PONTE DELLA SCAFA: ESPOSTO PER PRESUNTO DANNO ERARIALE PER ERRATO ESPROPRIO

ponte della scafa particelle anasEsposto inviato all’Agenzia del Demanio, all’ANAC, alla Procura della Corte dei Conti, alla Guardia di Finanza, all’ANAS (ente proprietario), alla Regione Lazio (ente finanziatore) e al Comune di Roma (ente appaltante) a seguito di accertamenti effettuati sulla regolarità amministrativa degli espropri effettuati.

 

PREMESSA

 Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 4 agosto 2006, pubblicato sulla G.U. n.184 del 9 agosto 2006, veniva dichiarato (ai sensi della Legge 24 febbraio 1922, n.225) lo stato di emergenza per la situazione determinatasi nel settore del traffico e della mobilità della città di Roma.

Con Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 26 settembre 2006, pubblicata sulla G.U. n.228 del 30 settembre 2006, veniva nominato Commissario Delegato il Sindaco di Roma per l’attuazione degli interventi previsti, tra cui il Ponte della Scafa

Con Ordinanza del Sindaco di Roma n.186 in data 18 giugno 2009, veniva approvato il progetto definitivo del “Nuovo Ponte della Scafa e della relativa viabilità di collegamento“, appartenente alla attuale SS296 (via della Scafa[1]). 

  • Attività di esproprio

Il Comune di Roma ha incaricato la società Risorse per Roma Spa di effettuare i sopralluoghi e redigere i verbali di consistenza presso gli immobili interessati dal procedimento di esproprio (due determinazioni dirigenziali del Dipartimento IX, IV U.O.): n.1039 del 30 luglio 2007 e n.1198 del 14 settembre 2007.

  • Inquadramento catastale delle particelle interessate dal presente esposto

Si nota che il sedime stradale della SS296 (via della Scafa) non è mai stato distinto con ulteriore frazionamento delle particelle indicate ma in esse compreso a delimitarle.

  • Decreti di esproprio

Sono intervenuti due decreti di esproprio che riguardano le particelle sopra elencate. Entrambi ne indicano la proprietà ANAS Spa. 

  1. Decreto di esproprio n.4 del 26 aprile 2011 (ex art.22 DPR 327/2001)

Roma Capitale – DPAU, Direzione Edilizia U.O.Espropri: prot.n. QI/32336 del 23 aprile 2011
pos. pratica 31/2007 (fasc. 66/2007)
Dirigente (firma): Dr. Giuseppe VOCE
“Realizzazione Nuovo Ponte della Scafa e relativa viabilità di collegamento (OPCM 3543/2006, C2.1-05 lato Roma)”
DITTA 2
Proprietari effettivi: ANAS Spa c.f.80208450587
Foglio 1079, particella 464 di mq 11860
Foglio 1079, particella 465 di mq 1080
Indennità di esproprio (area non edificabile): 50.796,50 euro 

  1. Decreto di esproprio n.6 del 23 giugno 2014 (ex art.22 DPR 327/2001)

(per ripetizione del decreto di esproprio n.22 del 3 ottobre 2011, invalidato per mancata esecuzione immissione in possesso)
Roma Capitale – DPAU, Direzione Edilizia U.O.Espropri: prot.n. QI/96093 del 23 giugno 2014
pos. pratica 3/2014 (fasc. 4/2014)
Dirigente: Arch. Cinzia ESPOSITO
“Realizzazione Nuovo Ponte della Scafa e relativa viabilità di collegamento
(OPCM 3543/2006, C2.1-05 lato Roma)”
DITTA 1
Proprietari effettivi: ANAS Spa c.f.80208450587
Foglio 1079, particella 2854 di mq 5610
Indennità di esproprio (area non edificabile): 37.867,50 euro

IL FATTO

In data 3 marzo 2009, nell’apposito verbale di consistenza (ALLEGATO 1) relativo al foglio 1079 particelle 463, 464, 465 redatto dal tecnico incaricato da Risorse per Roma Spa (Danilo PANICONI) e in presenza di due funzionari ANAS Spa (Loredana DEL BEN e Alessandra ARATI), veniva annotato quanto segue: “l’ANAS fa presente che con verbale del 12 ottobre 2001 la strada è stata consegnata alla Regione Lazio e richiede la regolarizzazione della notifica alla Regione Lazio nonché segnala che trattasi di demanio regionale

Ciò non risulta mai esser stato eseguito prima dell’Ordinanza del Sindaco di Roma n.186 in data 18 giugno 2009 con la quale veniva approvato il progetto definitivo del “Nuovo Ponte della Scafa e della relativa viabilità di collegamento” inserendo nel piano particellare le stesse ditte proprietarie dei terreni da espropriare che risultavano già prima dell’attività svolta da Risorse per Roma Spa. Neppure risultano esser state apportate rettifiche nelle fasi di esproprio del 2011 e del 2014.

CONSIDERATO

  • che l’affermazione dei due funzionari dell’ANAS Spa risulta confermata dai seguenti fatti
  1. La SS296 (via della Scafa, che comprende l’attuale ponte della Scafa e le 3 particelle in oggetto) è stata istituita con D.M. del 20 luglio 1960 (G.U. n.238 del 28 settembre 1960)
  2. Con DPCM del 21 febbraio 2000 (G.U. n.136 del 13 giugno 2000) la SS296 è stata trasferita al demanio della Regione Lazio, già appartenente al demanio statale a norma dell’art. 822 del codice civile, ma non compresa nella rete autostradale e stradale dichiarata di interesse nazionale con il decreto legislativo n. 461 del 29 ottobre 1999
  3. Con DGR n.543 del 10 aprile 2001 la Regione Lazio, ai sensi dell’art. 208 della legge regionale n.14 del 6 agosto 1999, ha individuato la rete viaria regionale tra quelle trasferite dallo Stato con DPCM 21 febbraio 2000, dimenticando di inserire in elenco la SS296, diventata comunque SR296
  4. Con verbale di consegna in data 12 ottobre 2001 l’Agenzia del Demanio (filiale di Roma) ha consegnato la ex SS296 alla Regione Lazio
  5. Con DGR n.421 del 16 settembre 2011 la Regione Lazio prendeva atto dell’errore indicato al punto 3 qui sopra e, sostenendo che la suddetta D.G.R. n. 543/2001 “non risulta essere stata pubblicata sul BUR Lazio”, introduceva la ex-SS296 (SR296) tra la rete viaria regionale
  • che nell’aggiornamento dell’inventario generale dei beni immobili regionali approvato con DGR n.874 del 28 dicembre 2018 non risultano le tre particelle di cui sopra tra quelle inserite nel demanio della Regione Lazio sotto la voce “Patrimonio indisponibile immobili di pertinenza stradale terreni ex ANAS Spa

SI CHIEDE CON URGENZA

al fine di valutare non solo la legittimità delle indennità di esproprio pagate ad ANAS Spa ma anche l’errore della Regione Lazio di mancata iscrizione delle particelle citate nel demanio regionale e di tutta la SR296 (su cui la regione ha speso negli anni 2000-2011 per manutenzione ordinaria e straordinaria molti soldi pubblici),

  • di verificare se l’esproprio delle particelle indicate eseguito dal Comune di Roma nei confronti di ANAS Spa è stato regolare in funzione del citato trasferimento degli immobili operato dall’Agenzia del Demanio a favore della Regione Lazio il 12 ottobre 2001;
  • di verificare, nell’eventualità del riscontro dell’errore sopra citato (proprietà Regione Lazio), la regolarità dei decreti di esproprio emessi dal Comune di Roma
  • di verificare, nell’eventualità del non riscontro dell’errore sopra citato (proprietà ANAS Spa), se le stesse particelle, già a suo tempo espropriate dall’ANAS Spa per pubblica utilità, costituivano o no fascia di rispetto stradale prima della SS296, poi della SR296 ed oggi di nuovo della SS296, secondo quanto previsto dalle norme vigenti

di verificare se nelle fasi di istruttoria condotte da Risorse per Roma Spa del decreto di esproprio del 2014 (ripetizione di quello del 2011) si sia tenuto conto della DGR 421/20

[1] Si ricorda che con DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20 febbraio 2018 “Revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria”. (18A02715) (GU Serie Generale n.98 del 28-04-2018 – Suppl. Ordinario n. 20) la SS296, istituita nel 1960 e  trasferita alla regione Lazio nel 2000 (SR296) è stata di nuovo trasferita all’ANAS https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-04-28&atto.codiceRedazionale=18A02715&elenco30giorni=true

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