OSTIA, IL MERCATO DEI BAGNINI E LE REGOLE DISATTESE

Suk bagnini 2023 ostiaDa Ostia Ponente a Capocotta esplode il caso bagnini in piena stagione balneare sul mare della Capitale. Una saga amministrativa triste che ci auguriamo sia dovuta a mera incapacità.

COSA È ACCADUTO
La storia è nota ed è stata raccontata passo passo da LabUr nelle settimane scorse: il fallimento della gara dei bagnini, il disastro della gara delle spiagge libere, la diffida . Poi, il Direttore del Municipio Roma X, Marcello VISCA, coadiuvato dal Presidente del Municipio X, Mario FALCONI, durante la Commissione Comunale IV Ambiente del 31 maggio 2023, è riuscito a dire quanto segue (testuale, dal minuto 21:10): “sta partendo adesso una richiesta alla Croce Rossa per reperire degli OPSA, che sono gli Operatori Polivalenti Salvataggio in Acqua. La Croce Rossa in linea di massima ci ha dato la disponibilità e quindi stiamo tentando velocemente di fare l’affidamento per le spiagge che sono rimaste senza bagnini”. Peccato che il brevetto OPSA non è riconosciuto per esercitare la professione di assistente bagnante quale esercente un servizio di pubblica necessità, tant’è che il 6 giugno è comparso un annuncio per cercare bagnini “in 24 ore”.
Anche Capocotta non naviga in buone acque: falsa la notizia, diffusa da certa stampa distratta, che ai chioschi sarebbe stata garantita l’apertura stagionale. Il Consiglio di Stato ha infatti solo decretato una sospensione del provvedimento di chiusura riservandosi di sentenziare il 20 giugno. Emerge dunque il problema sui 2.461 metri di costa dove, a spese del Comune, dovrebbero esserci 25 postazioni di salvamento e non le 7-8 pagate dai chioschi, sempre se rimarranno aperti.
Vediamo nel dettaglio i due ‘casi’.

OSTIA A PONENTE, BAGNINO CARENTE
Per esercitare la professione di assistente bagnante occorre essere in possesso di uno dei tre seguenti titoli:

– brevetto di “Assistente Bagnanti’ rilasciato dalla Federazione Italiana Nuoto — Sezione Salvamento contraddistinto dalla sigla “M.I.P.”
– brevetto di “Bagnino di Salvataggio “rilasciato dalla Società di Salvamento di Genova;
– brevetto di “Assistente Bagnanti” rilasciato dalla Federazione Italiana Salvamento Acquatico (F.I.S.A.).

Lo scrive chiaramente la Capitaneria di Porto – Roma Fiumicino nella vigente Ordinanza di Sicurezza Balneare n. 46/2022 del 12 maggio 2022. In realtà è cosa nota da tempo, visto quanto recita la circolare N. 54 Prot. 5174209/95 del 08/01/1996, emessa dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione. Infatti il brevetto OPSA rilasciato dalla Croce Rossa Italiana è “… titolo abilitante allo svolgimento dell’attività di soccorso in mare e sulle spiagge da parte del personale appartenente alla C.R.I.“. Quindi “il suddetto brevetto consentirà esclusivamente lo svolgimento dell’attività di cui trattasi nell’ambito dei compiti istituzionali della C.R.I. e non potrà sostituire le abilitazioni attualmente riconosciute valide per l’espletamento dell’attività di assistenza e soccorso dei bagnanti da apprestarsi da parte dei titolari di concessioni per stabilimenti balneari sia pubblici che privati e strutture similari, ovvero per altre attività svolgentisi sul demanio marittimo che prevedano tale servizio”. In tal senso è esclusa qualsiasi conversione diretta con i brevetti rilasciati dalla Società Nazionale di Salvamento e dalla Federazione Italiana Nuoto sezione Salvamento, in quanto è obbligatorio il superamento di un’esame davanti ad una commissione presieduta da un ufficiale della Capitaneria di Porto per il rilascio di tali titoli professionali.
Grave dunque la ‘scelta’ di ricorrere genericamente agli OPSA dichiarata da Marcello VISCA e Mario FALCONI (PD), così come grave sono stati gli applausi in Commissione di Valentina SCARFAGNA (consigliere municipale, PD), di Valentina PRODON (Assessore municipale, PD) e di Giammarco PALMIERI (presidente Commissione comunale IV Ambiente, PD) “per il grande lavoro che state facendo”. Segnali che lasciano intendere come il ritardo finora accumulato dal Municipio Roma X sia dovuto, ci auguriamo, ad una mera quanto diffusa incompetenza tra gli organi politici amministrativi e gli stessi uffici.

Infine, la doccia fredda. È comparso il 6 giugno, forse a seguito della ‘scoperta’ della non validità del brevetto OPSA, un annuncio per cercare di corsa 20 bagnini per le spiagge libere dopo un mese dall’apertura della stagione balneare: “Buongiorno siamo alla ricerca di 20 assistenti Bagnanti MARE per 12 postazioni del Comune di Roma X municipio Ostia. Entro 24 ore contattate il numero 339xxxxx14. Garantito contratto CCNL. Udo PAOLANTONI Team Rescue. Grazie”. La H2O Italia Team Rescue è una Società Sportiva Dilettantistica che si occupa della gestione delle piscine e di cui Udo PAOLANTONI è rappresentante legale. Secondo quanto si apprende dalla stampa, “il X Municipio, dopo che il bando per l’assegnazione del servizio non ha avuto esito, ha aggiudicato lo stesso servizio a trattativa diretta a una ditta di vigilanza e sicurezza che anticiperà tutte le risorse necessarie a pagare i 20 bagnini. L’amministrazione locale pagherà con un ritardo di almeno 6 mesi se non un anno”. Così la società aggiudicataria si è rivolta alla H20 Italia Team Rescue per la ricerca urgente di personale. Tutto regolare? Forse. Lo si capirà dalle carte al momento dell’assegnazione ufficiale.

CAPOCOTTA A LEVANTE, BAGNINO MANCANTE
Lungo i 2.461 metri dell’arenile di Capocotta, parte della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano – di competenza diretta del Comune di Roma e non del Municipio Roma X come per le altre spiagge – insistono 5 chioschi riuniti nel Consorzio Cinquespiagge: Dar Zagaia, Mediterranea, Settimo Cielo, Porto d’Enea e Mecs Village. A questi, se ne aggiunge un sesto: l’Oasi Naturista. Screenshot 2023-06-06 23.17.42Ciascuno, fornisce una/due postazioni di salvamento ma, secondo la Capitaneria, ne servirebbero 25, una ogni 100 metri di fronte mare o frazione di ampiezza inferiore, in posizione mediana, tutte dotate di regolare attrezzatura, dal binocolo alla sagola di salvataggio, dal VHF portatile di tipo marino alle pinne, oltre ad ombrellone, pattino e salvagente. Di tutto questo c’è ben poco, compresi i cartelli di avviso di assenza di bagnino (laddove il Comune o il singolo chiosco non abbia provveduto).
Così, mentre il Municipio Roma X è ancora alla ricerca dei bagnini ad un mese dall’inizio della stagione balneare, a Capocotta la situazione è addirittura peggiore: gli Uffici comunali non hanno previsto di dotare l’arenile di bagnini, delegando di fatto i chioschi, che però da marzo 2023 lo stesso Comune, tramite sentenza del Consiglio di Stato, li ha dichiarati senza titolo e dunque da chiudere.
Cosa riserverà la nuova sentenza del 20 giugno, dopo il ricorso dei chioschi presentato il 26 maggio, a stagione dunque avviata, non è dato sapere. Di certo Screenshot 2023-06-06 23.45.34la Capitaneria di Porto non è intervenuta a verificare l’adempienza del Comune all’ordinanza di sicurezza balneare, pur avendo indicato la necessità di prevedere a Capocotta 25 postazioni di salvamento (indicate nella tabella tratta dall’ordinanza 40/2016 del 30 maggio 2016, la cui numerazione è ancora vigente, come la foto dell’ingresso del Mediterranea conferma).

CONCLUSIONI
Carenti o mancanti, ciò che ne deriva è che la sicurezza a mare non è garantita lungo le spiagge se non dentro i singoli stabilimenti balneari a cui si applicano severi controlli da parte del Municipio Roma X e della Capitaneria. Il resto, è Far West ma anche Far East.

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