realizzazione del Piano Strategico di Sviluppo, in cui Tor Bella Monaca, waterfront e il patrimonio ATAC sono stati messi in vendita al miglior offerente. “Tre o quattro mesi ancora per rodare il nuovo meccanismo di Roma City Investment, che dopo i primi 24 mesi dovrà essere in grado di autofinanziarsi o di farlo parzialmente. Adesso c’è solo lo sforzo degli enti partecipanti”, lo ha detto il Sindaco Alemanno in tale occasione.
Questo non è Sindaco ma un piazzista.

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XIII Municipio: arrivano le Torri di Casalbernocchi

Altro cemento, questa volta a Casalbernocchi affianco ai palazzoni dell’ASL: 192 alloggi, 53.000 mc e 442 abitanti. L’iniziativa è della Acilia ’91 srl, società del Gruppo Scarpellini da sempre legata al centrosinistra sin da quando, nel 2003, gli Scarpellini figuravano come primi finanziatori dei Ds della Capitale con 49mila euro. Un progetto che si trascina da 5 anni, sbloccato il 6 luglio con determinazione dirigenziale a firma di Maurizio Bianchini, direttore del Dipartimento Politiche Abitative di Roma Capitale. In meno di 8 mesi la Soprintendenza Archeologica, la Regione Lazio, l’ASL e i vari dipartimenti del Comune hanno dato via libera ad una nuova colata di cemento in uno dei punti più critici del territorio: via di Ponte Ladrone a Casalbernocchi. Il XIII Municipio, nelle persone dell’Assessore all’Urbanistica, Renzo Pallotta, e del presidente della Commissione Urbanistica, Sergio Pannacci, ha nascosto questa ennesima speculazione edilizia, a loro nota da più di un anno, camuffata ancora una volta sotto le spoglie di ‘emergenza abitativa’. Infatti con questa operazione, verranno dati al Comune di Roma solo 48 alloggi (10.000 mc), addirittura sotto la soglia del 30% prevista all’inizio. Sono 5 anni che gli Scarpellini, usando DS, PDS e PD, portano avanti il loro progetto “Area Casal Bernocchi”. Si tratta di 116.000 metri cubi di cui 63.000 già edificati e destinati ad uffici e ambulatori della ASL RM-D e ad un centro commerciale. Il complesso ospita già un edificio di circa 8.000 mq ad uso direzionale per il quale si stanno ancora ‘verificando’ proposte di locazione e/o di acquisto. Nell’area dove verranno gli alloggi erano prima state previste due torri da 20 piani ciascuna per circa 200 appartamenti residenziali. Le volumetrie sono rimaste le stesse, ma le altezze sono state ridotte. Sarà un’altra bruttura del territorio voluta dalle giunte rosso-verdi Rutelli e Veltroni, finalizzata da Alemanno. Sempre nella stessa determinazione dirigenziale per l’emergenza abitativa, ha ripreso vita l’edificio di Via Luson all’Infernetto mentre è stato definitivamente cassato il progetto della Coop. Edilizia Palocco 84 in via Antifonte di Ramnunte. Tutto questo, nel silenzio del PD, dei Verdi e dei ‘Cemento Brothers’, Pallotta e Pannacci. I cittadini del XIII Municipio ringraziano, anche per l’inutile decentramento.

paula de jesus per LabUr

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