OSTIA: ESPOSTO CONTRO I VARCHI A MARE

ESPOSTO
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PROCURA DI ROMA (Mario Palazzi)
COMUNE DI ROMA
Sindaco di Roma (Ignazio Marino)
Vice Capo di Gabinetto (Rossella Matarazzo)
Delegato Presidente X Municipio (Alfonso Sabella)
Dirigente U.O.A.L. X Municipio (Cinzia Esposito)
CAPITANERIA DI PORTO
Comando Generale – Amm. Isp. Capo (CP) (Felicio Angrisano)
Roma Fiumicino – Comandante C.V. (CP) (Lorenzo Savarese)
Del.ne di Spiaggia di Ostia – 1° M.llo Np (Rosario Febbraro)
Da LABUR – Laboratorio di Urbanistica
Oggetto VARCHI PUBBLICI LITORALE DI OSTIA
Pagine 2
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Il “Laboratorio di Urbanistica – LabUr” , nella persona del Consulente Tecnico dr.ssa Paula Filipe de Jesus, nata a Montreal (Canada) il 26 Settembre 1967, telefono 348-7726362,

ESPONE I FATTI DI SEGUITO RIPORTATI
L’apertura da parte del Comune di Roma di alcuni varchi pubblici per l’accesso al mare lungo il litorale di Ostia, non censiti in alcun elenco di pubblico accesso, non pertinenti ad alcuno strumento urbanistico e non attrezzati per una completa e corretta fruibilità degli stessi, non garantisce la tutela della pubblica e privata incolumità, generando invece possibili situazioni di pericolo che, in concomitanza con l’inizio della stagione balneare, devono necessariamente essere eliminate.

PREMESSO
01) che l’Ordinanza del sindaco di Roma, n.89 del 24 aprile 2015 (Stagione balneare anno 2015. Norme e disposizioni per il litorale marittimo di Roma Capitale), da adesso in avanti chiamata Ordinanza, non è mai stata pubblicata presso l’Albo Pretorio online del Comune di Roma, ricorrendo al potere sindacale di ordinanza contingibile e urgente, previsto dall’articolo 54 del TUEL;
02) che non esiste, per la materia di cui trattasi, alcuna sussistenza dei presupposti previsti dalla legge per tale applicazione di contingibilità ed urgenza, vale a dire:
– ricorrenza di situazioni di oggettivo pericolo per la privata e/o la pubblica incolumità;
– inevitabilità del ricorso a tale rimedio straordinario sussidiario per l’accertata insufficienza, agli effetti del conseguimento del fine perseguito, dei mezzi giuridici ordinari messi a disposizione dall’ordinamento;
03) che l’Ordinanza introduce per la prima volta la definizione di ‘varco pubblico’ per il libero accesso e transito alla battigia in ogni orario, anche notturno, senza però specificare le caratteristiche del ‘varco pubblico’;
04) che ogni varco pubblico ad oggi realizzato non rispetta le necessarie caratteristiche per la possibile necessità di consentire il rapido deflusso dalla battigia in caso di emergenza o di pericoli per l’incolumità pubblica ovvero quelle concernenti l’agevole accesso di mezzi e personale di protezione e soccorso, risultando di fatto non segnalato e non conforme secondo la normativa vigente in materia;
05) che i varchi pubblici ad oggi realizzati, non essendo distribuiti in maniera sufficiente lungo il litorale marittimo di Roma Capitale, sono integrati dagli ingressi degli stabilimenti balneari (definiti genericamente ‘varchi’) dalle ore 07.00 alle ore 19.00 e, in via eccezionale, fino alle ore 22.00 qualora, non oltre i 150 metri lineari dall’ingresso dello stabilimento, non sia presente un fruibile varco pubblico di accesso;
06) che l’Ordinanza non risulta essere allineata con l’Ordinanza di Sicurezza Balneare n.55/2014 emessa il 29 maggio 2014 dal Capo del Circondario Marittimo di Roma – Comandante del porto di Fiumicino, in tema di esposizione di opportuna cartellonistica trilingue (italiano, inglese e tedesco) recante indicazione circa l’orario di balneazione, tassativamente compreso dalle ore 09.00 alle ore 19.00 (orario di apertura dei servizi degli stabilimenti balneari), non corrispondente con l’apertura degli stabilimenti balneari per il raggiungimento della battigia e dunque con il servizio di salvataggio;
07) che non è previsto alcun impegno di spesa per la stagione balneare 2015 da parte del X Municipio di Roma Capitale che è tenuto, secondo l’Ordinanza, a garantire la sicurezza e la pulizia dei varchi, siano essi quelli pubblici che quelli rappresentati dagli ingressi degli stabilimenti balneari, come previsto anche dalla deliberazione n.28 del Consiglio del Municipio X di Roma Capitale adottata nella seduta del 17 luglio 2014, parte integrante della Ordinanza;
08) che tali varchi oggi realizzati non rispettano quanto indicato dal Piano di Utilizzazione degli Arenili (P.U.A.) approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 36 del 14 febbraio 2005;
09) che i varchi pubblici oggi realizzati non soddisfano i requisiti minimi per l’accesso al mare dei soggetti diversamente abili e alle mamme con bambini, in passeggino, fino a 3 anni, con la predisposizione di idonei percorsi;
10) che l’Ordinanza non è stata pubblicata all’Albo Pretorio di Roma Capitale e non è stata notificata ai concessionari degli stabilimenti balneari, come previsto dall’Ordinanza stessa,

CONSIDERATO
che con Ordinanza n.18 del 30 aprile 1990 della Capitaneria di porto del Compartimento marittimo di Roma gli stessi varchi oggi aperti furono fatti chiudere con effetto immediato, abrogando l’Ordinanza n.58 del 14 luglio 1989 con cui erano stati realizzati, per impraticabilità, mancanza di condizioni igieniche, eccessivo dislivello dell’accesso all’arenile, etc.

SI CHIEDE
l’immediata chiusura dei varchi pubblici e, per quanto sopra esposto, di verificare l’esistenza di reati da cui deriva pericolo per la pubblica e privata incolumità generati per imperizia e/o negligenza della Pubblica Amministrazione, produttivi di danni estesi e complessi, che mettono a repentaglio la vita e l’integrità di un numero indeterminato di persone.

In fede,
dr.ssa Paula Filipe de Jesus

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