Scandalo al Polo Natatorio di Ostia: arriva anche la Polizia Municipale.

Gare in vasca corta (25 metri) all’impianto di Ostia per la Polizia Municipale, ma i cittadini restano a secco. L’impianto, progettato dall’arch. Zampolini (coinvolto con il Ministro Scajola nello scandalo delle tangenti) è costato il doppio, non è ancora finito e non è mai stato aperto al pubblico. Esistono a Roma almeno altri 34 impianti uguali, perché scegliere proprio questo per le gare della Polizia Municipale, su cui sta indagando la Procura di Roma (PM Golfieri) ?

Siamo all’indecenza” – afferma Paula de Jesus, urbanista ed esponente del PD – “La Polizia Municipale nuoterà nei prossimi giorni nel Polo Natatorio di Ostia, reso disponibile dalla FIN per ‘il campionato italiano di nuoto in vasca corta riservato alle Polizie Municipali, giunto alla tredicesima edizione’. L’impianto che è pubblico, mai aperto alla cittadinanza, come invece promesso in più occasioni anche dallo stesso Sindaco, non solo è chiuso, ma è costato il doppio e come se non bastasse è sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Roma, da parte del PM Golfieri, a cui si aggiungono la violazione della normativa europea sulla trasparenza amministrativa e l’interrogazione del 21 Luglio 2009, n° 4/03667 dell’On. Andrea Sarubbi (PD), proprio sulla lievitazioni dei costi. Malgrado tutto questo la Polizia Municipale ci va a nuotare ?”

“Il progettista esecutivo dell’impianto, quello che ha fatto la piscina esterna più lunga di un metro e mezzo, è l’architetto Zampolini, indagato e coinvolto nelle dimissioni del Ministro Scajola per tangenti” – dichiara Andrea Schiavone, Presidente di LabUr – “Strano poi che si facciano le gare ‘in vasca corta’ proprio al Polo Natatorio visto che ci sono almeno 34 piscine da 25 metri a Roma. Facendoci nuotare la Polizia Municipale forse l’immagine che si vuole dare è che sia tutto a posto ? Per altro sull’impianto pende ancora il giudizio del Tribunale di Ostia sulla disputa tra la FIN e la Marziali, per mancato pagamento dei lavori”.

“E’ incredibile tra l’altro che il Comune di Roma, che non doveva sborsare neanche un euro, abbia invece pagato per questo impianto ben 10 milioni, come risulta dal Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2009/2011 del Comune di Roma, opera nr.798, cod.OP0912830001, 8.113.429,04 euro, ‘POLI NATATORI PUBBLICI OSTIA’, Responsabile del Procedimento Angelica Catalano, e opera nr.734, cod.OP0912860001, 2.000.000,00 euro, ‘COMPLETAMENTO MANUTENZIONE STRADE LIMITROFE AI POLI NATATORI DI OSTIA PER LO SVOLGIMENTO MONDIALI DI NUOTO ROMA 2009’, Responsabile del Procedimento Massimo Ruopoli” – prosegue la de Jesus.

“La Polizia Municipale di Ostia non ha visto i lavori abbandonati della strada all’esterno del Polo Natatorio, con tanto di terra di risulta buttata sulle aree verdi, così come l’inizio dei lavori del vicino PalaFIJLKAM, il palazzetto delle Arti Marziali, per il suo ampliamento senza concessione edilizia, ma sempre con i soldi dei Mondiali di Nuoto. In compenso vedrà lo specchio dell’acqua che i cittadini non hanno mai visto” – conclude Schiavone.

Comunicato stampa LabUr – 10 Maggio 2010

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