VIADOTTO DI VIA DELLA SCAFA. AL VIA I LAVORI E IL TRAFFICO – TUTTO QUANTO C’E’ DA SAPERE

scafaI lavori dureranno oltre il 2025 e le notizie comparse sulla stampa sono approssimative e imprecise.

Via della Scafa, passata da pochi anni dalla competenza regionale (SR 296) a quella statale (SS 296), torna a far parlare di sé in occasione delle elezioni del Comune di Fiumicino che segnano il tramonto dell’era Nicola ZINGARETTI ed Esterino MONTINO targata PD. Se l’eredità passerà al centrodestra avrà come alleato il nuovo Assessore Mobilità e Trasporti della Regione Lazio, Fabrizio GHERA (Fratelli d’Italia), artefice, durante la giunta ALEMANNO, del fallito progetto del nuovo Ponte della Scafa.
Oggi via della Scafa, incubo di tutti gli automobilisti, è un’arteria di collegamento con l’aeroporto di Fiumicino per i residenti di Ostia insufficiente. Dopo la definitiva archiviazione del progetto del nuovo ponte della Scafa (sul ramo principale del Tevere) è passata per il calvario del viadotto della Scafa (sul canale di Fiumicino). Alle ore 12 di oggi, 18 aprile 2023, inizieranno i lavori: le due corsie della carreggiata Sud (direzione Ostia) verranno chiuse dal km 0+150 al km 0+850 e verrà istituito il doppio senso di circolazione sulle due corsie della carreggiata Nord (direzione Aeroporto). Così si legge nella Ordinanza ANAS n. 216/2023/RM a firma della Responsabile Area Gestione Rete, Ing. Paola TRIPODI. Si tratta di lavori di manutenzione programmata per la demolizione e ricostruzione della prima parte del Viadotto dell’Aeroporto (carreggiata Nord) nel tratto tra il km 0+200 ed il km 0+850 (1° stralcio) mediante preventiva demolizione dello sbalzo dell’impalcato in calcestruzzo lato corsia di sorpasso della carreggiata Sud (causa della chiusura al traffico) e installazione di una nuova barriera bordo ponte per la successiva riapertura. Scatterà inoltre il divieto di transito per tutti i veicoli di massa superiore a 7,5 t (eccetto per i mezzi di soccorso) e il limite di velocità a 40 km/h e, in alcuni tratti, di 30 km/h, come da apposita segnaletica posizionata dalla ditta esecutrice dei lavori (la ‘ICI – Italiana Costruzioni Infrastrutture srl’). Lavori che dureranno almeno fino al Giubileo del 2025 e oltre mettendo a rischio la mobilità da e verso l’aeroporto.

Chiuse queste sommarie informazioni (completate dalle tre schede a seguire), osserviamo che i lavori del viadotto, avente ad oggetto la sola esecuzione (in quanto il progetto è dell’ANAS), sono stati aggiudicati alla stessa ditta che avrebbe dovuto realizzare il nuovo Ponte della Scafa, cioè la ‘ICI – Italiana Costruzioni Infrastrutture srl’ fondata nel 1975 da Claudio NAVARRA e che ha oggi come Presidente l’ex Prefetto di Roma, ai tempi di Mafia Capitale, Giuseppe PECORARO, in quota a Fratelli d’Italia, nominato il 26 gennaio 2023 da Giorgia MELONI “coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo”.

L’AGGIUDICAZIONE
Un anno fa, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (5a Serie speciale – n.45 del 15 aprile 2022), veniva pubblicato l’esito della gara RM 85-20 “Accordo quadro quadriennale per l’esecuzione di lavori di manutenzione programmata, compresa la parziale demolizione e ricostruzione, di ponti e viadotti ricadenti lungo le strade in gestione ANAS nella regione Lazio, diviso in n. 3 lotti”. Il lotto riguardante il viadotto di via della Scafa (SS 296) è il Lotto 1 “ponti e viadotti lungo la S.S. n. 148 ”Pontina” e nell’area dell’Aeroporto di Fiumicino” (importo previsto €. 35.000.000,00, di cui € 5.250.000,00 per oneri relativi alla sicurezza non assoggettabili a ribasso). Ad aggiudicarsi il lotto, su 8 offerte totali presentate, la ‘ICI – Italiana Costruzioni Infrastrutture srl’, con un ribasso percentuale unico rispetto all’elenco prezzi posto a base di gara del 15,58%. I progetti relativi alle opere da realizzare sono stati resi disponibili successivamente all’aggiudicazione, costituendo oggetto del conseguente contratto applicativo. L’importo totale dei lavori è di 17.488.794,87 euro, Il cantiere è stato consegnato il 20 ottobre 2022 e i lavori sono previsti terminare il 7 dicembre 2024.

LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
I lavori sono risultati assoggettati alla valutazione ambientale strategica (art. 6, comma 9, del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.) che riguarda i piani e i programmi che possono avere impatti significativi sull’ambiente e sul patrimonio culturale (l’opera ricade all’interno della Riserva Naturale Statale Litorale Romano e risale agli anni ‘60). L’ANAS S.p.a., con nota prot. 160552 del 16/03/2021, acquisita dal Ministero dell’Ambiente al prot. MATTM33902 del 31/03/2021, ha presentato istanza e documentazione progettuale in formato digitale, ricevendo comunicazione di esito positivo in data 28 aprile 2021. Si è pertanto consentito che la sezione stradale dopo la ricostruzione resterà uguale alla sezione attuale, con due carreggiate di larghezza pari a 7,50 metri e due corsie per senso di marcia da 3,75 metri, senza banchine, con uno spartitraffico centrale di circa 1,25 metri e con marciapiedi laterali di circa 1.55 metri, in coerenza alla tratta che si mantiene in opera, assimilabile ad una extraurbana principale (Categoria B). Il nuovo viadotto avrà la stessa scansione di luci del viadotto esistente in quanto si prevede la realizzazione di nuove pile in acciaio appoggiate sui pali del viadotto esistente, che saranno mantenuti in servizio in quanto ancora in buone condizioni. Il nuovo impalcato, che avrà un “linguaggio architettonico” similare a quello esistente, sarà in acciaio con soletta in cemento armato.

LA DURATA DEI LAVORI
In merito alle fasi esecutive, per la realizzazione dell’opera in oggetto, si prevedono 35 fasi caratterizzate, oltre che dall’allestimento delle aree di cantiere, dalla bonifica terrestre di ordigni bellici, dalla demolizione e costruzione delle singole pile del viadotto e tratti di impalcato. Si prevede di realizzare in 14 mesi l’intervento sulla carreggiata lato est (direzione Aeroporto) mantenendo quasi sempre in esercizio l’altra carreggiata, nei successivi 10 mesi i lavori interesseranno la carreggiata lato mare (direzione Ostia). Gli ultimi 2 mesi comprendono i lavori necessari per arrivare alla configurazione finale della nuova viabilità con riconsegna delle aree occupate temporaneamente previo ripristino delle stesse in condizioni ante operam. Complessivamente, per l’esecuzione dei lavori è stato stimato un tempo di 26 mesi.

CONCLUSIONI
Come per il nuovo Ponte della Scafa, LabUr monitorerà l’andamento dei lavori del viadotto della Scafa che coinvolgono gli stessi interpreti del disastro amministrativo già andato in onda su Via della Scafa.

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