PORTO DI OSTIA: IL CASO DELLA CASERMA DELLA GUARDIA DI FINANZA

Le vicende della realizzazione del Porto di Ostia e di tutte le strutture ad esso pertinenti sono complesse ma anche complicate da un intreccio di carteggi più o meno pubblici da cui sono scaturite le autorizzazioni. Distinguere la verità tra demanio e aree del Comune di Roma, tra opere a terra e opere a mare, tra società partorite dall’A.T.I. Spa dentro un’infinità di scatole cinesi, non è immediato, soprattutto se ciò deve esser fatto percorrendo un arco temporale di quasi 13 anni. Qui vogliamo rivolgere l’attenzione su un caso particolarmente grave.
Tra le opere a terra presentate dall’A.T.I. Spa già in data 18.01.1999, con prot. 2159 al Comune di Roma, risultava (tramite una Convenzione con il Comando Generale della Guardia di Finanza) la costruzione di una Caserma del gruppo e della Compagnia d’Ostia Lido “(stante il forte degrado sociale in cui versa la zona)”. Questa Caserma ad oggi non è mai stata realizzata e la motivazione ufficiale sarebbe attribuita alla Guardia di Finanza stessa che avrebbe rinunciato a simile opportunità.
Noi invece abbiamo sempre rivolto la domanda al PD di Ostia, in particolare a Paolo Orneli: “Orneli dovrà spiegare, tra le altre cose, come mai non si è dato seguito alla convenzione con il Comando Generale della Guardia di Finanza per la costruzione di una Caserma del gruppo e della Compagnia d’Ostia Lido, dove invece oggi sorgono alberghi e residence”.
Paolo Orneli (PD) è stato il politico locale che, in termini di presenza, continuità e mandato elettorale, ha più seguito da vicino le vicende del Porto di Ostia (anni 1999-2001), come si evince dalla seguente scheda:

    – Paolo Orneli è stato capogruppo del PdS in XIII Circoscrizione nel 1997;
    – Il 18 maggio del 2000 Paolo Orneli è stato nominato presidente della XIII Circoscrizione, dopo la prematura scomparsa di Massimo Di Somma (fino alla elezione di Davide Bordoni il 27 maggio 2001, avvenuta al ballottaggio contro Pietro Vennarecci, dopo il primo turno avutosi il 13 maggio 2001);
    – Paolo Orneli ha ricevuto la delega al Litorale dal sindaco Walter Veltroni il 13 maggio 2001, essendo stato l’ex presidente della XIII Circoscrizione secondo degli eletti il 13 maggio 2001 in Consiglio Comunale tra tutti i partiti del centrosinistra;
    – Paolo Orneli è stato eletto presidente del Municipio XIII il 28-29 maggio 2006 al primo turno (in carica fino al 27-28 aprile 2008 quando perse al ballottaggio contro Giacomo Vizzani, dopo il primo turno avutosi il 13-14 maggio 2008);

Secondo l’Accordo di Programma, art.3, con cui è stato possibile realizzare il Porto di Ostia, sarebbe stato necessario procedere a un nuovo Accordo di Programma dopo la rinuncia della Guardia di Finanza: “Le parti concordano che eventuali variazioni dei progetti che dovessero rendersi necessarie in corso d’opera a seguito del verificarsi di circostanze al momento non prevedibili, ove non incidano sugli elementi essenziali dell’Accordo (destinazioni d’uso, elementi quantitativi in termini di superficie utile), saranno oggetto di approvazione in sede di Conferenza dei Servizi senza la necessità di dover procedere ad un nuovo Accordo”.
La Caserma della Guardia di Finanza era un ‘elemento essenziale’.
E’ stata la stessa A.T.I. Spa a specificare la gravità della mancata realizzazione della Caserma, ammettendo di aver “avanzato richiesta di costruirvi una scuola e un museo , opere che hanno quindi la stessa connotazione pubblica e di servizio per la cittadinanza prevista per quell’area dal PRG”. Il riferimento è all’atto di compravendita tra il Comune di Roma e l’A.T.I. Spa del terreno dove doveva sorgere anche la Caserma. Ben 32mila mq alle spalle del porto, compreso tra via dell’Idroscalo e via Carlo Avegno venduto all’A.T.I. Spa per 3,8 milioni di euro. Nell’atto si legge (pag.10): “Con separato atto da convenirsi tra l’A.T.I. Spa ed il competente Municipio XIII del Comune di Roma, verranno stabilite le modalità di fruizione dell’asilo nido aziendale , che sarà realizzato ad esclusiva cura e spese della medesima società acquirente”.
L’atto in questione è del 10.10.2008, la rinuncia della Guardia di Finanza del 27.12.2008: non solo l’A.T.I. Spa è stata inadempiente almeno fino 01.03.2007, data in cui la Porto Turistico di Roma srl è subentrata alla sua concessione ma come faceva la A.T.I. Spa a sapere, mentre firmava l’atto del 10.10.2008, che il 27.12.2008 la Guardia di Finanza avrebbe rinunciato alla Caserma?

Queste erano le domande cui doveva rispondere Paolo Orneli che, nel suo ruolo istituzionale, non ha svolto la funzione di garante della trasparenza amministrativa dovuta ad un’opera come il porto definita ‘strategica’. Ad oggi, su quell’area non solo non c’è la Caserma, ma non ci sono neppure l’asilo e il museo (premesso che di entrambi non si conosce nulla a livello progettuale). Oggi in quell’area retrostante il porto è stato realizzato un residence ed è previsto un albergo.
A tal proposito si osserva che il progetto del residence+albergo ha finito per modificare la perimetrazione dell’area della prevista Caserma della Guardia di Finanza, come dimostra la sovrapposizione dei due progetti nel disegno allegato.

Si è dunque in piena violazione dell’Accordo di Programma? Invieremo un esposto in Procura, considerato che nessuno ha mai detto nulla, pur avendo segnalato da anni i fatti appena narrati alle autorità competenti. Tace anche la politica, tutti coinvolti, compresi i Verdi che conoscono bene le vicende del luogo avendo ottenuto l’area della LIPU, meglio conosciuta come CHM – Centro Habitat Mediterraneo, ed anche il futuro museo (centro servizi LIPU). Noi ci limitiamo a raccontare la verità documentata.

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