OSTIA, DISASTRO PISTA CICLABILE: IRREGOLARI LE FERMATE ATAC REALIZZATE

IMG-20210818-WA0008Sono irregolari le nuove fermate per il trasporto pubblico locale (TPL) che con arroganza e incompetenza il Municipio Roma X, guidato da Giuliana DI PILLO (M5S), sta facendo realizzare per sistemare alla meno peggio la finta pista ciclabile sul lungomare di Ostia, dichiarata illegittima dal Ministero dei Trasporti con decreto n.598 del 28 dicembre 2020.

Questo è il risultato imbarazzante emerso dal confronto tra quanto realizzato e le linee guida ministeriali per la realizzazione delle fermate del trasporto pubblico su gomma destinate all’utenza non deambulante. Del resto il difettoso progetto esecutivo di Nicola DE BERNARDINI, ex direttore del municipio, neppure è stato certificato con la necessaria diligenza da parte della ACS International Engineering srl, organismo di ispezione su cui ha aperto un fascicolo in data 3 agosto 2021 la Kiwa Cermet Italia Spa.

fotor_1629285323448In breve, le fermate che dovrebbero essere larghe 2,40 mt misurano appena 1,50 mt e non consentono, come richiesto dalla normativa vigente, la corretta fruizione all’utenza non deambulante. Dallo schema tecnico qui allegato si può facilmente dedurre tutta la serie degli ulteriori errori commessi.

Ne segue che un eventuale ‘allargamento’ della fermata renderebbe, in prossimità di essa, irregolare o la pista ciclabile, che scenderebbe sotto la misura dei 2 metri di larghezza, o le corsie della carreggiata lato mare, che risulterebbero inferiori ai 3,5 metri. Infati è chiaramente scritto nel “Regolamento Viario e Classifica Funzionale delle Strade Urbane di Roma Capitale”, parte integrante del “Piano Generale del Traffico Urbano di Roma Capitale”, al paragrafo 10.3 (Corsie per i Veicoli del Trasporto Collettivo) che “le corsie in promiscuo per i mezzi di trasporto pubblico collettivo devono avere una larghezza standard pari a 3,50 m”. Tutto questo era già noto dal 19 maggio 2020 quando con nota prot. n. QG/15542 il Dipartimento Mobilità e Trasporti – Direzione Trasporto Pubblico Locale di Roma Capitale indicava con chiarezza al Municipio Roma X ed in particolare a Giuliana DI PILLO, a Nicola DE BERNARDINI e al Gruppo X Mare della Polizia Locale di Roma Capitale, che il Regolamento Viario di Roma Capitale prevede che debba essere garantito “ovunque passi il TPL, una corsia di almeno 3,5 metri”.

L’accessibilità dell’utenza non deambulante dovrebbe sempre essere considerata un elemento prioritario nella progettazione e realizzazione delle fermate del trasporto pubblico. Nessuno invece si è accorto del grossolano sotterfugio. Tace il Gruppo X Mare del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, girano le spalle ATAC e il Dipartimento di Mobilità. Addirittura tace l’alleata finta opposizione del PD che con Leonardo DI MATTEO, responsabile ‘mobilità e trasporti’ del PD romano si limita a segnalare gli avvallamenti stradali di strade private, scopiazzando qua e là per 30 secondi di visibilità.

Pertanto, proseguendo nella verifica tecnica degli errori progettuali ormai giunti in fase esecutiva, che saranno di volta in volta resi pubblici, si attenderà il fine lavori e la inaugurazione affidata all’uscente sindaca Virginia RAGGI per consegnare agli organi giudiziari una dettagliata e copiosa denuncia.

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