“Nuova Ostia” a rischio alluvioni. Il PD XIII ha la soluzione: una nuova Chiesa dove pregare

Metà Ostia a rischio Tevere. Dal 1998 si sarebbe dovuto realizzare un argine di contenimento per eventuali esondazioni del fiume. Nulla è stato fatto. Oggi, mentre la giunta di centro-destra temporeggia, il PD incalza non per veder realizzata questa opera pubblica, ma per costruire nell’area una nuova Chiesa .

Giovedì scorso, nel XIII Municipio, si è tenuto un consiglio straordinario su ‘Nuova Ostia’, su richiesta del PD XIII. Tra gli 11 punti della mozione presentata dall’opposizione del parlamentino lidense non solo, come abbiamo già avuto modo di scrivere, il PD si perde i 500.000 euro della riqualificazione di Via della Corazzata, ma inserisce la richiesta (addirittura con mozione popolare) di liberare il campo da calcio del Morandi per far erigere la nuova Chiesa di San Vincenzo de’ Paoli.
In effetti è dal novembre del 1998 che, grazie ad un accordo tra Comune e Regione, si è promessa una nuova parrocchia ai cittadini di ‘Nuova Ostia’, ospitata da 37 anni nei locali comunali a livello strada su Via Baffigo.
Il 1998 è l’anno in cui si da inizio al Programma di Riqualificazione Urbana (P.R.U.), che si avvale dei finanziamenti di cui all’Art.2, secondo comma, della legge 17 febbraio 1992, n. 179 (Norme per l’edilizia residenziale pubblica). Cosa c’entra una Chiesa ? Nulla, però nel 1998 viene definita l’Opera Pubblica nr.14, il Parco Sportivo di via dell’Idroscalo (alle spalle della scuola Amendola), in seguito ampliato, solo sulla carta, con l’obiettivo di realizzare un nuovo argine da via C. Avegno all’arginatura principale del Tevere, all’altezza dell’impianto di sollevamento del Consorzio di Bonifica. Tale opera era necessaria per la messa in salvaguardia idraulica di Ostia, dichiarata ad alto rischio dal Piano Straordinario di Bacino. Con tale modifica il costo del Parco levitava così di circa 2.350.000 euro nel 2002. Ma l’opera non fu mai realizzata.
Il PD XIII dunque fa una scelta politica alquanto discutibile: privilegiare la costruzione di una nuova chiesa piuttosto che mettere in sicurezza 40.000 abitanti di Ostia. Perché ?

Nel 1998, Presidente del XIII Municipio, era il compianto Massimo di Somma (PDS) e Sindaco di Roma, Francesco Rutelli. Di promesse ad Ostia se ne fecero molte. Difficile mantenerle tutte. Si iniziò con un protocollo d’intesa tra i sindacati confederali e la società ATI, che progetterà e realizzerà il Porto Turistico di Roma ad Ostia, con l’obiettivo di dare lavoro a 600 persone. Partirono anche i lavori di Cineland (14 sale per film, 14 da bowling, bar, un anfiteatro e un parcheggio) e si misero le basi per il decentramento amministrativo di Ostia, che verrà presentato il 20 novembre 1998 da Massimo Salvatori, consulente del sindaco Rutelli, in aula municipale.

Dal 1998 però sono andati avanti solo gli affari del Porto e Cineland. Della Chiesa, dell’argine, dell’impianto sportivo e del decentramento promesso nulla di fatto.

Dunque oggi il PD XIII chiede a gran voce la Chiesa, tramite il consigliere Paolo Orneli, da sempre vicino agli ambienti cattolici di Ostia, che gli permisero nel 2000, alla morte di Massimo Di Somma, di diventare Presidente del XIII Municipio, e nel 2001 di essere eletto consigliere comunale con delega al Litorale fino al 2006, e infine di essere rieletto nel 2006 come Presidente del XIII Municipio, fino ad aprile del 2008. Orneli, che siede nel parlamentino ostiense dal novembre 1997, pur avendo sempre promesso, nei suoi programmi elettorali, di interessarsi della ‘sicurezza idraulica del territorio’ ha sempre dimenticato l’argine del Tevere, opera fondamentale per salvare Ostia dalle alluvioni. Neppure si è mai preoccupato di verificare che l’opera venisse inserita tra quelle pubbliche nei vari programmi triennali che si sono susseguiti, consentendo, senza battere ciglio, all’attuale Assessore all’Urbanistica, Renzo Pallotta dell’inconcludente giunta PdL, di affermare che il suo mancato inserimento era dovuto solo ad un ‘problema burocratico’ e che l’amministrazione di centro-destra ostiense si metterà presto in moto per realizzare l’impianto sportivo (uno dei più grandi di Roma), liberare il campo del Morandi e iniziare i lavori della Chiesa.

L’argine ? L’Assessore ha parlato di 18 mesi per realizzarlo, non appena sarà pronto il progetto esecutivo che ancora non c’è.

E il problema alluvioni, che tocca Ostia così come l’Idroscalo ? Non si sa, ma Orneli e il PD XIII hanno proposto una soluzione: pregare nella nuova Chiesa per scongiurarne il pericolo.

I numeri del Programma di Riqualificazione di Ostia Ponente (Ostia Nuova)

– Stipula Accordo di programma: 28/12/1998
– Conclusione lavori: in corso richiesta di proroga (al 2009)
– Costo complessivo delle opere pubbliche: €. 27.520.408
– Finanziamenti pubblici agli interventi pubblici: €. 4.725.218 (17,17%) di cui €. 2.604.492 statali e €. 2.120.726 comunali
– Finanziamenti privati agli interventi pubblici: €. 22.795.190 (82,83%)
– Costo complessivo degli interventi privati: €. 84.641.568
– Finanziamenti pubblici agli interventi privati: €. 7.133.852 (8,43%)
– Finanziamenti privati: €. 77.507.716 (91,57%) 

Comunicato stampa LabUr – 06 settembre 2010

Questa voce è stata pubblicata in Idroscalo di Ostia, Ostia Ponente, Urbanistica. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.