Via Cristoforo Colombo: no al sovrappasso di Via Pindaro

Infernetto, 04 Aprile 2009 – Sosteniamo pienamente la battaglia del Presidente della Commissione Municipale LL.PP., Pierfrancesco Marchesi, affinchè il sovrappasso di Via Pindaro non venga eseguito. Il giorno stesso in cui inizieranno i lavori, già annunciati per mezzo stampa, presenteremo un esposto alla Corte dei Conti segnalando l’esistenza di un danno erariale. Non è più possibile procedere nell’ignoranza di quanto già scritto e noto per generare soluzioni alternative, costose, dannose ed inutili. Il sovrappasso sulla Via Cristoforo Colombo, all’altezza dell’incrocio con Via Pindaro e Via Wolf Ferrari, è infatti la conseguenza dell’assurda posizione presa dalle istituzioni della precedente giunta Municipale e da disinformati comitati locali, che (sostenendo essere impossibile dotare l’incrocio in questione di strisce pedonali) hanno pensato a un sovrappasso ciclo-pedonale che non servirà a niente. Ricordiamo invece che la Via Cristoforo Colombo, dal punto di vista funzionale, è classificata nel territorio del XIII Municipio come “strada urbana di scorrimento” e quindi dotabile di strisce pedonali. Il Regolamento viario classifica questa tipologia di strada come:

strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchine pavimentate e marciapiedi, con eventuali intersezioni a raso semaforizzate (ad elevata capacità); per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali esterne alla carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate.

E’ difficile chiedere qualcosa di più ad una strada urbana, considerando che la classifica funzionale non dipende solo dal numero di corsie. Altri quartieri di Roma, serviti da strade come Tiburtina, Casilina o Flaminia, sono in condizioni decisamente peggiori. Tornando alla Via Cristoforo Colombo, questa ha dunque la funzione di garantire la fluidità agli spostamenti veicolari di scambio anche all’interno della rete viaria cittadina, nonché di consentire un elevato livello di servizio agli spostamenti a più lunga distanza interni all’area urbana. Appartenendo a questa categoria, sarebbe possibile entrare in deroga sul limite generalizzato di velocità urbana (art. 142, comma 1 del D. Lgs. 285/92 NCDS: è possibile elevare il limite da 50 fino ad un massimo di 70 km/h previa apposita segnalazione). Quindi sarebbero a questo punto da rivedere tutti i limiti di 80 km/h posti sulla Colombo. Nel frattempo, se invece inizieranno i lavori, questi avranno una durata prevista (per tutte le fasi di lavorazione in officina e montaggio in opera) che è stata dichiarata essere di 150 giorni. Il progetto, si disse, «è di immediata cantierabilità» in quanto la strada ed i terreni limitrofi dove dovrebbe essere realizzato il ponte sono di proprietà del Comune di Roma e non sono necessarie varianti urbanistiche. I piloni di sostegno dovevano essere collocati in prossimità di dove è presente il gabbiotto dei Vigili (lato Via Pindaro) e di fronte al distributore della Esso (lato via E. Wolf Ferrari). Questo vorrebbe dire chiudere ancora di più la visibilità agli incroci, rendendo più pericoloso l’attraversamento veicolare. Ma c’è anche la questione economica. La ditta Alessandro Rubei costruzioni si è aggiudicata la gara con quasi un 50% di ribasso, dichiarando l’importo essere pari a 272.065,56 euro. Il costo per fare le strisce è almeno 90 volte inferiore. Per mettere veramente in sicurezza quel’incrocio non serve dunque mettere le telecamere che rivelano il passaggio con il rosso solo sulla carreggiata Roma-Ostia, ma bisognerebbe avere il coraggio di metterle anche su quella Ostia-Roma. Così come basterebbe fare le strisce pedonali ed isole salva pedoni e cominciare a creare una bella pista ciclabile (in piano, non arrampicata su un impossibile sovrappasso) tra l’Infernetto e l’AXA, collegata a quella embrionale disegnata per Casalpalocco. Ma per qualcuno tutto questo sembra troppo difficile da capire.

O.L.P. – Osservatorio Lavori Pubblici

Commissione Vigilante

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