OSTIA, VARCHI A MARE: TUTTO DA RIFARE

Chiarezza da parte del Consiglio di Stato sui 10 presunti varchi ‘aperti’ lungo il litorale romano: sono tutti irregolari, per dimensioni e posizionamento. Questa l’intera vicenda
Tra gli altri provvedimenti, il Municipio X, Direzione Ambiente e Territorio – Ufficio Demanio Marittimo, in data 8 aprile 2015, ha emesso due determinazioni dirigenziali imponendo l’apertura di un varco di accesso al mare, sia allo Stabilimento balneare “Marechiaro” in concessione alla Kelly’s s.r.l. (d.d. n. 655) che allo Stabilimento balneare “La Rotonda” in concessione a La Turistica srl (d.d. n.654).
I due stabilimenti hanno subito presentato ricorso che, in data 10 aprile 2015, il TAR del Lazio ha respinto fissando, per la trattazione collegiale, la camera di consiglio del 6 maggio 2015, così motivando: “Rilevato che non è ancora aperta la stagione balneare e che, in ogni caso, l’apertura dei varchi deve essere oggetto di specifiche indicazioni in ordine alle dimensioni, all’effettivo posizionamento e alle opere da realizzare eventualmente allo scopo; a tale stregua l’apertura in questione potrà essere effettuata solo quando l’autorità comunale avrà reso esplicite le su richiamate indicazioni”.
Il Comune di Roma ha dunque integrato in data 14 aprile 2015 le precedenti determinazioni dirigenziali con la d.d. n. 689 (per “Marechiaro) e la d.d. n.688 (per “La Rotonda”).
In data 6 maggio 2015, il TAR del Lazio ha dunque emesso due ordinanze con le quali imponeva ai due stabilimenti balneari l’apertura dei varchi, così motivando: “Il punto 2.2.3 del disciplinare tecnico del Piano di Utilizzo degli Arenili di Roma Capitale prevede espressamente che “dovrà essere lasciato libero sul confine fra due concessioni un corridoio di non meno di mt 2 per permettere l’accesso libero” e che “tale corridoio graverà sull’area delle due concessioni interessate e confinanti” “.
Il ricorso in appello dei due stabilimenti non ha avuto esito positivo perché in data 9 giugno 2015 il Consiglio di Stato ha emesso due nuove ordinanze confermando quanto già stabilito il 6 maggio dal TAR del Lazio.
Tutto terminato, come ha trionfalmente annunciato il Sindaco di Roma, Ignazio Marino? Neanche per sogno, perché così motivando il Consiglio di Stato ha di fatto dichiarato irregolari i 10 varchi pubblici fino ad oggi sbandierati dal Comune di Roma, inseriti tra le altre cose all’interno dell’ordinanza sindacale di balneazione n.89 del 24 aprile 2015. In pratica, se devono essere rispettate le condizioni di larghezza (almeno 2 metri) e di posizionamento dei varchi (gravanti su due concessioni confinanti) previste dal PUA vigente (deliberazione del Consiglio Comunale n.36 del 14.02.2005, “Adozione del Piano di Utilizzazione degli Arenili, di cui alla deliberazione”, G.R.L. n. 2816/99), ad Ostia è tutto da rifare, con buona pace del Sindaco di Roma.
Di seguito il nostro nuovo esposto con documentazione video allegata (per il precedente esposto, questo è il puntatore)

ESPOSTO DEL 14 GIUGNO 2015 INOLTRATO ALLA CAPITANERIA DI PORTO

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