OSTIA, VIA DI CASTEL FUSANO: LA DENDROFOBIA DEL DIRETTORE AGRONOMO

Un'ambulanza diretta all'ospedale G.B.Grassi costretta ad evitare le transenne su via di Castelfusano procedendo su sterrato (foto 14 dicembre 2023)

Un’ambulanza diretta all’ospedale G.B.Grassi costretta ad evitare le transenne su via di Castelfusano procedendo su sterrato (foto 14 dicembre 2023)

Si chiama Marcello VISCA, classe 1960, agronomo, laureato in Scienze Agrarie nel 1982, iscritto all’Ordine professionale dal 1985 e dal 1 settembre 2022 direttore del Municipio Roma X, dove già da gennaio a novembre 2002 aveva ricoperto il ruolo di dirigente della unità Ambiente e Litorale. Sotto VISCA, da settembre 2022, sono stati abbattuti nel Municipio X, l’unico municipio di Roma che gestisce il verde in forma autonoma, oltre 400 pini, uno al giorno. Pini ormai ‘morti in piedi’, lungo le principali strade, lasciati in balìa della famigerata ‘cocciniglia tartaruga’, senza alcuna cura. Una triste eredità lasciatagli dal precedente direttore municipale, Nicola DE BERNARDINI (poi diventato direttore del Dipartimento comunale Tutela Ambientale) che poco o nulla ha fatto dal 2019, anno in cui l’infestazione ha subito una forte impennata, fino al 2021, anno in cui la cocciniglia ha finito per infestare anche tutte le pinete del litorale romano.

Sembra una vera dendrofobia. O c’è dell’altro?

L’abbattimento dei pini ‘morti in piedi’ ha di fatto paralizzato la mobilità nel Municipio X, provocando la chiusura prima di via dei Pescatori, poi di via di Castelporziano, poi di via della Villa di Plinio e per ultimo di via di Castel Fusano, tutte strade fondamentali anche per il servizio pubblico (p.es. via di Castel Fusano assorbe il 70% del traffico veicolare tra la via del Mare e la via Cristoforo Colombo). 

Se gli abbattimenti si sono resi necessari per garantire la pubblica e privata incolumità (perché il vento e le piogge hanno peggiorato il rischio di crolli), non si capisce come mai davanti a simile evidenza non si sia programmato in tempo utile un piano di viabilità alternativo interessando il Gruppo X Mare del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale.

Ad oggi il risultato è invece il caos totale accompagnato dalla totale assenza di trasparenza pubblica degli atti, tutti emessi in somma urgenza. Possibile che il Municipio e la Polizia Locale siano stati sorpresi dagli eventi?

L’esempio più eclatante è proprio quello dell’ultima arrivata e cioè di via di Castel Fusano.

via di castelfusano chiusaLa strada (circa 2,5 km) è stata chiusa  con Determinazione Dirigenziale del Gruppo X Mare in data 2 dicembre 2012 fino al termine degli abbattimenti affidati (senza alcuna evidenza pubblica) alla ditta “Ge.Co.S. – Gestione Costruzioni Servizi Srl” di Pomezia, già di recente impiegata su via di Castelporziano con le stesse modalità che andiamo a descrivere. A detta delle dichiarazioni a mezzo stampa di Valentina PRODON, Assessore municipale all’Ambiente, l’abbattimento di oltre 200 pini lungo via di Castel Fusano porterà a riaprire la strada a metà gennaio 2024. Precisiamo che la ditta ha iniziato le lavorazioni il 12 dicembre ma che nessun cartello lavori è oggi presente sul cantiere e neppure risultano pubblicati gli atti di affidamento lavori.

La chiusura della strada non era stata programmata, tutto è avvenuto casualmente, come di seguito narrato.

Alle ore 2:20 del 2 dicembre veniva segnalata ai Vigili del Fuoco la presenza, a circa 500 mt dall’incrocio tra via di Castel Fusano con via dei Pescatori, di un’autovettura SMART ferma sulla corsia direzione via Cristoforo Colombo, danneggiata nella parte anteriore per l’urto con un grosso ramo di pino caduto sulla sede stradale. Circa 50 mt più avanti, ma in direzione via del Mare, era presente una seconda autovettura FIAT “Panda”, anch’essa danneggiata nella parte anteriore per gli stessi motivi.

Al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco seguiva quello del Gruppo X Mare per i rilievi dell’incidente. Con fonogramma dei Vigili del Fuoco delle ore 4:39 sempre del 2 dicembre, ai sensi dell’art.650 c.p., veniva richiesto al Municipio dai Vigili del Fuoco il divieto di transito su via di Castel Fusano in entrambe le direzioni, nel tratto tra via Carlo Maviglia e via dei Pescatori, al fine di risolvere il pericolo della caduta rami dai pini ‘morti in piedi’.

In realtà già esisteva una interdizione al traffico in Via di Castel Fusano ai sensi dell’Ordinanza Sindacale n. 130 del 01 dicembre 2023 (nota prot. n. RK/2023/0012252). Questa ordinanza prevedeva per la giornata del 02 dicembre 2023, causa allerta “gialla” di Protezione Civile per il forte vento previsto sul litorale romano, l’adozione da parte del Municipio X e del Gruppo X Mare di adeguati provvedimenti di limitazione temporanea di circolazione stradale per via di Castel Fusano. Ciò non è stato eseguito e la chiusura della strada è avvenuta solo dopo il doppio incidente.

Non solo, ma la questione della pericolosità di via di Castel Fusano era stata ampiamente segnalata dai cittadini da oltre un anno, senza alcun intervento del Municipio e della Polizia Locale. Addirittura nella seduta congiunta del 14 febbraio 2023 tra le Commissioni municipali III – Lavori Pubblici e Mobilità e IV – Ambiente (presenti i rispettivi referenti, Leonardo DI MATTEO e Valentina SCARFAGNA, nonchè gli assessori Guglielmo CALCERANO e Valentina PRODON), il direttore Marcello VISCA ha dichiarato di essere a conoscenza del problema di pericolo caduta alberi su via di Castel Fusano e di ‘stare studiando’ il modo di intervenire, compresa la c.d. ‘cippatura’ dei pini abbattuti e cioè il procedimento meccanico con cui ottenere legno sminuzzato (‘cippato’) dai tronchi, utile come biocombustibile. L’estratto della registrazione video qui riportato lo testimonia.

Restano pertanto aperte molte domande. Come mai 10 mesi fa non si è intervenuti su via di Castel Fusano? Che fine faranno i tronchi dei pini? Saranno considerati ‘rifiuti’ e smaltiti in discarica (con dei costi) o trasformati in ‘cippato’ (con degli utili)? Perchè si è atteso l’incidente senza dare seguito all’Ordinanza Sindacale e senza prevedere con anticipo una viabilità alternativa, provocando di fatto una interruzione di pubblico servizio essendo via di Castel Fusano percorsa quotidianamente dalle ambulanze dirette all’Ospedale G.B. Grassi?

La strage dei pini nel Municipio X non sembra arrestarsi e forse la causa potrebbe essere uno sporco giro di affari collegato all’utilizzo del ‘cippato’ ricavato dai tronchi. Un Municipio come quello di Ostia, autonomo da Roma per la gestione del verde, immerso all’interno della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano (la cui Commissione di gestione, assente da agosto 2022, è appena stata costituita il 22 novembre u.s.), controllato (teoricamente?) da apposita sezione dei Carabinieri Forestali, diretto dall’agronomo Marcello VISCA, sembra complice della criminale gestione dei rifiuti derivanti dall’abbattimento dei pini. La scusa è che, ormai ‘morti in piedi’, siano stati abbandonati dall’infestazione degli insetti. Ma allora, se anche così fosse giustificato dalle carte ufficiali (per ora assenti) i proventi derivanti dal biocombustibile, a chi vanno?

2008 2022

Questa voce è stata pubblicata in pini di Roma. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.