MUNICIPIO X, INFERNETTO: IL CAOS TRA CENTRO COMMERCIALE, URBANISTICA E CODICE DELLA STRADA

Non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta dall’assessore municipale all’urbanistica, Giacomina Di Salvo, su presunte irregolarità collegate all’apertura di un nuovo centro commerciale all’Infernetto. Nel frattempo però sono accadute due cose, entrambe imbarazzanti:
1) l’assessore Di Salvo si è fatta fotografare all’inaugurazione di un finto inizio lavori di un impossibile parcheggio davanti alla stazione di Casalbernocchi, dove si è giocato con le macchinine dei bambini;
2) il passo carrabile, da noi contestato, è stato chiuso.

Restano aperte le domande relative a tutte le altre irregolarità oggetto dei nostri esposti ma soprattutto resta aperta una domanda: è così difficile comprendere, per un assessore, il codice della strada e il regolamento viario del Comune di Roma?
Eppure è scritto chiaro: “Per passo carrabile si intende l’insieme delle opere e degli apprestamenti per collegare alla rete stradale i fondi o i fabbricati ed, in particolare, le aree o gli edifici per la sosta dei veicoli… per le strade locali va rispettata la norma che prevede l’interdistanza dei passi carrabili (tra loro e con le intersezioni) pari a 12 m, salvo il caso di autorimesse di notevole capienza (superiore ai 300 posti auto) per le quali detta interdistanza deve risultare non inferiore ai 30 m”. Ora, il supermercato in questione ha ben due passi carrabili uno affianco all’altro, su via di Castelporziano. Via di Castelporziano, nel tratto in questione, è classificata come strada interzonale (tipo E) e dunque deve essere rispettato quanto sopra, addirittura con misure più restrittive se deve applicarsi rigidamente la norma che la definisce un “sottotipo di strada di quartiere”.
Evitiamo di parlare dell’interferenza con il traffico pedonale, perché dovrebbe esser lasciato a quest’ultimo lo spazio e le condizioni di sicurezza. L’Ufficio Tecnico ci scrive che nessuno ha mai richiesto l’apertura di passi carrabili, la polizia municipale sembra non conoscere il Codice della Strada, il supermercato apre come se nulla fosse e l’assessore gioca con le macchinine. Evviva l’Italia, abbasso il Codice della Strada.

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