OSTIA, CONCESSIONI BALNEARI: I FALSI NEL BANDO DI AFFIDAMENTO DEL 2020. IL CASO “ISOLA FIORITA”

5f391874-0832-4f64-9c63-c71fe6ba7630Si sta discutendo da circa un mese in Commissione di Controllo e Garanzia del Municipio Roma X la regolarità del bando di gara con il quale, nel 2020, la giunta di Giuliana DI PILLO (M5S) lasciò in pratica ‘carta bianca’ alla direzione tecnica, senza alcun indirizzo politico, di affidare ben 37 concessioni demaniali marittime in scadenza al 31 dicembre 2020.

Gli autori del bando, Nicola DE BERNARDINI e Giacomo GUASTELLA, non si sono mai presentati in commissione. In compenso, Roma Capitale ha schierato tutti i suoi uffici (comunali e municipali) a sostenere che almeno le 37 schede tecniche relative a ciascuna concessione (=stabilimento balneare) sono state redatte correttamente. LabUr, presente in commissione, ha sollevato due questioni: la dividente demaniale e il caso dell’ex stabilimento balneare “Isola Fiorita”. Vediamo perché.

L’ex stabilimento “Isola Fiorita” è sempre stato in concessione (dal 1967) alla “Società Coop. a r.l. Cassa Mutua di Assistenza e Previdenza per il personale del Ministero dell’Interno”, con sede in Roma Piazza del Viminale n. 1 (CDM n.20/2009, Lungomare Amerigo Vespucci 168/170, 00122 Roma).

La concessionaria con istanza prot. CO/3065 del 10.01.2018 ha rinunciato alla concessione. Il Municipio Roma X ne ha preso atto mediante Determinazione Dirigenziale rep.1007 del 21.05.2019 con contestuale presa d’atto dello sgombero dell’area demaniale marittima. Lo stabilimento balneare “Isola Fiorita” è dotato di ristorante, pizzeria e beach bar. Nel tempo, sono state fatte molte convenzioni come p.es. quella con “Unicredit Circolo Roma APS”. Non è stata documentata in commissione, se non a parole, la regolarità di riconsegna dell’area demaniale. Dalle carte in nostro possesso ciò non risulterebbe esser stato del tutto perfezionato.

PARZIALE DEMOLIZIONE DELLE OPERE ABUSIVE

Screenshot 2022-03-24 15.12.23Dall’esame documentale si sarebbe accertato, rispetto alla originaria concessione n.15 del 1967, l’avvenuto ripristino nel 2018 dello stato dei luoghi e delle originarie destinazioni d’uso all’interno del complesso balneare. In realtà è possibile documentare che ciò non è avvenuto del tutto in quanto p.es. il manufatto indicato come ‘garage’ nella perizia asseverata del 10 dicembre 2013 (prot.n.CO/130350) è ancora lì nelle sue forme originarie di quando è stato adibito per farci dormire il personale, a meno che non si ritenga possibile parcheggiare le auto attraverso le finestre (la foto è del 23 marzo 2022).

MANCATA ATTIVITÀ’ ISPETTIVA CANONE DEMANIALE

Screenshot 2022-03-24 15.14.48Per legge, il Municipio Roma X deve comunicare alla Regione Lazio, ogni anno, l’elenco delle concessioni demaniali marittime, indicando (ai fini del calcolo del canone da corrispondere allo Stato) la misurazione delle singole superfici a seconda della destinazione d’uso. E’ invece compito dell’Agenzia del Demanio svolgere attività ispettiva per verificare l’effettiva risultanza di quanto dichiarato. Ogni discrepanza comporta come sanzione una maggiorazione del canone. Consultando i dati pubblici per l’ex-stabilimento “Isola Fiorita”, risulta quanto in tabella.

Si nota il disallineamento dei dati del 2020 pubblicati dalla Regione Lazio (comunicati dal Municipio Roma X) e quelli riportati nella scheda del bando del 2020 relativi a “Isola Fiorita”. Ciò sarebbe ancor più grave se nel 2016, negli anni del commissariamento per mafia di Ostia, non fosse stata condotta alcuna attività ispettiva da parte dell’Agenzia del Demanio come invece è stato per tutte le altre concessioni del litorale romano. Dal 2015 al 2020 le destinazioni d’uso delle aree variano in maniera impressionante, condizionando il canone concessorio annuale e le conseguenti maggiorazioni.

In conclusione, è evidente che solo il riscontro dell’attività ispettiva dell’Agenzia del Demanio può chiarire se sono corretti i dati della Regione o del Municipio e quindi se il canone indicato nel bando (relativo a “Isola Fiorita”) è realistico.

Non c’è alcun accanimento sull’ex-stabilimento “Isola Fiorita” ma, essendo stato riconsegnato in fretta e furia nel 2018, restando abbandonato fino ad oggi, dovrebbe essere lo stabilimento con una scheda tecnica immacolata avendo avuto le amministrazioni competenti sul demanio ben due anni per verificarne la regolarità edilizia e contabile.

Ricordiamo infine che la Società Coop. a r.l. Cassa Mutua di Assistenza e Previdenza per il personale del Ministero dell’Interno”, concessionaria per 51 anni dell’area demaniale e che conta circa 10.000 soci, è tale solo dal 29 settembre 1993 quando divenne società cooperativa esercitando attività finanziarie per fini mutualistici nell’ambito sociale, “nel rispetto del principio che i fondi raccolti sono impiegati unicamente per tali scopi, utilizzando così ogni risorsa finanziaria della società”. In realtà la Cassa Mutua era nata nel 1956 come società di mutua assistenza, allo scopo di aiutare i dipendenti del Ministero dell’Interno in difficoltà a causa della guerra appena finita, con finalità sociali, culturali ed umanitarie. 

In altre parole, anche i guadagni provenienti dall’ex stabilimento “Isola Fiorita” (compreso il ristorante e il bar) sono serviti per concedere prestiti ai soci. Su queste basi, poiché il Presidente Onorario della cooperativa è il Ministro dell’Interno. siamo certi che verrà fornito ogni documento necessario a far chiarezza sulla questione

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