Il 16 dicembre scorso abbiamo affrontato tutto quello che non tornava – soprattutto sotto il profilo urbanistico – nella vicenda della tentata estorsione a Barbara Mezzaroma sul progetto c.d. IBIS (LINK). Abbiamo invitato la classe politica che governa la città a fare chiarezza sulle incongruenze contenute nelle dichiarazioni a mezzo stampa relative ai passaggi amministrativi di questo sedicente “grande cantiere”, alla luce delle promesse municipali di convocare la prima commissione urbanistica utile del 2023 per trattare il caso IBIS, viste le forti implicazioni anche sul Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA). Scrivevamo in sintesi, a dicembre scorso, che il progetto datato 2007, come dichiarato da Barbara Mezzaroma, doveva essere entrato in convenzione nel 2012 e scaduto nel 2022 (a meno di una proroga che però non ci risultava essere stata concessa) e dunque si inseriva in maniera non trasparente nel tentativo annoso di riqualificazione del Lungomare di Ostia. In calce i passaggi amministrativi (*).
Ebbene, a seguito delle diverse dichiarazioni fumose comparse sulla stampa, LabUr ha fatto accesso agli atti e ricevuto dal Comune di Roma la seguente risposta: “In relazione alla richiesta prot. QI 02034413 del 20 novembre 2022 e a parziale soddisfacimento della medesima, la Struttura del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica indicata in calce, informa che non è stata stipulata alcuna convenzione riguardo quanto forma oggetto dell’istanza e ad oggi non risulta avviato alcun iter a ciò finalizzato”. Dunque, l’istruttoria non si è mai conclusa e pertanto il cantiere non è mai esistito.
Risultano quindi davvero incomprensibili le seguenti dichiarazioni sui media mainstream:
2022
– “La protagonista è un’imprenditrice di 49 anni che ha rifiutato di sottostare al ricatto mafioso: le veniva offerta protezione per un grande cantiere che sta per aprire a Ostia in cambio del pagamento di 500mila euro. (L’Espresso)
– “Richiesta di denaro per proteggere un cantiere in corso ad Ostia alla quale l’azienda risponde denunciando i fatti ai Carabinieri…. L’imprenditrice è Barbara Mezzaroma e il progetto che si sta realizzando ad Ostia le costa 100 milioni” (MonitorImmobiliare)
– “Paolo Papagni…. Sapeva del mio progetto edilizio in corso ad Ostia” e sul progetto edilizio dice “Lo abbiamo proposto nel 2007… circa 15 anni fa, ma forse ci siamo”. (Domani, Nello Trocchia)
2023
– 2° udienza in Tribunale nel processo per (tentata, n.d.r.) estorsione aggravata dal metodo mafioso. Il PM Mario Palazzo: Er Nasca (Roberto De Santis è “L’uomo degli equilibri – criminali nel Litorale romano, come era definito da (Paolo, n.d.r.) Papagni – deve essere condannato a 14 anni di carcere. La potente costruttrice romana, per edificare un complesso da 100 milioni di euro nel litorale, si era dovuta sedere al tavolo delle trattative con il Nasca. (Giuseppe Scarpa, La Repubblica, 17 gennaio)
Speriamo che questo ennesimo contributo alla trasparenza sia finalmente recepito dall’Amministrazione.
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(*) Almeno fino al 2017, la Ragioneria Generale del Comune di Roma (Allegato B6 bis della “Relazione al Rendiconto 2017”), confermava il proseguimento delle attività relative alla pianificazione dei piani di lottizzazione convenzionata di trasformazione ordinaria con esplicito riferimento all’Ambito di Trasformazione Ordinaria (ATO) I12 Borgo dei Pescatori, attività relativa ad un aggiornamento degli schemi di convenzione e in particolare alla chiusura della Conferenza di Servizi esterna con la Regione Lazio conclusasi a novembre 2007. A firmare tale relazione, il Dirigente responsabile dell’Unità Organizzativa “Riqualificazione urbana” della Direzione Trasformazione Urbana, Arch. Vittoria CRISOSTOMI.
Ricordiamo che “Il Piano di Lottizzazione convenzionata è uno strumento urbanistico di iniziativa prevalentemente privata che ha per ambito una porzione del territorio comunale destinata all’edificazione; è necessario per legge ogni qualvolta, indipendentemente dalle prescrizioni del piano con finalità programmatiche, si intenda realizzare un intervento edilizio che comporti nuove opere di urbanizzazione o aggravi la situazione di quelle esistenti; costituisce specificazione delle scelte operate dallo strumento urbanistico programmatico. Il piano di lottizzazione è accompagnato da una convenzione mediante la quale il lottizzante si impegna a realizzare le opere di urbanizzazione indotte dall’intervento e a cedere le relative aree, nonché a corrispondere pro quota gli oneri inerenti. Una volta ottenuto il nulla osta alla lottizzazione, l’edificazione successiva deve essere preventivamente assentita con concessione edilizia”.