OSTIA, CHIOSCHI DI CASTELPORZIANO – ISTANZA DI TRASPARENZA PER GRAVI VIOLAZIONI

349036396_784234470091886_3054445400367704849_nLe giunte del Municipio Roma X non si sono mai accorte che da 24 anni il Comune di Roma gestiva la spiaggia di Castelporziano senza alcuna concessione demaniale, come invece previsto senza soluzione di continuità nella Convenzione del 1965 con cui la Presidenza della Repubblica volle aprire ai romani la spiaggia libera più grande d’Europa. Labur ha denunciato anni fa questa grave violazione, avviando di fatto le indagini della Procura di Roma. Ora, da un anno, un Tavolo Tecnico (ma andrebbe chiamato ‘politico’) cerca di risolvere il problema non interessandosi dell’interesse collettivo che riveste la questione. Oggi, in occasione della Conferenza dei Servizi con cui il Comune di Roma – incapace tanto da nascondere la testa per 24 anni – cercherà di strappare una nuova concessione demaniale alla Capitaneria di Porto. Non possiamo permettere che tutto ciò avvenga, ma soprattutto che i responsabili amministrativi escano indenni dalla scena.
Di seguito il testo dell’istanza inviata questa mattina.
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ISTANZA DI TRASPARENZA
A tutti i partecipanti del Tavolo Tecnico sulla spiaggia di Castelporziano, 
Come annunciato dal Municipio Roma X in sede di Commissione Capitolina IV Ambiente del 31 maggio u.s., nelle persone del Presidente del Municipio X, Mario FALCONI, e del Direttore del Municipio X, Marcello VISCA, oggi 6 giugno 2023, in sede di Conferenza dei Servizi, la Capitaneria di Porto dovrebbe acconsentire al rilascio di nuova concessione demaniale marittima al Comune di Roma dell’arenile di Castelporziano, come richiesta senza soluzione di continuità dalla Convenzione del 1965 con il Segretariato della Presidenza della Repubblica. Si tratta di una concessione che dal 1999 ad oggi il Comune di Roma non ha mai rinnovato.
Dopo 24 anni, e solo dopo denuncia di LabUr, lo Stato si è accorto della grave violazione e del conseguente danno erariale avvenuto all’indomani del passaggio di consegna da Stato a Regioni del demanio marittimo. LabUr sembra dunque essere diventato il convitato di pietra del Tavolo, una presenza invisibile, ma nota a tutti, che nessuno nomina per timore che prevalga l’interesse collettivo, di cui è portatore, rispetto a quelli particolari che ciascuna amministrazione coinvolta difende e rappresenta.
Quindi oggi si discute solo di come risolvere la questione dei c.d. chioschi di Castelporziano che da inizio 2015 non godono piú di alcun titolo a causa della lunghissima inerzia del Municipio Roma X, che dal 1999 è stato controllore inesistente di se stesso. Nulla riguardo la legge violata, ultimo baluardo, in mano alla magistratura penale, amministrativa, contabile e civile, per combattere la faziosa gestione di un bene indisponibile come il Demanio marittimo. 
Se è ormai acclarato che a Roma la cattiva amministrazione pubblica è stata la culla della criminalità, il caso della spiaggia di Castelporziano fa ancora più specie essendo bene in dotazione del Presidente della Repubblica, per altro capo del Consiglio Superiore della Magistratura.
Chiediamo dunque:
1) che LabUr, come già avanzato, faccia parte del Tavolo nelle prossime sedute
2) che la prevista nuova concessione al Comune di Roma sia preceduta da un’attenta attività ricognitiva, anche documentale, per tracciare, secondo legge, la c.d. dividente demaniale
3) che vengano escussi i Direttori del Municipio Roma X, che dal 1999 hanno ignorato, nella gestione di Castelporziano, l’assenza della dovuta concessione e che si proceda ad inviare alla Procura di Roma le dichiarazioni che verranno raccolte.
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