EUROSPIN, INFERNETTO: IL SUPERMERCATO DELLO SCANDALO

IMG-20211108-WA0000Il nuovo supermercato Eurospin che oggi apre all’Infernetto affacciandosi sulla laterale della via Cristoforo Colombo, di cui abbiamo già scritto (link 1 e link 2), non sembra avere tutte le carte in regola e tutti gli uffici competenti lo sanno. Ha ottenuto il permesso come media struttura di vendita posizionata al civico n.1841 della via Cristoforo Colombo ma quel civico, come di seguito documentato, non ha ricevuto le autorizzazioni necessarie e pertanto, essendo stato in conferenza dei servizi incluso nel progetto di viabilità, andrebbe annullato il permesso di costruire e di conseguenza l’autorizzazione amministrativa di vendita.

Il civico in questione consiste in un ponticello in cemento armato che scavalca l’influente I del canale di Palocco. Dalla comunicazione di inizio lavori della MDS Costruzioni srl in data 20 febbraio 2021 nessuno ne ha verificato la regolarità. La MDS per conto della Eurospin ha chiesto il nulla osta per il passo carrabile in data 22 giugno 2021, solo dopo pubblicazione del nostro esposto. Sono poi arrivate le risposte degli uffici competenti che non lasciano dubbi:

  • in data in data 22 settembre 2021 il Municipio Roma X, ha confermato che “non è stata autorizzata la concessione per il passo carrabile di via Cristoforo Colombo – altezza Km 20,950 – visto che per accedere all’area si attraversa l’influente I del “Canale Palocco” di competenza del CBTAR, che avrebbe dovuto esprimersi, già da tempo, a riguardo, onde permettere anche alla Città Metropolitana di Roma Capitale, di determinarsi per l’ambito di propria spettanza. Si informa altresì che il competente ufficio della Direzione tecnica ha provveduto a sollecitare per le vie brevi, agli Enti su richiamati, un riscontro relativo alla richiesta di pareri pregressi e conseguente Nulla-Osta di competenza della Città Metropolitana di Roma Capitale”.
  • in data 28 settembre 2021 il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana ha espresso il proprio diniego al nulla osta preventivo per tale ingresso a causa di una “possibile interferenza dei nuovi flussi di traffico prodotti dai mezzi in entrata ed in uscita dall’intersezione a raso del passo carrabile con i mezzi in transito su via Cristoforo Colombo
  • in data 4 ottobre 2021 l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale (Area amministrativa, legale, istituzionale e segreteria generale, U.O. Affari legali e istituzionali) ha risposto che “non si rinviene agli atti della scrivente Autorità documentazione relativa alla realizzazione del descritto ponticello sull’influente I del Canale Palocco”.

Per ultimo, il Dipartimento Sviluppo Economico e Attività Produttive in data 4 novembre 2021 ha avviato le necessarie verifiche amministrative, sottolinenando che “l’autorizzazione dei passi carrabili per gli accessi e le uscite destinate ai veicoli costituisce requisito oggettivo ai fini delo svolgimento delle attività di vendita” e che Eurospin dovrà depositare tale autorizzazione alla comunicazione di inizio attività.

Ora, dunque, spetta al Gruppo X Mare del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale e alla Direzione Tecnica del Municipio Roma X fare i dovuti controlli per non incorrere in una omissione di atti dufficio.

Ricordiamo che tutto è iniziato da una semplice richiesta di chiarimenti avviata da LabUr ben 6 mesi fa a cui nessuno ha risposto fino a quando, segnalata la questione all’ANAC (organo di vigilanza per l’anticorruzione), si è dovuto muovere il Segretariato Generale di Roma Capitale.

A quel punto si è scoperto che l’ingresso del cantiere su via Cristoforo Colombo 1841 era irregolare da ben 4 mesi, ma nessuno aveva mai visto nulla. Inoltre, ad oggi, oltre al fatto di sapere che l’ingresso sulla via Cristoforo Colombo non è regolare, neppure è pervenuta conferma che sia stato autorizzato quello su via Franchetti che, tra le altre cose, non ci risulta esser stato discusso in conferenza dei servizi e collaudato.

Intanto però oggi, 8 novembre 2021, il supermercato Eurospin apre. Forse pagherà una multa, forse qualche ufficio tirerà fuori dal cilindro magico un pezzo di carta dimenticato, forse si avvierà una istruttoria amministrativa destinata ad affossarsi nelle sabbie mobili della burocrazia ostiense. Di certo invece ora approfondiremo tutte le altre problematiche urbanistiche di questo ennesimo atto di mancata trasparenza amministrativa.

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