Via Cristoforo Colombo: declassarla o suggerire percorsi alternativi ?

XIII Municipio, 16 Dicembre 2008 – Stamattina i tempi di percorrenza sulla Via Cristoforo Colombo, alle ore 10:00, dall’altezza del km. 18 (tenuta di Castel Porziano) fino all’EUR (incrocio degli Oceani) sono stati di 2 ore. Meno di 8 km, con un tempo medio di percorrenza di circa 10 minuti. Inammissibile, soprattutto perché all’altezza del km. 18 era presente una pattuglia della Polizia Municipale, mentre nessuna indicazione del percorso alternativo (completamente libero e scorrevole), raffigurato in foto, è stata fornita. Dopo lo svincolo di Mezzocammino, presa la laterale della Colombo in direzione GRA, esiste infatti il sottopasso di via Ercole Drei, di recente costruzione e sbandierato in tutti i modi possibili sotto la giunta Veltroni. Tale sottopasso immette su strade larghe 10 metri che portano su Via Pechino (zona Torrino), continuazione di Via della Grande Muraglia. Strade non utilizzate, parallele alla Cristoforo Colombo, che immettono nel cuore dell’EUR. Perché non utilizzarle in condizioni di emergenza? Che ci fosse maltempo e che si bloccasse la Colombo era noto dai bollettini emanati dalla Protezione Civile da ben 2 giorni. Ma il traffico sulla Colombo non è stato gestito ed uscire dai quartieri del XIII Municipio per giungere a Roma è stata impresa ardua. Non basta fluidificare gli incroci se la sede stradale è interamente occupata. Migliaia di cittadini intrappolati, senza via di uscita, dallo svincolo di Mezzocammino in poi. Perché l’altra assurdità è  che da Mezzocammino fino all’EUR, la Cristoforo Colombo è una pista da bowling: non si esce né è possibile un’inversione di marcia. Questa strada andrebbe declassata da strada di Scorrimento a strada Interquartiere, per ottenere la terza corsia, da riservare al trasporto pubblico gommato (minibus ATAC per i quartieri Infernetto, Casalpalocco, AXA, Madonnetta, Malafede).  Infatti, ricordiamo, la sezione stradale della Cristoforo Colombo è identica nel tratto urbano a quella dall’EUR a Ostia, con la differenza di passare da tre a 2 corsie (più quella di emergenza). Purtroppo la Pubblica Amministrazione non interviene sulla mobilità e tantomeno sulla viabilità, ma promette impossibili sottopassi (quello di Via di Acilia, di Malafede, degli Oceani) quando basterebbe una migliore segnaletica, un impiego efficace della Polizia Municipale e un po’ di buona volontà. Dimenticavamo: anche la vernice per tratteggiare la terza corsia.

LabUr
Laboratorio di Urbanistica XIII

Il Presidente
dr.Ing. Andrea Schiavone

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