COMUNE DI ROMA: “SCUSI, POSSO ABBATTERE LA SUA CASA ABUSIVA?”

All’Idroscalo di Ostia succede di tutto. Anche nella sua propaggine, il residence sull’Ardeatina (via di Fioranello), dove 35 famiglie furono deportate nel febbraio 2010 a seguito dell’illegittima operazione di Protezione Civile ordinata da Alemanno. Dopo oltre 3 anni accadono cose mai viste. Alla Signora Marina D’Agosto (nome di fantasia), ex-residente all’Idroscalo e oggi inquilina del residence, è stata comunicata la revoca dell’assistenza alloggiativa per motivi di reddito. Allegato alla comunicazione, un altro documento, sottoscritto dalla Signora Marina D’Agosto il 1° marzo 2010, in cui il Comune di Roma chiede l’autorizzazione a demolire la sua casa all’Idroscalo. Per quale motivo? Esiste forse un procedimento in corso che ne giustifichi la demolizione? Nello stesso documento, un modulo prestampato, il Comune scrive che la Signora Marina D’Agosto lascia spontaneamente l’abitazione in cambio di assistenza alloggiativa “senza alcun condizionamento da parte dell’amministrazione di Roma”, mentre stanno abbattendo 35 case con un esercito (tra militari e civili) di 1.200 persone. Il documento non è un modulo del Dipartimento Politiche Abitative o dei Servizi Sociali dell’ex-XIII Municipio, cui la Signora Marina D’Agosto avrebbe dovuto spontaneamente rivolgersi per chiedere assistenza alloggiativa, ma è un modulo dell’Ufficio Repressione Abusivismo Edilizio. Dunque alla Signora Marina D’Agosto, mentre demolivano 35 case con i caterpillar e portavano vie gli averi nei container, l’Amministrazione Comunale le ha fatto firmare, con modalità ingannevoli e dolenti, un documento che contiene false dichiarazioni, tra cui la frase “senza alcun condizionamento da parte dell’amministrazione di Roma”. Ma come, c’era un’ordinanza del Sindaco Alemanno che comandava, con oltre 800 unità delle forze dell’ordine, l’allontanamento della Signora Marina D’Agosto e le si fa firmare un documento con la frase “senza alcun condizionamento da parte dell’amministrazione di Roma”? La Signora Marina D’Agosto prima di quella data aveva forse richiesto interventi socio-assistenziali? Era forse all’interno di graduatorie per ottenere un alloggio in un residence? L’intervento socio-assistenziale del Comune di Roma era finalizzato al sostegno del nucleo familiare della Signora Marina D’Agosto per accertati e gravi condizioni socio-economiche? Oppure la Signora Marina D’Agosto era stata una delle 35 vittime del finto intervento di Protezione Civile ordinato da Alemanno per inesistenti “eventi catastrofici e calamitosi”?

Tutti sappiamo la verità. La Signora Marina D’Agosto non è stata allontanata per sfratti, sgomberi disposti dalla Forza Pubblica o certificazione della ASL di ambiente “malsano” o “inagibile”. E’ stata allontanata per la presenza di inesistenti “eventi catastrofici e calamitosi”. E la sua casa è ancora in piedi all’Idroscalo, ma ora, dopo 3 anni, la vogliono buttar giù.

Se non ha più diritto al residence, considerato che sono cessati da 3 anni perché mai esistiti gli “eventi catastrofici e calamitosi”, visto che la sua casa all’Idroscalo di Ostia è ancora in piedi, perchè ora dovrebbe autorizzare la demolizione della sua casa? Nessun procedimento di anti-abusivismo è mai stato avviato nei confronti della Signora Marina D’Agosto, tanto è che se così fosse non servirebbe la sua autorizzazione. Mai si è visto che ad un abusivo gli venga chiesto se l’amministrazione può demolirgli la casa!

A firmare questi documenti del Comune di Roma, due dirigenti. Quello delle Politiche Abitative, Maurizio Bianchini (che il 26 febbraio del 2013 è stato bloccato dagli stessi uffici di Roma nel tentativo di affidare senza alcuna competenza parcheggi comunali a società private), e il Vicecomandante dei Vigili Urbani, Antonio Di Maggio, presente il 23 Febbraio 2010 all’Idroscalo dove l’Amministrazione Comunale è entrata all’alba demolendo le case con una illegittima ordinanza di Protezione Civile per compiere in realtà una operazione di antiabusivismo che però avrebbe richiesto altre procedure, come sa bene Di Maggio.

Se questo è il modo di procedere di questa nuova amministrazione siamo passati dalla padella alla brace.

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