OSTIA, SPIAGGE. INTEGRAZIONE ESPOSTO IN PROCURA PER LE DENUNCE TEMERARIE DI FINTE ASSOCIAZIONI ‘APARTITICHE’

INTEGRAZIONE ESPOSTO

COMUNE DI ROMA

Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale – U.O. X Gruppo Mare, Comando Generale

Municipio X – Direttore del Municipio X

 PROCURA DI ROMA

 

Roma, 26 giugno 2019

OGGETTO: INTEGRAZIONE ESPOSTO DEL 26/02/2019 (Attività di denuncia temeraria svolta da parte dell’associazione Mare Libero e del Comitato Mare per Tutti prima della pubblicazione dell’ordinanza 215/2018 per la stagione balneare invernale) – Gravi dichiarazioni rilasciate dalla consigliera del Municipio X di Roma Capitale, Margherita WEYLAM

Il sottoscritto dr.Ing. Andrea Schiavone, presidente di LabUr – Laboratorio di Urbanistica (www.labur.eu), intende presentare integrazione del precedente esposto per i nuovi fatti di seguito descritti.

 

PREMESSA

LabUr, da oltre un decennio opera sul territorio del Municipio X (ex-XIII) di Roma Capitale a difesa dell’interesse pubblico con particolare attenzione alle questioni urbanistiche inerenti il Demanio, marittimo e fluviale, in piena collaborazione con gli organi politici e amministrativi e con l’autorità giudiziaria.

Tale attività si è in particolar modo distinta durante le fasi di indagini di Mafia Capitale e durante il conseguente periodo di commissariamento del municipio stesso.

La presente integrazione dell’esposto inviato in data 28 febbraio 2019 [1], vuole ribadire l’anomalo comportamento da parte di alcune associazioni civiche (o sedicenti tali: Mare Libero e Comitato Mare per Tutti) che, pur dichiarandosi apolitiche e apartitiche, sono in realtà organizzate e dirette da personaggi e attivisti del Municipio X di Roma Capitale tesserati nel PD, in Sinistra Italiana e nei Radicali, tra cui:

  • i consiglieri municipali del PD Athos DE LUCA e Margherita WEYLAM;
  • il segretario dei Giovani Democratici di Ostia, Agostino BIONDO;
  • Il segretario municipale di Sinistra Italiana, Marco POSSANZINI,

mare per tutti camera

Ciò costituisce un vero inganno alla fede pubblica e un disturbo all’operato del Gruppo X Mare del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale (come già segnalato nel precedente esposto) in quanto vengono condotte vere e proprie campagne politiche mascherate da un non precisato interesse pubblico, creando però allo stesso tempo notevole danno al rapporto tra Cittadini e Istituzioni in nome di una presunta legalità di cui la parte politica si auto definisce unica portatrice, come da quanto da loro stessi pubblicamente dichiarato [2]

 

I NUOVI FATTI

In data 28 marzo 2019 Margherita WELYAM, consigliere del Municipio X di Roma Capitale, ha pubblicamente scritto quanto di seguito riportato[3], lanciando una pesante accusa verso gli organi amministrativi demandati al controllo e vigilanza del litorale romano, dalla quale si evince:

  • che il PD del Municipio X di Roma Capitale ha querelato il Gruppo X Mare del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale assieme al Comitato Mare per Tutti, per omissione di atti d’ufficio (mancati controlli presso gli stabilimenti balneari);
  • che un ‘vigile’ del Gruppo X Mare del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale avrebbe contestato alla consigliera Margherita WELYAM che negli anni passati il PD ha avallato gli abusi mentre ora li denuncia, facendo intendere che il PD ‘ha influenzato’ e ancora ‘influenza’ l’attività di controllo e vigilanza della polizia locale;
  • che la consigliera Margherita WEYLAM riconosce per vere le parole del ‘vigile’ non facendosi mai promotrice di un controllo e vigilanza sulle cosiddette ‘spiagge libere’ analogo a quanto richiesto per gli ‘stabilimenti balneari’;

 

marepertutti weylam

“COSÌ CI MANDATE IN ROVINA”, sono queste le parole che mi sono state rivolte stamani da un vigile prima di entrare in aula. Cercava Athos De Luca per avere spiegazioni riguardo la querela in procura per omissione d’atti d’ufficio nei confronti dell’apparato amministrativo municipale, che abbiamo presentato con il Comitato Mare X Tutti per denunciare la mancata attuazione dei controlli sul rispetto dell’Ordinanza Balneare da parte degli stabilimenti. Dalla consultazione dei verbali relativi ai controlli effettuati dalla polizia locale, in particolare, risultava che non è stata fatta alcuna sanzione a nessun titolare di stabilimento: tutto sembrava in regola, come se muri, recinzioni, biglietterie illegali, cabine fuori norma, passerelle pericolanti fossero un miraggio creato dalla sabbia. “PER ANNI IL PD HA AVALLATO GLI ABUSI ED ORA LI DENUNCIATE, LA PROSSIMA VOLTA VOTERÒ IL MOVIMENTO 5 STELLE”, mi ammonisce il vigile. È proprio la consapevolezza degli errori fatti dal mio partito in precedenza che mi spinge a lavorare affinché questo non si verifichi più ed a costruire insieme alla cittadinanza un altro modello di mare, fruibile e accessibile a tutti e non ai pochi che se lo possono permettere, nello spirito dei valori della Costituzione;  
e vorremmo avere i funzionari di polizia al nostro fianco, non contro di noi, almeno su questo. La denuncia non voleva assolutamente essere un attacco nei confronti della polizia locale, ma , ci siamo limitati a chiedere alla procura di approfondire le ragioni di tali gravi incongruenze. Il nostro obiettivo è e resterà sempre liberare il mare di Roma da chi lo ha reso il proprio feudo, anche grazie all’aiuto di una Politica più attenta ai consensi che a portare a termine la propria Missione. Constatare che, oggi, non sia cambiato nulla al di là del cambiamento annunciato, deve farci riflettere: “La prossima volta voterò il Movimento 5 stelle”. Accomodatevi. Noi stiamo da un’altra parte.

 Questa continua ricerca di segnalare presunti abusi presso gli stabilimenti balneari oltre a risultare spesso infondata (come segnalato nel precedente esposto) porta ad ipotizzare una serie numerosa di reati  penali ascrivibili alle due associazioni che vanno dalla violenza o minaccia a un pubblico ufficiale (art. 336 cp), all’interruzione di pubblico servizio (art. 340 cp), alla violazione della fede pubblica documentale (artt. 476-493bis cp) ed altri.

Mai le due associazioni e soprattutto i loro riferimenti/membri politici hanno segnalato con la stessa solerzia, meticolosità e continuità gli abusi presso le cosiddette spiagge libere del litorale romano, facendosi promotrici di denunce in Procura.

marepertutti amanusa

E’ pertanto singolare che in data odierna (26 giugno 2019) dopo una segnalazione alle ore 8:10, almeno fino alle ore 13:00 non sia intervenuto il Gruppo X Mare del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale per sanzionare una occupazione non autorizzata del demanio marittimo da parte di ignoti con predisposizione di ombrelloni e lettini presso la spiaggia libera non attrezzata cosiddetta ex-Amanusa (civico 144 del Lungomare Amerigo Vespucci di Ostia, già legata per note vicende giudiziarie all’attuale consigliere PD del Comune di Roma, Giovanni ZANNOLA [4]).

 Pertanto, risultando gravissimi i fatti riportati dalla consigliera Margherita WEYLAM, seppure tutti da dimostrare, alla luce dei mancati controlli non solo odierni ma anche precedenti da parte del Gruppo X Mare del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale sulle spiagge libere (almeno nella stessa sostanza di quelli compiuti presso gli stabilimenti balneari, a seguito delle continue segnalazioni delle sedicenti  associazioni civiche, Mare Libero e Comitato Mare per Tutti),

 SI CHIEDE CON URGENZA

ai destinatari del presente esposto, ciascuno per propria competenza, di ristabilire i termini per i quali le attività di controllo, necessarie ed indispensabili per la fruizione del bene pubblico, siano improntate nell’ottica dell’interesse pubblico e non della visibilità politica, strumentale ad altre tipologie di interessi.

In fede,

dr.Ing. Andrea Schiavone

 

[1] http://www.labur.eu/public/blog/?p=2026

[2] https://www.facebook.com/MareXtutti/photos/rpp.160866087927346/340672493280037/?type=3&theater

[3] https://www.facebook.com/133047507443713/posts/424534874961640/

[4] www.anticorruzione.it/portal/rest/jcr/repository/collaboration/Digital%20Assets/anacdocs/Attivita/Atti/Delibere/2016/1086/del.2086.2016.pdf

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