OSTIA, SKATE PARK: UN CANTIERE CON IRREGOLARITA’

IMG-20210216-WA0000Da mesi Giuliana DI PILLO, presidente del Municipio Roma X, annuncia l’apertura dello Skate Park di Ostia su via della Martinica. In realtà i lavori, iniziati il 18 settembre 2019 e che dovevano concludersi dopo 220 giorni (il 25 aprile 2020), sono ancora in alto mare sebbene il Municipio continui a sostenere che l’impianto, definito “tra i migliori d’Europa” sia in fase di ultimazione. L’impressionante ritardo non è conseguenza dell’emergenza sanitaria ma di una palese impreparazione tecnica, come abbiamo già segnalato in un precedente articolo. L’ultimo esempio, forse il più eclatante, è costituito dalla determinazione dirigenziale n.3065 del 28 dicembre 2020 con cui Giacomo GUASTELLA, direttore del Municipio, ha stanziato a favore dell’impresa appaltatrice altri 163 mila euro (oltre ai 438mila di gara) per la recinzione dell’area, a suo dire “opera non prevista nel contratto originale”. In realtà il progetto esecutivo andato in gara comprendeva (Elaborato 9, “Computo Metrico Estimativo ed Elenco Prezzi Unitari”, voce n.46) la “Fornitura e messa in opera di recinzione di produzione industriale, tipo Acumina” per un importo di 47mila euro [1] (con ribasso effettuato del 31%): sbagliato il progetto o danno erariale? Oppure si sono introdotte illegittime opere di rifinitura generale?

Ricordiamo infatti che i lavori che si stanno eseguendo prendono i fondi dalla manutenzione stradale e fa rabbia il confronto con l’abbandono, tra erbacce e buche, in cui versano le prospicienti via della Martinica e via di N.S. di Bonaria.

 

Proprio a via di N.S. di Bonaria si riferisce il filmato qui allegato dove si vede che l’acqua di cantiere viene presa dal punto di consegna ACEA del vicino Mercato dell’Appagliatore, con tanto di attraversamento stradale rattoppato alla meno peggio. Tutto regolare? Il consumo d’acqua del cantiere dello Skate Park, per il cemento utilizzato, è stato enorme e di solito le spese delle utenze di cantiere sarebbero a carico della ditta e non dell’utenza intestata al Mercato dell’Appagliatore. Analogo discorso per l’impianto di illuminazione dello Skate Park, ancora da realizzare con la posa in opera di 6 pali da 9 metri di nuova fornitura e che non potranno di certo essere ‘sostituiti’ dall’esistente impianto di illuminazione stradale.

Manca ancora il completamento degli allacci per lo smaltimento delle acque bianche e nere in fogna, la sistemazione della vasca biologica di tipo Imhoff per il trattamento delle acque di scarico e il ripristino di quel poco che rimane dell’area verde, ormai cementificata. Eppure il 19 ottobre quando prima Roberta LOMBARDI e il giorno dopo Virgina RAGGI posarono la ‘prima pietra’ dell’impianto (chiamata la ‘pietra della legalità’) la sensazione era che tutto fosse regolare.

Ricordiamo infine, che il nuovo impianto dello Skate Park di via della Martinica sorge a ben 800 metri dal precedente impianto chiamato ‘The Spot’, che non fu affatto ‘bruciato’ dalla criminalità. Era infatti il 14 agosto del 2013 quando ad Ostia, dove ormai non si parlava altro che di mafia e criminalità, su iniziativa del PM Mario PALAZZI, fu sequestrato ‘The Spot’, ‘il più grande skate park di Ostia’ in via Domenico Baffigo 143, nato 10 anni prima. L’ipotesi di reato era quella di «abusi edilizi in zona con vincoli paesaggistici». Ex proprietà dell’Ater, poi del Comune di Roma, era stato dato nel 2003 “in convenzione alla società sportiva guidata da William Zanchelli”, lo stesso che oggi sta partecipando alla gara di affidamento in concessione del nuovo Skate Park di via della Martinica. Il terreno del ‘The Spot’ però, come appurato dall’indagine dei Carabinieri, era stato acquistato dal Vicariato già all’epoca della convenzione con l’intento di costruirci una nuova parrocchia, oratorio e uffici. Un progetto mai partito proprio per l’«occupazione abusiva» messa in atto con le strutture dello Skate Park.

Poi quel terribile incendio alle ore 15 del 23 luglio del 2014, dopo un anno di abbandono, che distrusse del tutto le strutture ancora sotto sequestro. Ora, un nuovo impianto e molti dubbi sulla sua legalità.


 

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OSTIA, IL PASTICCIO DELLO SKATE PARK

FB_IMG_1613347927017SEGNALAZIONE SKATE PARK (OSTIA – MUNICIPIO ROMA X)
ISTANZA DI VERIFICA ATTI AMMINISTRATIVI

LabUr – Laboratorio di Urbanistica (www.labur.eu), a tutela di un interesse diffuso e collettivo rappresentato dalla trasparenza della spesa pubblica e dalla fruizione delle opere pubbliche, verificato che il Municipio Roma X non ha mai interessato il Dipartimento di Urbanistica di Roma Capitale circa la realizzazione dello Skate Park nell’area di Ostia Ponente racchiusa tra via della Martinica, via di N.S. di Bonaria e via dell’Idroscalo, sottopone la presente segnalazione come istanza di parte a tutti gli effetti di legge.

PREMESSA

Lo Skate Park di Ostia è stato realizzato impiegando fondi per la manutenzione stradale essendo stato considerato un “intervento relativo alla mobilità1. In sede pubblica, il Municipio Roma X ne ha dichiarato l’obiettivo, cioè riqualificare “l’area compresa tra via della Martinica e via Nostra Signora di Bonaria, per oltre 2/3 area verde talvolta rifugio per attività illecite e per 1/3 parcheggio in disuso2. L’area verde indicata è parte dell’Opera Pubblica n.13 (riqualificazione delle fasce verdi ai lati della Chiesa di N.S. di Bonaria) del Programma Integrato di Riqualificazione Urbana (PRIU) ‘Ostia Ponente’, ex art.2 legge n.179 del 17 febbraio 1992 e non è mai stata acquisita a patrimonio da parte di Roma Capitale. Non risulta pertinenza stradale di via della Martinica (codice IBU 46418) ne di via dell’Idroscalo (codice VBL 11054).

Più precisamente, nell’area dello Skate Park, è inclusa la sola fascia verde lato Ovest della O.P.13, collaudata a maggio del 20063 ed insistente sulla particella 2803 del foglio 1079 del NCEU di Roma Capitale, intestata all’Agenzia del Demanio. L’O.P.13 è stata realizzata dalla società S.I.R.I. Spa per un importo complessivo di 362.629,24 euro come opera a scomputo degli oneri di urbanizzazione dell’area4 (periodo di esecuzione: gennaio 2005 – febbraio 2007). L’altra fascia verde lato Est della O.P.13 risulta oggi un parcheggio a servizio della vicina Chiesa di N.S. di Bonaria (su via dell’Appagliatore).

Roma Capitale è sempre stata a conoscenza della mancata acquisizione a patrimonio dell’O.P.13, per ultimo come da verbale del 3 novembre 2020, Commissione IV Bilancio Patrimonio del Municipio Roma X5.

Per quanto sopra narrato e documentato, non è chiaro come la presidente del Municipio Roma X, Giuliana DI PILLO, avente anche delega municipale al Patrimonio, abbia potuto ignorare la sovrapposizione dell’area dello Skate Park alla O.P.13 (ancora in fase di acquisizione), generando di fatto un presunto danno erariale non solo per la cementificazione di un’area con destinazione urbanistica a verde pubblico, realizzata come opera a scomputo, ma soprattutto per la spesa pubblica sostenuta per la realizzazione dello Skate Park senza avere un definitivo atto di provenienza dell’area stessa.

SI CHIEDE

  1. di verificare la regolarità tecnico/amministrativa dell’O.P.13 nella sua interezza e in particolare se esiste inadempienza da parte della S.I.R.I Spa (monetizzazione dei 362.629,24 euro);
  2. di verificare la regolarità del cambio di destinazione d’uso della fascia verde lato Ovest dell’O.P.13, oggi cementificata per la realizzazione dello Skate Park;
  3. di verificare la regolarità dell’impegno e dell’utilizzo di fondi destinati alla manutenzione stradale per realizzare invece un impianto sportivo su area demaniale;
  4. di verificare come mai, in tutti i documenti relativi alla progettazione e alla realizzazione dello Skate Park, è assente l’inquadramento particellare e patrimoniale dell’area, considerato che quanto sopra narrato è sempre stato a conoscenza di Roma Capitale;
  5. di verificare la regolarità patrimoniale ed amministrativa del previsto affidamento in concessione non gratuita dell’area.

 

——

1 Tipo movimento: Sub Impegno Spesa; Esercizio: 2019; Capitolo/Archivio: 2201580 / 190872 DEMANIO MANUTENZIONE: VIE DI COMUNICAZIONE – OMC – INTERVENTI RELATIVI ALLA MOBILITA’ – E40501010010M17 6GT; Piano Finanziario: 2.02.01.09.01210

2 http://www.biennalespaziopubblico.it/2019/05/ostia-lido-skate-park/

3 collaudatore: Ing. Angela MUSSUMECI, funzionario Dip.to VII del Comune di Roma da gennaio 1991 a febbraio 2008 (oggi Municipio VIII, Ufficio demanio e Patrimonio, Direttore Tecnico)

4 Realizzazione interventi pubblici a scomputo degli OO.UU. – Impresa: S.I.R.I. Società di Ingegneria e Realizzazioni Internazionali, S.p.A. (Largo dell’Artide, 20 – 00144 Roma) – atto del Notaio Anna Maria LIPARI del 25.10.2002, Rep., 124994 Racc. 23099

5 https://youtu.be/bFaatYbdl4g

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OSTIA, PISTA CICLABILE: DIFFIDATA LA PRESIDENTE DI PILLO

fotor_1612973952123In data odierna, 10 febbraio 2021, è stata inoltrato l’atto stragiudiziale di invito e diffida nei confronti del presidente del Municipio X, Giuliana DI PILLO, ad adempiere l’annullamento della delibera con cui ha rinnovato le proprie competenze sulla sedicente pista ciclabile.

La diffida, a cui seguirà la denuncia in difetto di tempestiva adesione, si è resa necessaria in quanto, in risposta al decreto n.598 del 28 dicembre 2020 con cui il Ministero delle Infrastrutture ha ritenuto il Municipio X non competente ad istituire la pista ciclabile, Giuliana DI PILLO si è impunemente ‘autoassolta’ firmando in data 27 gennaio 2021 una nuova delibera, sostitutiva della precedente annullata.

Inoltre Giuliana DI PILLO, nel pieno esercizio delle sue funzioni e consapevole del parere negativo espresso per ben due volte dal Ministero, ente gerarchicamente superiore, ha emesso la delibera riportando riferimenti normativi non veritieri che ingannano la fede pubblica.
Ricordiamo che Giuliana DI PILLO, per quanto sancito dalla Cassazione (VI sezione penale, sentenza n.182 del 12 giugno 2020) ha poteri decisionali per poter impartire le direttive necessarie alla dirigenza affinché venga annullata in autotutela la delibera e ogni atto da essa derivante.

Informiamo che LabUr, riconosciuto portatore di interessi diffusi degli utenti della strada a tutela di chiunque operi e lavori nel territorio del Municipio X, ha da giorni messo a disposizione l’indirizzo di posta elettronica info@labur.eu per ricevere segnalazioni documentate sulla pericolosità della pista ciclabile, raccogliendo finora un cospicuo numero di infortuni, incidenti e in genere sinistri occorsi sulla pista ciclabile o comunque da essa causati.

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OSTIA, PISTA CICLABILE. IL MINISTERO CONFERMA: IL MUNICIPIO NON HA COMPETENZA

IMG-20210206-WA0009Il Ministero dei Trasporti conferma con una seconda nota del 5 febbraio 2021 la regolarità del proprio decreto con cui è stata dichiarata illegittima la pista ciclabile sul lungomare di Ostia.
Ricordiamo che il Ministero ha incardinato il decreto su due punti:

1) sul tratto del lungomare interessato è illegittima la regolamentazione della viabilità da parte del Municipio Roma X;
2) il Municipio Roma X ha travalicato i limiti del proprio potere istituendo una pista ciclabile.

Contro tale decreto è possibile solo fare ricorso al TAR (60 giorni) o al Presidente della Repubblica (120 giorni).
Il municipio invece nella nuova delibera di giunta n.1 del 27 gennaio 2021 con cui ha prorogato la pista ciclabile, ha utilizzato il parere dei propri uffici (di parte) e si è assolto da solo: “… la competenza alla disciplina temporanea della circolazione stradale è del Municipio, contrariamente a quanto rilevato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti“.

Prendiamo atto che Roma Capitale, rappresentata dal municipio, di fatto non riconosce la legge e che non ha vergogna a compiere reati contro la Pubblica Amministrazione, ponendosi con alterigia infantile e supponenza davanti all’Ente gerarchicamente superiore.

Per tali motivi, LabUr ha dato mandato di valutare una denuncia penale e contabile nei confronti di Giuliana Di Pillo, in quanto, in qualità di presidente del Municipio Roma X,  ha pieno potere decisionale ad impartire le direttive necessarie alla dirigenza, come sancito dalla Cassazione.

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INFERNETTO, VIA CECCAROSSI. IL MUNICIPIO X: “LE BUCHE? LE RIPARINO I CITTADINI”. CHIESTO L’INTERVENTO DEL PREFETTO.

via ceccarossiINTEGRAZIONE ESPOSTO DEL 11 DICEMBRE 2020 ROMA CAPITALE

(inviato al Municipio Roma X, alGruppo X Mare, al Dipartimento di Urbanistica e al Prefetto di Roma)

Roma, 25 gennaio 2021

OGGETTO: INTEGRAZIONE: Esposto – pubblica e privata incolumità via Domenico Ceccarossi (Municipio Roma X)

Con riferimento al precedente esposto dell’11 dicembre 2020, si intende integrare quanto già narrato significando la gravità della risposta ricevuta dal Municipio Roma X che intende attribuire ai cittadini la responsabilità della negligenza amministrativa del Municipio stesso, come di seguito dettagliato.

PREMESSO

– che con nota prot. n.CO/7202 del 21 gennaio 2021, la Direzione Tecnica del Municipio Roma X, ha dato riscontro all’esposto inviato dal sottoscritto in data 11 dicembre 2020 in cui si segnalava l’inerzia del Municipio Roma X che non provvede dal 2016 a garantire la pubblica e privata incolumità sul tratto di strada in oggetto, aperto al pubblico transito seppure in presenza di una ben visibile, profonda e pericolosa voragine;

– che la strada, di grande importanza per il quartiere Infernetto, è stata collaudata nel 2011 ma non è ancora ad oggi stata acquisita a patrimonio municipale, rimanendo di fatto a carico dell’ACRU Infernetto in quanto opera a di urbanizzazione autorizzata dall’ex Dipartimento Politiche per la Riqualificazione delle Perfiferie – U.O. Opere a Scomputo di Roma Capitale,

PRESO ATTO

– che il Direttore e il Responsabile dell’Ufficio Traffico del Municipio Roma X (Giacomo GUASTELLA e Rossella CERGOLI SERINI), firmatari della nota sopra citata, sostengono in maniera non vera e tendenziosa che sarebbero “i frontisti proprietari” (cioè i cittadini) a dover provvedere alla manutenzione straordinaria della strada “essendo gli unici responsabili, civilmente e penalmente, dei danni che la mancata manutenzione potrebbe causare a cose e persone”,

CONSIDERATO

– che le gravi e illegittime affermazioni di Giacomo GUASTELLA, e di Rossella CERGOLI SERINI sopra riportate, non sollevano affatto il Municipio Roma X dalla piena responsabilità di aver tenuto aperto al pubblico transito il tratto di strada in oggetto per 5 anni senza le necessarie condizioni di sicurezza e senza alcun intervento di manutenzione o ripristino;

– che il tratto di strada in oggetto, proprio perché realizzato con lo strumento delle opere a scomputo, non è una strada privata ma una strada pubblica di cui non si è concluso l’iter amministrativo di acquisizione per grave negligenza del Municipio stesso (10 anni);

– che il contenzioso in essere tra ACRU Infernetto e Municipio Roma X non può causare ai cittadini ingiusti danni derivanti da evidenti omissioni di atti d’ufficio della P.A.;

– che il Municipio Roma X deve svolgere il suo ruolo di principale ente amministrativo di prossimità, garantendo servizi e standard urbanistici all’intera collettività e risolvendo in altre sedi eventuali contenziosi senza compromettere l’efficienza e l’efficacia del proprio operato,

VISTO

– che solo dopo ripetute segnalazioni di LabUr al Gruppo X Mare del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, il tratto di strada in questione è stato chiuso al traffico in data 2 dicembre 2020 mediante apposizione definitiva di barriere tipo ‘new jersey’;

– che non risulta esser stato dato seguito al tentativo di conciliazione bonaria tra le parti intrapreso il 26 ottobre 2020; – che nello stesso contenzioso tra ACRU Infernetto e Municipio Roma X sono incluse altre importanti strade limitrofe (via Castrucci, via Pasquini e il sistema viario adiacente), per un totale approssimativo di oltre 35.000 metri quadrati tra sedime stradale e pertinenze,

SI CHIEDE CON URGENZA

→ un intervento dell’Ill.mo Sig. Prefetto di Roma, in qualità dei suoi poteri di vigilanza sulle Autorità amministrative operanti in Roma Capitale, affinché si sostituisca, adottando le misure del caso, a comporre il contenzioso tra ACRU Infernetto e Municipio Roma X nel rispetto dei diritti dei frontisti proprietari e di quelli diffusi e collettivi dell’utenza stradale.

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OSTIA, PISTA CICLABILE: IL DECRETO MIT E LA DOCUMENTAZIONE

IMG-20210104-WA0001In data 18 agosto 2020, LabUr ha presentato al Ministero dei Trasporti un ricorso gerarchico (come previsto dal Codice della Strada) per l’anullamento della sedicente pista ciclabile sul lungomare di Ostia, istituita con Determinazione Dirigenziale n.1711 del 6 agosto 2020 a seguito della Deliberazione n.25 del 5 agosto 2020 e della Determinazione Dirigenziale n.1683 del 5 agosto 2020 con la quale ne è stato approvato il progetto, con impegno dei fondi e affidamento dei lavori.

Dopo ben 4 mesi di istruttoria durante la quale Roma Capitale non ha presentato controdeduzioni né ha risposto (per ben 2 volte) alle richieste di chiarimenti da parte del Ministero, con decreto n.598 del 28 dicembre 2020 il Ministero ha accolto il ricorso di LabUr annullando la delibera di giunta n.25 emessa dal Municipio Roma X del 5 agosto 2020. Nel decreto, in particolare si specifica:

1) che sul tratto del lungomare interessato è illegittima la regolamentazione della viabilità da parte del Municipio Roma X;
2) che il Municipio Roma X ha travalicato i limiti del proprio potere istituendo una pista ciclabile.

In risposta al decreto, Roma Capitale si è limitata a una difesa politicizzata della sedicente pista ciclabile senza fornire alcun richiamo a leggi, norme o regolamenti comunali, mediante le dichiarazioni di Giuliana DI PILLO (presidente del Municipio Roma X) e di Pietro CALABRESE (Assessore alla Città in Movimento). Entrambi richiamano la precedente Delibera della Giunta del Municipio Roma X n.9 del 26 maggio 2020, che non ha mai istituito alcuna pista ciclabile sul lungomare di Ostia. Roma Capitale ha 60 giorni per presentare ricorso al TAR contro il decreto.

LabUr andrà fino in fondo a questa vicenda che ha visto il ‘trasferimento’ del direttore del Municipio Roma X, Nicola DE BERNARDINI, firmatario della determinazione dirigenziale dell’istituzione della sedicente pista ciclabile.

Di seguito, i collegamenti alla documentazione citata nel testo:

1 – Delibera Giunta Municipio Roma X n.9 del 26 maggio 2020
2 – Delibera Giunta Municipio Roma X n.25 del 5 agosto 2020
3 – Determinazione Dirigenziale n.1683 del 5 agosto 2020
4 – Determinazione Dirigenziale n.1711 del 6 agosto 2020
5 – Decreto MIT 598 del 28 dicembre 2020

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OSTIA, M5S: IL FALLIMENTO DELLE POLITICHE AMBIENTALI, DALL’ENTROTERRA A CASTELPORZIANO

IMG-20201205-WA0002Nelle ultime due sedute del Consiglio del Municipio Roma X, ieri ordinario, oggi straordinario, è andato in onda il naufragio delle politiche ambientali del M5S.

Il rischio idrogeologico dell’entroterra ostiense, come ammesso dal Presidente della Commissione Ambiente del Municipio X, Francesco Vitolo (link da 1h:58m), è rimasto tale e quale: senza le giuste figure professionali in grado di dar seguito alla progettazione, nessuno dei 110 interventi indicati dall’Università RomaTre è stato attuato.

La difesa costiera, a tutela del patrimonio ambientale e dell’industria turistica-balneare, viene confusa con il ripascimento e le mareggiate con il fenomeno dell’erosione. Disastroso, quando non inutile, l’Assessore all’Ambiente del Municipio X, nonché Vice Presidente, Alessandro Ieva, impegnato a farsi selfie in pose plastiche mentre raccatta un sacchetto dell’immondizia e/o durante l’asfaltatura di pezzi di strada, ignorando però che non è pagato per fare l’operatore Ama e/o che la fresatura delle radici delle alberature non sempre viene autorizzata. Nessuno dimentica l’episodio di inizio mandato in cui fece tagliare un pino per far spazio alle cucine della Festa de L’Unità ad Ostia Antica.

FB_IMG_1608306274695In questo deserto amministrativo spicca però su tutti il consigliere municipale del M5S Vittorio Allegrini, ex verde, ex ambientalista, che durante l’odierno Consiglio Straordinario sull’erosione, è stato colto dal fenomeno psicoanalitico della rimozione quando la capogruppo della Lega Municipio X, Monica Picca, gli ha ricordato le gesta di Angelo Bonelli (oggi presidente della Federazione dei Verdi), suo grande amico e presidente dal 1993 al 1994 dell’allora Circoscrizione XIII (oggi Municipio X). Sono cose che possono capitare in presenza documentale.
La vicenda riguarda la spiaggia di Castelporziano, quella ceduta nel 1965 in convenzione al Comune di Roma dal Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat. La spiaggia aveva una linea di costa di 2.150 metri lineari ma, come denunciarono più volte gli allora consiglieri di Ostia, Cesare Morra (Rifondazione Comunista) e Francesca Barile (Verdi), nonché, in Parlamento, Gabriella Pistone (Rifondazione Comunista), Angelo Bonelli firmò, con atto di fine mandato (OS/73 del 31 dicembre 1993), una concessione di soli 1.810 metri. Oggi, per il Comune di Roma, la spiaggia misura 1.917 metri. Qualcosa non torna. Siamo certi che dopo 26 anni ad Allegrini tornerà la memoria.

LabUr, Laboratorio di Urbanistica, che da anni è impegnato sul territorio a difendere un interesse diffuso collegato alla trasparenza degli atti amministrativi e alla tutela dei beni pubblici, prendendo spunto dai fatti sopra narrati e dalla odierna bocciatura da parte del M5S della proposta di risoluzione presentata dalla Lega, si impegnerà nei prossimi mesi a far pervenire nelle sedi opportune dettagliate relazioni, denunciando quanto il M5S ha finora omertosamente nascosto.

 

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NUOVO ESPOSTO SU VIA DOMENICO CECCAROSSI (INFERNETTO)

via ceccarossiEsposto inviato in data odierna a Roma Capitale, Prefettura di Roma, ACRU Infernetto e ditta Bacino Sud scarl

 

OGGETTO: Espostopubblica e privata incolumità via Domenico Ceccarossi (Municipio Roma X)

Con riferimento al mancato ripristino in sicurezza di via Domenico Ceccarossi in località Infernetto (Municipio Roma X), a seguito di lavori ACEA condotti nel 2016, e preso atto (dopo numerosi solleciti) della mancata emissione di apposita disciplina provvisoria di taffico da parte del Gruppo X Mare del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale,

SI SEGNALA

  • che la strada presenta da 4 anni un pericoloso restringimento dovuto a transenne posizionate nel 2016, per conto ACEA, dalla ditta “Bacino Sud scarl” a delimitazione di un importante cedimento stradale;
  • che il cedimento stradale non è mai stato oggetto di intervento da parte del Municipio Roma X che comunque ha collaudato il tratto di strada nel 2013 ma non lo ha mai acquisito a patrimonio;
  • che gli uffici destinatari del presente esposto sono da 4 anni a conoscenza della questione;
  • che nelle ultime due settimane, dopo pec inviata da LabUr, una ditta non meglio specificata ha provveduto a sistemare alcune buche laterali al cedimento citato transennando e chiudendo al traffico la strada in questione (transenne poi rimosse da ignoti e riposizionate),

VISTO

  • che la strada è una delle principali vie del quartiere ed è percorsa da centinaia di auto al giorno;
  • che il cedimento stradale peggiora giornalmente per l’azione degli agenti atmosferici e delle acque meteoriche;
  • che di recente Giuliana DI PILLO, presidente del Municipio Roma X, con anche delega al patrimonio, si è recata sul luogo accompagnata da tecnici senza però disporre alcun intervento;
  • che l’avvicendamento della direzione tecnica del Municipio Roma X sta ritardando ogni decisione risolutiva del problema,

SI CHIEDE

  • di intervenire con urgenza ai sensi delle normative e leggi vigenti garantendo la pubblica e privata incolumità. Si precisa che in caso di mancato intervento da parte del Municipio Roma X e del Gruppo X Mare, ciascuno per propria competenza, si assumerà che dopo 7 giorni dalla notifica di ricevimento del presente esposto la strada è ritenuta, da parte del Municipio Roma X e del Gruppo X Mare, essere in sicurezza per l’apertura a pubblico transito senza limitazioni aggiuntive rispetto alla segnaletica orizzontale e verticale esistente.
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OSTIA, PISTA CICLABILE. ESPOSTO PER VIOLAZIONI PROROGA

pista ciclabileLa pista ciclabile sul lungomare di Ostia era stata prevista per la sola stagione balneare. Esposto alla Corte dei Conti, alla Procura di Roma, all’ANAC, al Ministero della Pubblica Amministrazione, alla Prefettura e al Comune di Roma.

 

Roma, 06 novembre 2020

OGGETTO: ESPOSTO – Proroga pista ciclabile lungomare di Ostia (RM): presunta violazione della Delibera di Giunta Municipio Roma X 9/26.05.2020, del Codice della Strada, del Codice Penale

Il sottoscritto dr.Ing. Andrea SCHIAVONE, presidente di LabUr  (www.labur.eu) , a tutela di un interesse diffuso, espone quanto segue, ad integrazione dei precedenti esposti già inoltrati.

IL FATTO

Il Piano Strategico Gestione Balneare 2020 è stato deliberato dalla Giunta del Municipio Roma X in data 26 maggio 2020 come misura per ridurre “il rischio di contagio dei bagnanti sulle spiagge libere di Roma Capitale” durante la Stagione Balneare 2020. Con Determinazione Dirigenziale n.1711 del 6 agosto 2020 il direttore del Municipio Roma X, Nicola DE BERNARDINI, ha istituito una pista ciclabile in via transitoria prevista per “l’attuazione del Piano Strategico Gestione Balneare 2020” fino al 15 ottobre 2020. Poiché la stagione balneare è terminata il 30 settembre 2020 e Nicola DE BERNARDINI con ulteriore Determinazione Dirigenziale n.2316 del 15 ottobre 2020 ha prorogato l’istituzione della pista ciclabile in via transitoria fino al 31 gennaio 2021 in maniera autonoma, senza alcuna estensione della Delibera di Giunta del Municipio Roma X n.9 del 26 maggio sopra citata o altro indirizzo politico,

SI SEGNALA

  1. violazione della Delibera di Giunta n.9 del 26 maggio 2020 emessa dal Municipio Roma X;
  2. violazione del Codice della Strada per presenza di pista ciclabile non autorizzata;
  3. violazione della c.d. fede pubblica documentale (cfr. artt. 476-493bis del codice penale) per formazione di un atto falso, avendo la Giunta del Municipio Roma X indicato l’istituzione di una pista ciclabile per la sola stagione balneare 2020

SI CHIEDE

la revoca della D.D. 2316 e degli atti conseguenti (p.es. disposizioni provvisorie della disciplina di traffico sul lungomare di Ostia) per assenza di motivazione (non esiste più “il rischio di contagio dei bagnanti sulle spiagge libere di Roma Capitale” durante la Stagione Balneare 2020) e la valutazione di un provvedimento disciplinare nei confronti del direttore del Municipio Roma X per aver esteso, senza alcun indirizzo politico/amministrativo, l’istituzione della pista ciclabile in via transitoria.

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OSTIA, ESPOSTO PER DEMOLIZIONE STABILIMENTO EX-ARCA (NUOVA SPIAGGIA LIBERA SPQR)

stabilimento arca ostia cartello lavori

ESPOSTO

OGGETTO: Presunto danno erariale ex stabilimento ARCA (Municipio Roma X)

 

IL FATTO

Con riferimento all’ex stabilimento balneare ARCA (ex O.D.A.)[1] sul lungomare di Ostia (Municipio Roma X, oggi denominato “spiaggia libera SPQR”), di recente demolito (4 marzo 2020) a cura e spese di Roma Capitale (130mila euro Iva esclusa)[2], si segnala, come di seguito documentato:

  • l’utilizzo delle strutture abusive da parte della Caritas per circa 28 anni (1987-2015) e, dal 1994, in convenzione con il Comune di Roma;
  • la demolizione delle strutture abusive compiuta dal Comune di Roma in presunta violazione dell’art. 19 del D.Lgs.374/90;
  • le spese della demolizione e rimozione delle strutture abusive eseguite dal Comune di Roma (e non in danno del trasgressore) impiegando fondi impegnati per un altro appalto;
  • l’utilizzo dell’arenile in violazione dell’art.19 del D.Lgs.374/90 per l’installazione di nuove strutture provvisorie realizzate per ospitare l’evento di beach soccer[3], tenutosi dal 10 al 16 agosto 2020, organizzato dal Club Italia e articolato in tre tornei: ‘Algida Cup’, ‘Allianz Junior Cup’ e ‘Mundialido on the beach[4].

PREMESSO

  • che, ininterrottamente dall’anno 1987, la Caritas[5] ha organizzato i soggiorni diurni di vacanza per anziani presso le strutture dell’arenile in questione, poi divenuto dal 1994 uno dei c.d. “Punti Blu” voluti dal Comune di Roma (l’importo giornaliero per anziano, da luglio a settembre, era di 30.600 lire nel 1994[6] poi convertito in euro fino al 2015[7]);
  • che, per quanto sopra, l’arenile è sempre stato fonte di notevole guadagno per la Caritas (solo nel 2015, dal 20 luglio al 2 settembre, sono stati ospitati oltre 1.300 anziani del Municipio Roma IX organizzati in gruppi da 50 persone)[8];
  • che il 18 febbraio 2014 con prot. n.20435 il Municipio Roma X[9] ha rinnovato la concessione demaniale 23/2009 di 11.900 mq, c.d. “Colonia Marina l’ARCA” (spazio demaniale balneare adibito a servizi di accoglienza e assistenza per bambini, anziani, disabili e cittadini a basso reddito) a favore della Cooperativa Roma Solidarietà patrocinata dalla Caritas di Roma (via Casilina Vecchia 19/19A), poi estesa fino al 31 dicembre 2020[10];
  • che il canone demaniale marittimo e l’imposta regionale per il 2016 erano rispettivamente (per i complessivi 11.900 mq) di soli € 1.285,07 e di € 192,76[11];
  • che il 19 gennaio 2018 il Municipio Roma X è rientrata in possesso dell’arenile in questione, come attestato dal “Verbale di riconsegna chiavi e contestuale accertamento dello stato dei luoghi” prot.CO7105 del 19 gennaio 2018;
  • che il 4 marzo 2020[12] sono iniziati i lavori di demolizione delle strutture abusive dello stabilimento balneare ARCA, con l’obiettivo di convertirlo in una nuova spiaggia libera chiamata “SPQR”;
  • che alla data del 22 luglio 2020 risultava soltanto “avviato l’iter di conversione da concessione demaniale a spiaggia libera[13];
  • che il 4 agosto 2020, “terminati i lavori di demolizione” e “concluso l’iter di conversione da concessione demaniale a spiaggia libera[14], è stata inaugurata la spiaggia libera SPQR;
  • che dal 10 al 16 agosto 2020 si è tenuto, sulla nuova spiaggia libera SPQR, l’evento di beach soccer[15], organizzato dal Club Italia e articolato in tre tornei: ‘Algida Cup’, ‘Allianz Junior Cup’ e ‘Mundialido on the beach[16], con tanto di realizzazione di tribune e altre strutture provvisorie,

VISTO

  • che, secondo l’art.19 del D.Lgs. 374/1990[17]. come meglio disciplinato in data 15 luglio 2019 da una circolare dell’Agenzia Dogane e Monopoli[18], è vietato, senza l’autorizzazione del direttore della circoscrizione doganale, eseguire costruzioni ed altre opere di ogni specie, sia provvisorie sia permanenti, nonché spostare o modificare le opere esistenti in prossimità della linea doganale e nel mare territoriale;
  • che la violazione del suddetto divieto comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa di importo “da un decimo all’intero valore del manufatto”;
  • che presso l’arenile in questione sono state demolite a marzo 2020 le strutture esistenti e costruite ad agosto 2020 nuove strutture provvisorie;
  • che in data 18 maggio 2020 il Municipio Roma X, nella persona del Direttore (Nicola DE BERNARDINI) ha testualmente dichiarato che “… ai sensi dell’art. 19, comma 1, del D. Lgs n. 371/1990 l’attività di demolizione di strutture abusive non rientra nella fattispecie di opere soggette ad autorizzazione da parte dell’Agenzia delle Dogane, come tra l’altro confermato dalla circolare dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del 06/04/2018 – 24499/R.U.[19];
  • che l’Agenzia delle Dogane[20] in data 6 maggio 2020 ha testualmente confermato che, fino al 6 maggio 2020, “per quanto riguarda l’arenile retrostante il Lungomare Amerigo Vespucci 10 – 00122 Roma – ex stabilimento balneare ARCA-ODA, nella pratica non c’è alcuna autorizzazione rilasciata da questo Ufficio ai sensi dell’art.19 del D.Lgs.374/90“;
  • che la circolare[21] sopra citata nella nota di Nicola DE BERNARDINI chiarisce soltanto generici quesiti relativi all’esatta individuazione della “zona di vigilanza doganale”;
  • che per quanto sopra le conclusioni cui giunge Nicola DE BERNARDINI, sbagliando anche il riferimento di legge[22], risultano essere una personale, libera ed errata interpretazione del contenuto della sopra citata circolare;
  • che, per quanto riguarda i tornei di beach soccer, l’Agenzia delle Dogane[23] in data 2 settembre 2020 ha testualmente confermato che “dal 6 maggio al 31 agosto questo Ufficio non ha rilasciato nessuna autorizzazione ai sensi dell’art. 19 del 374 per il tratto di arenile in oggetto”,

 CONSIDERATO 

  • che la demolizione delle strutture abusive, come da cartello lavori esposto[24], è stata inserita all’interno della gara “Lavori di manutenzione straordinaria dei manufatti accessori esistenti presso le spiagge libere del litorale del Municipio Roma X[25], pubblicata il 25 novembre 2019 e aggiudicata alla CO.GE.Bi. SRL il 17 gennaio 2020;
  • che alla data della pubblicazione e dell’aggiudicazione l’arenile in questione non era ancora una spiaggia libera, tanto da non essere inserito nell’elenco dei luoghi e manufatti presenti nella “Relazione Generale”[26] di gara;
  • che la finalità dell’opera non prevedeva dunque di intervenire su spiagge libere non inserite nell’elenco e comunque non su arenili che non fossero ‘spiagge libere’;
  • che dagli atti emessi dal Municipio Roma X risulterebbe che l’arenile in questione sia divenuto “spiaggia libera” tra il 22 luglio e il 4 agosto 2020,

PRESO ATTO

  • che l’iniziativa di demolire le strutture esistenti e il successivo impiego dell’arenile per organizzare il torneo di beach soccer hanno avuto pieno consenso politico di tutta la Giunta del Municipio Roma X e in particolare dell’Assessore al Litorale, Alessandro IEVA, e dell’Assessore allo Sport, Silvana DE NICOLO’, che sono dunque corresponsabili di tutte le decisioni prese dal Direttore del Municipio Roma X, Nicola DE BERNARDINI;
  • che dall’inizio delle demolizioni, 4 marzo 2020, ad oggi, in totale violazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni[27], ancora non risulta pubblicato un eventuale provvedimento integrativo dell’appalto sopra indicato per lavori di demolizione su una spiaggia libera non presente nell’elenco della “Relazione Generale”;
  • che le spese di demolizione (trattandosi di strutture abusive) dovevano essere attribuite in danno al trasgressore secondo la normativa vigente;
  • che si è permesso per 28 anni, da parte del Comune di Roma, di utilizzare in convenzione strutture abusive in cambio di un irrisorio canone concessorio,

SI CHIEDE

di verificare il corretto operato del Direttore del Municipio Roma X, Nicola DE BERNARDINI, che risulta Responsabile dei Procedimenti citati, e dunque di verificare la regolarità amministrativa e contabile dei seguenti punti:

  • assenza di autorizzazione ex art.19 del D.Lgs.374/90 per le strutture abusive demolite
  • mancata esecuzione in danno del trasgressore per le strutture abusive demolite
  • assenza di autorizzazione ex art.19 del D.Lgs.374/90 per le strutture provvisorie realizzate
  • assenza di avvio di procedimento interno per accertare una presunta negligenza e/o inerzia da parte degli uffici preposti del Comune di Roma che hanno autorizzato dal 1987 al 2015 l’impiego in convenzione (c.d. “Punti Blu”) delle strutture abusive demolite
  • inserimento della demolizione delle strutture abusive dell’ex stabilimento balneare ARCA tra le opere previste per le sole spiagge libere de Municipio Roma X, come da elenco presente nella “Relazione Generale”, gara CIG:81150249A5

[1] arenile individuato al foglio 1123, particelle 997 e 998 NCEU Roma (arenile retrostante Lungomare Amerigo Vespucci 10, 00122 Roma, località Ostia Lido, ex stabilimento balneare ARCA-ODA, tra gli stabilimenti Venezia e Gambrinus)

[2] https://www.comune.roma.it/web/it/notizia/ostia-al-via-lavori-demolizione-ex-stabilimento-larca-diventera-spiaggia-libera.page

[3] https://canaledieci.it/sport/beach-soccer-ostia/

[4] https://www.beachsoccerostia.com/it/league/1/beach-soccer-ostia/tournament-list/?desk=1  – ALLEGATO 1

[5] Prima come Opera Diocesana di Assistenza (O.D.A.), poi come Cooperativa Roma Solidarietà (C.R.S.)

[6] https://www.comune.roma.it/servizi2/deliberazioniAttiWeb/showPdfDoc?fun=deliberazioniAtti&par1=R0Q=&par2=MzYxMDQ=

[7] https://www.comune.roma.it/servizi2/deliberazioniAttiWeb/showPdfDoc?fun=deliberazioniAtti&par1=RE1T&par2=MTYwNzU=

[8] http://www.lalenteweb.it/punti-blu-1300-anziani-arca-municipio-ix/

[9] UOAL – Unità Organizzativa Ambente e Litorale, Ufficio Demanio Marittimo – via Martin Pescatore 66

[10] https://www.comune.roma.it/DeliberazioniAttiWeb/showPdfDoc?fun=deliberazioniAtti&par1=RE1T&par2=OTM3NA==

[11] https://www.comune.roma.it/web-resources/cms/documents/all_A_informazioni_identificative_relative_alle_concessioni_demaniali_marittime_2016_.pdf

[12] https://www.comune.roma.it/web/it/notizia/ostia-al-via-lavori-demolizione-ex-stabilimento-larca-diventera-spiaggia-libera.page

[13] https://www.comune.roma.it/web-resources/cms/documents/DD_1503_22072020.pdf

[14] https://www.comune.roma.it/web/it/notizia.page?contentId=NWS627923

[15] https://canaledieci.it/sport/beach-soccer-ostia/

[16] https://www.beachsoccerostia.com/it/league/1/beach-soccer-ostia/tournament-list/?desk=1  – ALLEGATO 1

[17] D.Lgs. 8 novembre 1990, n. 374 “Riordinamento degli istituti doganali e revisione delle procedure di accertamento e controllo in attuazione delle direttive n. 79/695/CEE del 24 luglio 1979 e n. 82/57/CEE del 17 dicembre 1981, in tema di procedure di immissione in libera pratica delle merci, e delle direttive n. 81/177/CEE del 24 febbraio 1981 e n. 82/347/CEE del 23 aprile 1982, in tema di procedure di esportazione delle merci comunitarie”.(GU Serie Generale n.291 del 14-12-1990 – Suppl. Ordinario n. 80)

[18] Agenzia Regionale Lazio e Abruzzo – Ufficio delle Dogane di Roma 2, Direzione (nota prot.12383/RU del 15 luglio 2019, rif:7586RU/2018), inoltrata a tutti gli Enti e alle Autorità interessate tra cui il Municipio Roma X – https://www.georoma.it/DNN80426/Portals/0/Documenti/Comunicazione/Newsletter%202019/Comunicato12383ADeM.pdf

[19] ALLEGATO 2   

[20] Direzione Regionale Lazio e Abruzzo, Ufficio delle Dogane di Roma 2 – Direzione (00054 – Fiumicino, Piazza Caduti Italiani in Bosnia snc) , di cui si conservano tutte le comunicazioni ricevute/inoltrate, disponibili su richiesta

[21] https://www.adm.gov.it/portale/documents/20182/3792714/lgpd-n-24499-20180406-istr_art_19_374-1990.pdf/833f37a2-085a-4263-b706-402e19c4b69b

[22] Nella nota di Nicola DEBERNARDINI si indica il D.Lgs. 371/90 invece del 374/90

[23] Direzione Regionale Lazio e Abruzzo, Ufficio delle Dogane di Roma 2 – Direzione (00054 – Fiumicino, Piazza Caduti Italiani in Bosnia snc), di cui si conservano tutte le comunicazioni ricevute/inoltrate, disponibili su richiesta

[24] ALLEGATO 3

[25] https://romacapitale.tuttogare.it/gare/id13717-dettaglio (CIG:81150249A5)

[26] https://romacapitale.tuttogare.it/documenti/allegati/13717/co20190055739-relazione-generale.1574685299002bb.pdf

[27] Decreto Legislativo del 14 marzo 2013, n. 33

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